Oggi vedremo cosa mangiare in caso di gastrite, con l’obiettivo non soltanto di ridurre i sintomi, ma di guarire.
Infatti l’articolo che ti appresti a leggere, a differenza di molti altri sparsi qua e la per la rete, non è un semplice elenco di cibi si e cibi no.
Si tratta di una vera e propria guida ad uno stile di vita sano, il cui scopo è migliorare lo stato di salute fino a tornare a stare non benino, ma BENE.
Oltre ai consigli prettamente alimentari, nella parte finale di questa guida troverai anche un elenco dei rimedi naturali più efficaci per placare in poco tempo i sintomi della gastrite (bruciore, acidità di stomaco, alito cattivo, nausea, reflusso, ecc.).
I consigli alimentari e i rimedi qui trattati prendono spunto dai convegni e dalle interviste televisive del dottor Piero Mozzi, medico che da oltre quarant’anni cura i propri pazienti con quella che è da sempre la medicina naturale per eccellenza: l’alimentazione.
Potrai mettere in pratica fin da subito queste nozioni, con buone probabilità di ottenere dei miglioramenti già nei primissimi giorni.
Oltre a leggere bene l’articolo, ti invito ad iscriverti al gruppo Facebook del dott. Mozzi, dove potrai confrontarti con altre persone che seguono già da tempo questo stile alimentare e che hanno già risolto i loro problemi di gastrite (e molti altri problemi anche più gravi).
Questo è l’indice dell’articolo (Se preferisci puoi saltare alla parte che più ti interessa):
- Breve introduzione
- Il punto di vista del dottor Mozzi
- Che cos’è la gastrite? Quali sono le cause?
- Quali sono i sintomi?
- La dieta per curare la gastrite
- Rimedi naturali per la gastrite
- Ultime raccomandazioni
- Testimonianze di miglioramento/guarigione
Breve introduzione
Oggi giorno si sente parlar tanto di gastrite nervosa, o gastrite da stress. Come spesso capita quando i medici non conoscono la causa, incolpano lo stress, definendola una malattia psicosomatica.
Tuttavia la verità è un’altra.
E’ vero che ansia e stress possono in qualche modo amplificare i sintomi, ma la gastrite è un’infiammazione delle pareti dello stomaco che si origina e si mantiene a causa di continue e ripetute cattive digestioni.
In sostanza se hai la gastrite significa che non stai mangiando in modo sano.
E’ di capitale importanza capire che lo stomaco non è un tritarifiuti dove poter gettare qualsiasi cosa.
Per usare le parole del dottor Mozzi “la natura ci ha programmati per alimentarci in un certo modo e solo seguendo una corretta alimentazione possiamo sperare di vivere bene, a lungo e in salute“.
Purtroppo la Medicina Ufficiale è ancora lontana dal riconoscere l’alimentazione come mezzo di cura, oltre che di prevenzione, delle patologie. E questo è vero anche quando, come in questo caso, si parla di un disturbo che interessa l’organo digestivo per antonomasia: lo stomaco.
Ed è così che il medico punta dritto al sintomo, cercando di calmarlo con la prescrizione di farmaci antiacidi, gastroprotettori, inibitori di pompa protonica, ecc.
Il risultato è che il sintomo viene soppresso temporaneamente, ma se non viene rimossa la vera causa del problema, con il tempo la nostra salute peggiora e compaiono nuovi sintomi in altre parti del corpo, difficilmente riconducibili al disturbo originario.
Il punto è che non basta combattere il sintomo per sradicare la malattia. E’ necessario eliminare la causa e ciò significa sistemare l’alimentazione.
In questo articolo ribalteremo il concetto di medicina, mettendo la dieta al primo posto.
Vedremo dunque cosa mangiare, cosa evitare e soprattutto come combinare correttamente gli alimenti in base a quelle che sono le tue caratteristiche genetiche (si, perché non siamo tutti uguali!).
Il punto di vista del dottor Mozzi
Così come affermava il padre della Medicina, Ippocrate, anche il dottor Mozzi è d’accordo nel considerare il cibo non soltanto una fonte di nutrimento, ma anche un mezzo attraverso cui puoi raggiungere uno stato di salute o, in caso di cibo sbagliato, di malattia.
Quando ci alimentiamo in modo sbagliato, introducendo cibi che non siamo in grado di digerire correttamente, andiamo incontro a dei fenomeni infiammatori, che possono manifestarsi in alcuni tratti dell’apparato digerente (bocca, gola, esofago, stomaco, intestino, colon, ecc.), o in altri organi e punti del corpo.
Quando l’infiammazione cronicizza andiamo incontro a vere e proprie patologie. La gastrite cronica è una di queste.
Secondo il dottor Mozzi il percorso di guarigione di questa, come di molte altre patologie croniche a carattere infiammatorio, passa attraverso un percorso di ri-educazione alimentare.
Scegliendo il cibo giusto e combinandolo nella maniera corretta, l’infiammazione, così come si è generata, andrà via via a scemare fino a scomparire del tutto.
Che cos’è la gastrite? Quali sono le cause?
La gastrite è un’infiammazione della parete dello stomaco, il cui decorso può essere solo occasionale (gastrite acuta) o cronicizzare, con ripercussioni assai più serie sulla salute.
Le cause
In alcuni casi la gastrite può dipendere da un uso eccessivo di FANS (farmaci antinfiammatori, come l’aspirina), o di alcolci. Ma nella maggior parte dei casi si tratta di un’infiammazione causata da uno squilibrio del pH dei succhi gastrici.
Il succo gastrico è una secrezione prodotta dalla mucosa interna dello stomaco. Contiene diverse sostanze tra cui muco, sali, acqua, enzimi digestivi e acido cloridrico. Inoltre contiene il fattore intrinseco, necessario per l’assorbimento della vitamina B12.
Il pH del succo gastrico è molto acido (in situazioni normali varia tra 1 e 2).
Se il pH è troppo acido (gastrite ipersecretiva) i succhi aggrediscono le pareti dello stomaco, generando infiammazioni e in alcuni casi erosioni. Con il tempo, se l’acidità si mantiene tale e se non si prendono provvedimenti, l’erosione si può estendere fino a generare ulcere o perfino un tumore dello stomaco.
Se invece il pH è poco acido (gastrite iposecretiva) lo stomaco non riesce a digerire correttamente le proteine e la digestione viene prolungata oltremodo. In questo caso, a causa della presenza di cibo mal digerito, si instaurano processi di fermentazione e putrefazione. Ciò genera dei gas e sostanze tossiche che, oltre a causare i tipici problemi di gonfiore addominale e flatulenza, possono infiammare le pareti dello stomaco, dell’esofago e dell’intestino.
Cos’è che altera il pH dei succhi gastrici?
In entrambe i casi lo squilibrio del pH è generato da un consumo di alimenti non idonei alle proprie caratteristiche digestive ed immunitarie, oppure alla combinazione errata dei cibi, o al consumo di troppa acqua durante i pasti (eccessiva diluizione dei succhi gastrici), o di bibite gassate, zuccherine o troppo fredde.
Helicobacter pylori
Spesso la Medicina Ufficiale impunta la causa della gastrite e di altre patologia (come l’ulcera peptica e il cancro allo stomaco) ad un batterio patogeno, l’Helicobacter pylori.
Si tratta di un batterio in grado di sopravvivere anche a un ambiente fortemente acido, come quello dello stomaco. In alcuni casi questo batterio può diventare aggressivo e danneggiare le mucose gastriche provocando gastrite e in alcuni casi ulcere.
Per eliminare definitvamente il batterio il medico prescrive degli antibiotici.
Tuttavia non sempre l’antibiotico riesce ad sradicare il batterio e quasi sempre, anche se il batterio viene eliminato, il problema della gastrite rimane.
Quindi cosa fare?
Secondo l’esperienza del dottor Mozzi anche l’Helicobacter pylori può essere “silenziato” attraverso una buona alimentazione. Ciò significa modificare l’ambiente digestivo in modo tale da rendere innoquo il patogeno e impedirgli di provocare danni alla parete gastrica.
Non a caso molte persone che seguono la dieta del dottor Mozzi, anche in presenza di Helicobacter pylori, oggi conducono una vita sana, senza alcun fastidio digestivo e senza l’esigenza di continuare ad assumere antibiotici, cosa che alla lunga può avere serie ripercussioni sul microbiota intestinale.
Quali sono i sintomi della gastrite?
Nel caso di gastrite acuta siamo in presenza di un disturbo isolato e sporadico, che si può manifestare, ad esempio, dopo un consumo eccessivo di cibo (magari in occasione di una fastività, o di un compleanno).
In questo caso il disturbo si manifesta in maniera violenta e improvvisa con:
- forte dolore e bruciore di stomaco;
- alito cattivo;
- senso di nausea e vomito;
- gonfiore addominale;
- diarrea.
La gastrite cronica invece è una patologia causata da una costante cattiva alimentazione. Non è quindi frutto di un caso isolato, ma di un accumulo nel tempo di errori alimentari. Per alcune persone si tratta di una patologia sintomatica, per altre è invece asintomatica (non manifestano sintomi).
Nel primo caso, i sintomi tipici sono:
- dolore alla parte alta dello stomaco;
- nausea e vomito;
- eruttazione frequente;
- alito cattivo;
- acidità in gola;
- perdita di peso.
Nel caso della gastrite cronica asintomatica, sembra che non ci siano sintomi, o meglio ci sono, ma sono molto subdoli e difficilmente riconducibili a un problema di gastrite.
Tant’è che molte persone ignorano di soffrire di gastrite, proprio perché apparentemente il loro stomaco non manifesta alcun disturbo. Tuttavia queste persone manifestano altri sintomi di malessere in altri organi, o parti del corpo.
Ecco alcuni esempi di sintomi ricollegabili a una gastrite cronica:
- Faringiti, mal di gola ricorrenti;
- Laringite, infiammazione delle corde vocali;
- Asma bronchiale, siniusite e difficoltà respiratorie;
- Peso o dolore al torace (a volte il dolore è tale da scambiarlo con un infarto);
- Dolore alla cervicale;
- Emicranie croniche;
- Ecc.
Se soffri spesso di uno qualsiasi di questi disturbi, c’è una buona probabilità che il problema non sia localizzato, ma che sia frutto di una serie prolungata e continua di cattive digestioni.
Potrai dunque ottenere ottimi risultati seguendo le indicazioni alimentari che troverai in questo articolo.
La dieta per curare la gastrite
Una corretta alimentazione è la via maestra per guarire dalla gastrite e ritrovare la salute perduta.
Ma cosa si intede per corretta alimentazione?
Ogni persona ha una sua personalissima idea di corretta alimentazione, ma non per questo significa che sia realmente corretta. Ad esempio noi italiani siamo abiutati a pensare che la dieta Mediterranea sia in assoluto la migliore al Mondo.
Mi duole annunciarti che le cose non stanno affatto così.
Una dieta di questo tipo, troppo sbilanciata sul consumo di cereali ricchi di glutine (come il frumento) e di prodotti caseari (latte, yogurt, burro, formaggi, ecc.), insieme a uno stile di vita troppo sedentario, è tra le cause principali delle patologie infiammatorie croniche che oggi giorno tormentano moltissime persone.
Purtroppo si tratta di alimenti che il nostro corpo è in grado di digerire solo in piccolissime quantità, ma che noi consumiamo abitualmente tutti i giorni, anche più volte al giorno.
A questo bisogna aggiungere il consumo, sempre più frequente, di dolci (quasi sempre a base di farina 00), cibi spazzatura e di altri prodotti di scarsa qualità e poveri dal punto di vista nutrizionale.
Pe curare la gastrite sarà dunque necessario rivoluzionare la dieta, eliminando quei cibi che sono stati causa diretta della gastrite, iniziando al contempo a introdurre alimenti ricchi di sostanze antinfiammatorie e facilmente digeribili dal nostro stomaco.
Personalizza la tua alimentazione
Quello che in genere nessuno dice è che la dieta andrà personalizzata in base a quelle che sono le tue caratteristiche immunitarie e digestive.
Ognuno di noi infatti è diverso e ha esigenze differenti da tutti gli altri. Per questo sarà necessario intraprendere un percorso di consapevolezza, aggiustando via via il tiro su quelli che sono i cibi tollerati e quelli che invece il tuo sistema digerente non vuole assolutamente vedere.
Per fare ciò il dottor Mozzi consiglia l’uso di un diario alimentare dove segnare ogni volta la comparsa di un sintomo con tanto di data e ora, segnando sulla stessa riga il pasto fatto in precedenza. Via via che compili questo diario potrai trovare delle similitudini tra la comparsa dei sintomi e alcuni cibi che mangi in maniera frequente.
Se vedi che al consumo di un determinato alimento corrisponde spesso la comparsa di un particolare sintomo (mal di gola, crampi notturni, prurito, emicranie, ecc.), è molto probabile che ne sei intollerante.
Ovviamente la ricerca del “colpevole” sarà tanto più semplice quanto più saranno semplici i pasti, dove per semplice si intende un pasto composto da non più di 3-4 alimenti per volta.
Inoltre dovrai fare molta attenzione a come combini gli alimenti. Tra poco ci arriveremo e anche questo aspetto ti sarà molto più chiaro.
La dieta dei gruppi sanguigni
Come ho già detto ognuno di noi è diverso e ha esigenze nutrizionali differenti. Tuttavia è anche vero che ci sono alcune caratteristiche che ci accomunano, o ci differenziano l’uno dall’altro.
Il gruppo sanguigno è uno di questi.
La teoria della dieta dei gruppi sanguigni – ideata dal dottor Peter D’Adamo e introdotta in Italia dal dottor Piero Mozzi – si basa appunto sulla tollerabilità o meno di determinati alimenti in base al proprio gruppo del sangue.
I gruppi sanguigni sono sostanzialmente quattro: 0, A, B ed AB. Otto se si include anche il fattore Rhesus (Rh positivo o negativo), ma nel caso delle intolleranze alimentari è un dato che non ci interessa.
Alcuni esempi
Uno degli esempi più lampanti della tollerabilità in base al gruppo sanguigno è quello della carne rossa.
La carne rossa è infatti mal digerita dai soggetti appartenenti al gruppo sanguigno A e AB, ma rappresenta al contempo un ottimo alimento per chi appartiene al gruppo 0 e B.
Nel caso della gastrite potremmo parlare della lenticchia. Un legume facile da digerire per chi è di gruppo A e AB, ma che produce una forte acidità nello stomaco delle persone di gruppo 0 e B. Oppure i ceci, un ottimo legume per le persone di gruppo 0, ma di difficile digestione per tutti gli altri.
Esempi simili potrei farli con tantissimi altri alimenti. Il succo del discorso è che conoscendo il tuo gruppo sanguigno, hai già la possibilità di fare una scrematura iniziale sui cibi che dovresti preferire, per migliorare il tuo stato di salute.
I motivi per cui esiste una stretta relazione tra dieta, salute e gruppo sanguigno non li spiegherò in questa sede. E’ un concetto che ho già approfondito in un altro articolo. Puoi trovarlo qui: cosa centra la dieta con il gruppo sanguigno?
In ogni caso nel libro pubblicato dal dottor Piero Mozzi, che si intitola “La dieta del dottor Mozzi“, queste cose vengono spiegate in maniera approfondita. Nel libro troverai delle tabelle per ciascun gruppo sanguigno, con un elenco accurato dei cibi, suddivisi in benefici, neutri e sconsigliati, in base a quello che è il grado di tollerabilità di ogni gruppo sanguigno. Ovviamente i cibi sconsigliati sono quelli che andrebbero evitati, o consumati solo in rare occasioni.
Il libro del dottor Mozzi rappresenta una guida indispensabile per personalizzare e migliorare la propria alimentazione, tuttavia, oltre all’acquisto del libro, ti consiglio di continuare la lettura di questo articolo, perché qui troverai altre informazioni non presenti in quel volume.
Alimenti da evitare
Per quanto riguarda la gastrite ecco un rapido elenco di tutti quei cibi che, indipendentemente dal gruppo sanguigno, tutti quanti dovrebbero evitare.
1 Cibo e bibite spazzatura
Siamo quello che mangiamo, quindi se non vogliamo che i nostri organi diventino spazzatura, evitiamo di mangiare cibo spazzatura, ovvero tutti quei prodotti confezionati ricchi di additivi, conservanti, coloranti, zuccheri, edulcoranti, maltodestrine, fruttosio, sciroppo di glucosio, ecc.
Ecco alcuni esempi di cibo spazzatura:
- le merendine;
- le brioches;
- le patatine in busta;
- i pop corn;
- la margarina;
- il dado da cucina;
- le caramelle e le gomme da masticare;
- le bibite gassate, dietetiche, colorate ed energizzanti;
- le proteine in polvere, le barrette e i cibi per sportivi
- ecc..
2 Gomme da masticare
L’ho già elencate tra il “cibo spazzatura”, ma è sempre meglio puntualizzare.
Le gomme da masticare vanno assolutamente eliminate. Pur non contenendo zuccheri, al loro interno sono presenti delle sostanze dolcificanti chiamate edulcoranti. Parlo di aspartame, acesulfame, destrosio, maltitolo, e tanti altri ancora. Sono sostanze altamente tossiche per l’organismo e con un altissimo potere infiammatorio, per cui vanno evitate.
3 Latte e derivati
Benché è vero che un bicchiere di latte è in grado, almeno inizialmente, di alleviare i sintomi della gastrite, è importante che tu capisca una cosa: il latte e tutti i suoi derivati, non sono alimenti adatti all’organismo umano.
Il latte vaccino e in particolare i formaggi stagionati, sono tra le principali sostanze acidificanti e pro-infiammatorie, causa diretta di problemi digestivi, come colite e gastrite, ma anche di patologie ben più serie, che possono colpire altri organi del corpo. Il dottor Mozzi parla per esempio di infertilità, tumori e patologie degli organi sessuali sia maschili, che femminili, demenza senile, alzheimer, morbo di parkinson, ecc. La lista è lunga.
Oltre al latte, vanno evitati anche tutti i suoi derivati, come lo yogurt, il burro, i formaggi freschi e stagionati, i gelati, la cioccolata a latte e tutti quei dolci cremosi a base di latte, panna, mascarpone o altri derivati del latte.
Sul latte ci sarebbero tante altre cose da dire, se ti interessa puoi approfondire l’argomento leggendo questo articolo: 4 buoni motivi per eliminare latte e derivati
4 Frumento e cereali con il glutine
Ed ecco qui la nota più dolente.
Insieme al latte, nel podio dei cibi in assoluto più deleteri per la salute umana troviamo i cereali contenenti glutine e in particolare il frumento odierno, frutto di una modifica genetica in laboratorio.
Questa modifica genetica non soltanto ha prodotto un’impennata eccezionale di casi di celiachia, ma ha anche reso tantissime persone inconsapevolmente sensibili al glutine. Ciò vuol dire, che anche se non se ne rendono conto, queste persone manifestano delle problematiche infiammatorie, dovute al fatto che il loro stomaco e intestino non riesce più a digerire questa proteina.
La gastrite è proprio una di quelle patologie strettamente correlate al consumo quotidiano di glutine. Il glutine è presente nel frumento, ma si trova anche in tanti altri cereali: farro, avena, kamut, orzo e segale.
Dovrai dunque eliminare tutti quei prodotti da forno che fanno tipicamente parte della nostra dieta Mediterranea: pane, pasta, pizza, cracker, biscotti, fette biscottate, torte, crostate, impanature, ecc. A breve vedremo come sostituirli.
5 Carni e salumi di maiale
La carne suina non è una carne adatta all’uomo, è difficile da digerire, appensantisce il fegato, aumenta i trigliceridi, indebolisce il sistema immunitario ed è causa diretta di infiammazioni. Sono quindi vietatissimi insaccati e affettati, nonché le bistecche di maiale e i wustel (che tra l’altro contengono anche lattosio).
6 Altri alimenti che è meglio evitare
- Cibi affumicati (speck, salmone affumicato, formaggi affumicati, ecc.);
- Superalcolici (sarebbe meglio evitare totalmente l’alcol)
- Fritti e soffritti
- Bibite fredde, zuccherate e/o gassate
- Latte vegetale a base di cereali (farro, avena, riso, ecc.)
- Bibite contenenti glutine, come l’orzo e la birra
E i cibi acidificanti?
Ci sono alcuni cibi con un alto potere acidificante. Per esempio il caffè, l’aceto, le arance, i mandarini, il pomodoro, ecc.
Scegliere di eliminare questi cibi è sicuramente una scelta saggia, tuttavia anche in questo caso c’è gente che li tollera bene e altri che non li tollera affatto.
Il gruppo sanguigno è la cartina tornasole su cui puoi far affidamento per capire fin da subito se il tuo organismo è predisposto a digerire o meno quei determinati cibi.
Nel caso degli alimenti sopra citati:
- Il caffè è sconsigliato a tutte le persone di gruppo sanguigno 0
- L’aceto è sconsigliato alle persone di gruppo 0, A ed AB
- Le arance sono sconsigliate alle persone di gruppo 0, A ed AB
- I mandarini sono sconsigliati alle persone di gruppo 0 ed A
- Il pomodoro è sconsigliato alle persone di gruppo A e B
E le spezie piccanti?
Anche le spezie, come pepe, peperoncino, aglio e cipolle sono spesso sconsigliate nella dieta anti-gastrite. Anche in questo caso vale il discorso del grado di tollerabilità personale e in base al gruppo sanguigno.
- Pepe e peperoncino sono sconsigliati alle persone di gruppo A e AB
- L’aglio e le cipolle spesso danno problemi alle persone di gruppo 0
Cosa mangiare
L’alimentazione di noi italiani è troppo sbilanciata su cereali, frutta e dolci.
Il dottor Mozzi ci insegna che lo stomaco ha bisogno di ricevere determinate sostanze per funzionare a dovere e qual’ora ciò non avvenga, nel tempo può verificarsi uno squilibrio acido-base dei succhi gastrici, il che favorisce cattive digestioni e un’infiammazione delle mucose gastriche e di conseguenza la gastrite.
Di quali sostanze ha bisogno lo stomaco per ristabilire questo equilibrio?
- Proteine,
- Vitamine,
- Sali minerali,
- Grassi (specialmente quelli insaturi).
Ciò significa mettere al primo posto alimenti come pesce, carne, uova, legumi e verdure. Allo stesso tempo, per ridurre l’acidità e l’infiammazione, andrà limitato l’uso di dolci, carboidrati e frutta.
Questi sono gli alimenti da preferire:
1 Verdure
Le verdure andrebbero consumate ad ogni pasto, crude o cotte.
Apportano sali minerali e vitamine indispensabili per il corretto funzionamento di tutto l’organismo. Hanno proprietà digestive ed anti-infiammatorie.
Alcune più di altre andrebbero preferite in caso di gastrite. E’ il caso per esempio dei finocchi, delle carote, dei cavoli, della verza, dei broccoli, tutti ortaggi con spiccata azione antinfiammatoria su tutto il tratto digerente.
Le verdure vanno scelte in base alla stagionalità, preferendo ortaggi biologici e a km zero.
Inoltre tieni d’occhio il libro del dott. Mozzi e fai attenzione alla compatibilità con il tuo gruppo sanguigno, nonché alle possibili intolleranze personali, ci sono alcune verdure che non tutti tollerano.
In particolare le solanacee (pomodori, peperoni, melanzane e patate) sono tutte sconsigliatissime alle persone di gruppo sanguigno A e possono recare fastidi anche agli altri gruppi sanguigni (per maggiori info consulta il libro del dott. Mozzi).
Attenzione alla lattuga, ci sono sempre più persone che mal la tollerano, specialmente se consumata fuori stagione (cioè in inverno). Il dott. Mozzi consiglia di sostituirla per esempio con le cicorie, il radicchio, la scarola, l’indivia, la catalogna, il tarassaco e l’ortica (quest’ultime due sono erbe spontanee che si possono trovare in campagna a costo zero).
Attenzione anche alle combinazioni: alcuni ortaggi, come il pomodoro, non andrebbero mai consumati insieme a prodotti a base di cereali, come il pane, la pasta, il riso, la polenta di mais o di miglio, ecc.
2 Pesce
Ad esclusione dei crostacei e dei molluschi (che solo le persone di gruppo 0 tollerano bene) il pesce, specialmente il pesce azzurro, ha un potere anti-infiammatorio eccezionale e andrebbe consumato diverse volte alla settimana.
Infatti questi pesci sono ricchi di grassi insaturi della serie Omega-3, che oltre ad essere molto importanti per la salute cardiovascolare, vantano un’ottima azione antinfiammatoria su tutto l’organismo.
Tuttavia il pesce più grasso viene spesso sconsigliato dai nutrizionisti a chi soffre di gastrite, perché effettivamente può essere un po’ indigesto.
Ma questo è vero solo se il pesce viene cotto.
Per questo motivo il dottor Mozzi consiglia di mangiare molto pesce crudo, magari con l’aggiunta di un po’ di limone e un po’ di erbette. Parliamo per esempio del tonno, dello sgombro, del pesce spada, del salmone, delle aringhe, ecc. Tutti prodotti ittici che possono essere consumati crudi, così come fanno i Giapponesi e i popoli asiatici da millenni (e non a caso sono tra i popoli più longevi).
Se non ti piace il pesce crudo va bene anche una cottura leggera, come quella al vapore, bollito, o una cottura veloce alla piastra.
Importante, prima di consumare il pesce crudo, onde scongiurare il pericolo parassiti, spiacevoli ospiti che a volte si annidano all’interno del pesce, è tenere il pesce, per almeno 48 ore, in congelatore ad una temperatura uguale o inferiore a -20 C°. Il congelamento garantisce la morte di tutti i parassiti, compreso il tanto temuto Anisakis.
I pesci più magri, contenendo pochi grassi, sono digeribili anche se consumati cotti, per esempio alla piastra, al forno o in padella. Alcuni esempi di pesci magri sono: le alici, il merluzzo, la cernia, il palombo, il rombo, la sogliola, la spigola, ecc.
Combinazioni da evitare: pesce e latticini
3 Carne
La carne non va assolutamente eliminata dalla dieta, anzi per alcune persone è di fondamentale importanza.
Soprattutto per chi tende ad avere una sovraproduzione di acido cloridrico (ed è il caso delle persone di gruppo 0 e B), onde evitare che i succhi gastrici danneggino le mucose dello stomaco, è importante introdurre nella dieta molte proteine animali della carne, o in alternativa del pesce.
L’acido cloridrico, in collaborazione con un’enzima di nome pepsinogeno, ha proprio il compito di scindere le proteine in catene più corte di aminoacidi. Se le proteine non vengono consumate, questi acidi possono attaccare le mucose gastriche, danneggiandole e creando infiammazione.
Quale carne scegliere?
Il tipo di carne andrà scelto in base al gruppo sanguigno.
- Carne rossa: questo tipo di carne è adatta ai gruppi sanguigni 0 e B, mentre non è assolutamente adatta allo stomaco delle persone di gruppo A e AB (anche se quest’ultimi possono consumare l’agnello e il montone). La carne rossa è più digeribile se mangiata cruda, o poco cotta (per esempio al sangue).
- Carne bianca: la carne bianca è un ottima scelta per tutti i gruppi sanguigni, ma ci sono alcuni animali che risultano più o meno digeribili in base al gruppo sanguigno. Ad esempio il pollo va bene per il gruppo 0 ed A, ma è indigesto per le persone di gruppo sanguigno B e AB. Al contrario il tacchino è una delle carni meglio digeribili da tutti i gruppi sanguigni. La carne bianca è meglio mangiarla ben cotta.
Combinazioni da evitare: carne e latticini, carne rossa e cereali.
4 Uova
Le uova possono essere consumate, l’importante è evitare di friggerle. Le persone di gruppo sanguigno 0 dovrebbero evitare l’uovo sodo, per loro indigesto.
5 Legumi
Alcuni nutrizionisti sconsigliano i legumi a chi soffre di gastrite, in quanto provocherebbero problemi digestivi, gonfiore addominale e flatulenza.
Tuttavia ciò è vero solo se:
- mangiamo legumi incompatibili con il nostro gruppo sanguigno;
- li combiniamo in modo sbagliato;
Legumi e gruppo sanguigno
Non tutti tolleriamo i legumi alla stessa maniera. Per esempio i fagioli di spagna sono ottimi per le persone di gruppo sanguigno B ed AB, mentre sono difficili da digerire alle persone di gruppo 0 ed A. I ceci sono perfetti per il gruppo 0, ma possono provocare gonfiore a tutti gli altri.
Le indicazioni sui legumi da preferire in base al tuo gruppo sanguigno, li troverai nel libro del dottor Mozzi.
Legumi e combinazioni alimentari
I legumi possono provocare disturbi digestivi se vengono combinati malamente. Queste sono le combinazioni alimentari che il dottor Mozzi consiglia caldamente di evitare:
- Legumi e legumi: ad esempio zuppa mista con piselli, fagioli, ceci, ecc.
- Legumi e cereali: ad esempio pane e lenticchie, riso e fagioli, mais e fave, ecc.
- Legumi e latticini: ad esempio fagioli con il parmigiano, ceci e una fetta di formaggio, ecc.
- Legumi e frutta: ad esempio una mela a fine pasto dopo una pranzo a base di fagioli (o altri legumi)
I legumi si sposano bene con: carne, pesce, uova, verdure e frutta secca.
I sostituti perfetti dei cereali
I legumi contengono il giusto equilibrio di proteine e carboidrati, inoltre sono ricchi di fibre (importantissimi per la salute della flora batterica intestinale), di vitamine e sali minerali. I legumi, a differenza dei cereali, non innalzano la glicemia, non provocano un aumento del colesterolo e della pressione arteriosa e non provocano un aumento del peso corporeo.
Per questo motivo il dottor Mozzi li considera i sostituti perfetti dei cereali. Quando parlo di cereali intendo il frumento (quindi pane, pasta e prodotti da forno), nonché il mais, il riso e gli altri cereali sia con, che senza glutine.
Fagioli, lenticchie, ceci, fave, lupini, cicerchie, piselli, soia, azuki, sono tutti ottimi sostituti del primo di pasta. E se sei un nostalgico della pasta, oggi si può trovare nei supermercati anche la pasta di legumi.
Inoltre la farina di legumi può essere utilizzata per realizzare degli ottimi prodotti da forno senza glutine, come pane, focacce, biscotti, ecc. Difficilmente troverai in giro dei fornai che li producono e li vendono, ma puoi sempre realizzarli da solo a casa.
In che modo?
Seguendo alcune semplici ricette.
Ci sono diversi libri di ricette a tal proposito, qui di seguito ti elenco quelli che considero i più adatti e in linea con i principi base della dieta del dottor Mozzi:
- Buono come il Pane – autore Francesca Serafini
- Ricette per la dieta dei Gruppi Sanguigni Vol.3 – autore Paola Brancaleon
- Le mie ricette per la Dieta dei Gruppi Sanguigni: Speciale Legumi di Elena Gazzotti
6 Cereali senza glutine e Pseudocereali
Esistono alcuni cereali che non contengono glutine. I più comuni sono il riso, il mais e il miglio.
In alcuni casi questi cereali possono essere consumati con moderazione durante il pranzo (o a colazione se si evita di abbinarli a zuccheri o frutta). Dovrai fare dei test per capire con quali di questi il tuo stomaco va più d’accordo.
Sui cereali è importante sapere che:
- Nella gastrite il riso bianco è sconsigliato, molto meglio il riso integrale;
- Il mais è compatibile solo con le persone di gruppo A;
- I cereali non vanno mai combinati con i legumi, con la carne rossa, con gli zuccheri, con la frutta o con altri cibi ricchi di amido, come le castagne, le patate e la zucca;
- Altra combinazione da evitare è con il vino (o altri alcolici), con il pomodoro, i peperoni e l’aceto.
Riso, mais e miglio possono invece essere associati a carne bianca, pesce, uova e verdure.
Nelle gastriti più problematiche e di lunga data, il dottor Mozzi consiglia di evitare completamente i cereali, compresi quelli senza glutine. Possono però essere sostituiti dai legumi e dai psueodocereali.
Cosa sono gli psueodocereali?
Sono dei semi senza glutine, ricavati da piante che non appartengono alla famiglia delle Graminacee, famiglia che appunto accomuna i diversi semi considerati dei veri e propri cereali.
Gli pseudocereali sono: amaranto, grano saraceno e quinoa.
Possono essere cotti e consumati come i comuni cereali, in concomitanza del pranzo o anche a colazione. Non a cena perché alzano la glicemia, ls pressione e il colesterolo.
7 Semi oleosi
Per la loro caratteristica di essere “troppo grassi”, i semi oleosi (noci, mandorle, nocciole e semi vari), così come alcuni tipi di pesce, vengono spesso controindicati a chi ha problemi di gastrite.
In realtà questi grassi insaturi, specie quelli della serie Omega-3, giocano un ruolo fondamentale come anti-infiammatori e nelle giuste quantità possono favorire una graduale riduzione dell’infiammazione delle mucose gastriche.
Inoltre i semi oleosi sono ricchi di proteine e poveri di carboidrati, per cui favoriscono un corretto funzionamento dello stomaco, che come abbiamo già detto nei capitoli precedenti, per funzionare correttamente ha un assoluto bisogno di proteine.
I semi con maggiori quantità di omega-3 sono: i semi di lino, i semi di canapa e le noci.
La frutta secca è molto calorica, per cui è meglio evitare il consumo serale. Sono invece ottimi al mattino a colazione, o come spezza fame a merenda.
Attenzione a non esagerare con le quantità, altrimenti potrebbero manifestarsi altri problemi (i più comuni sono le emorroidi e le afte in bocca). Il dottor Mozzi consiglia di non superare le 3-4 noci al giorno, o le 5-6 mandorle. A parità di peso lo stesso rapporto vale per gli altri semi oleosi.
Alcuni semi oleosi sono incompatibili con determinati gruppi sanguigni. Ad esempio le nocciole sono sconsigliate ai gruppi sanguigni B ed AB, i pistacchi sono nocivi per i gruppi 0, A e B, ecc.. (per maggiori info vedi il libro del dottor Mozzi)
8 Spezie e condimenti
Anche per i condimenti vale il discorso della compatibilità della sostanza con ciascun gruppo sanguigno, oltre ovviamente al grado di tolleranza individuale.
Per esempio l’aceto è un condimento tollerato solo dalle persone di gruppo B, tuttavia anche per le persone di gruppo sanguigno B l’aceto può essere deleterio se durante lo stesso pasto quella persona consuma del riso, della pasta, o un altro cereale (sia consentito che non).
Lo stesso dicasi per la passata di pomodoro che se abbinata a un primo a base di cereali può generare un acidità pazzesca e col tempo portare a gastrite.
Pensa alla pasta al ragù, o pomodoro e basilico, uno dei piatti tipici italiani. Assolutamente da evitare. Inoltre il pomodoro è un ortaggio sconsigliatissimo alle persone di gruppo sanguigno A e B.
Chi fa parte del gruppo A e AB dovrebbe evitare il pepe e il peperoncino, entrambi irritanti per le mucose gastriche, al contrario un gruppo 0 o B che mangia peperoncino potrebbe avere addirittura dei vantaggi in termini di digeribilità.
L’olio vegetale va sempre aggiunto a crudo, mai cotto. L’olio extravergine d’oliva è ottimo per le persone di gruppo A ed AB, può invece dare qualche problemino alle persone di gruppo sanguigno 0 ed è controindicato alle persone di gruppo B. L’olio di vinaccioli, di lino, di noci e di semi di canapa sono invece adatti a tutti i gruppi sanguigni.
Per maggiori informazioni sulla compatibilità delle varie spezie e condimenti consulta il libro del dottor Mozzi.
9 Frutta
Con la gastrite si può mangiare la frutta?
Dipende dai casi. Ci sono alcune regole che sicuramente bisogna rispettare, altrimenti con la frutta è facile andare incontro a fenomeni di cattiva digestione e quindi anche di gastrite.
Le regole generali sono queste:
- La frutta si mangia la mattina a colazione, o lontano dai pasti.
- La frutta non va mai abbinata a cereali, o legumi (può causare acidità, gonfiore e flatulenza);
- Non mescolare tipi diversi di frutta (ad esempio prugna e banana, mela e pera, macedonie, ecc.);
- Modera il consumo di frutta, specie in inverno (contengono troppi zuccheri);
- La frutta non si mangia mai a cena (contiene zuccheri, alza la glicemia e la pressione);
- La frutta si mangia quando è di stagione (non mangiare le fragole a dicembre!).
Inoltre stai molto attento alle intolleranze individuali e a quelle legate al tuo gruppo sanguigno.
Per esempio le arance andrebbero evitate da tutti, tranne che dalle persone di gruppo sanguigno B, che sono gli unici a tollerarle discretamente bene. Le banane sono indigeste per i gruppi A ed AB, mentre i cachi possono creare problemi ai gruppi sanguigni B e AB.
Sul libro del dottor Mozzi troverai le tabelle con l’elenco completo dei frutti (e degli altri alimenti) compatibili o meno con il tuo gruppo sanguigno.
10 Bevande
Tra le bevande consigliate a tutti ci sono:
- Acqua (non fredda e non gassata);
- Latte di mandorle (senza zuccheri, edulcoranti, o maltodestrine aggiunte);
- Karkadè, camomilla e altre tisane di erbe;
- Caffè di cicoria (meglio non concentrato);
Alcune bevande sono invece consigliate, o sconsigliate in base al gruppo sanguigno. Ecco alcuni esempi:
- Caffè: sconsigliato alle persone di gruppo 0;
- Tè nero: sconsigliato alle persone di gruppo 0, A e AB;
- Tè verde: in caso di gastrite il dott. Mozzi lo sconsiglia alle persone di gruppo 0;
Altre ancora possono andar bene in determinate circostanze, ma andrebbero evitate in altre:
Ad esempio il vino. Il dottor Mozzi non lo bandisce, ma consiglia di berlo solo a pranzo, solo nel caso in cui vengono consumati della carne, o del pesce, evitando invece la combinazione con dei cereali (esempio: pasta, pane, riso, mais, polenta di mais, miglio, ecc.).
Quanta acqua bere?
Il dottor Mozzi non fa parte di quella schiera di medici e nutrizionisti che consiglia di bere 2 litri di acqua al giorno. Bisogna bere il giusto, quando l’organismo lo richiede.
Regola importante è bere poco durante i pasti, altrimenti andresti a diluire i succhi gastrici, rallentando la digestione. Molto meglio bere lontano dai pasti, magari 20-30 minuti prima, o 2-3 ore dopo aver mangiato.
Questa regola è importantissima soprattutto per chi soffre di reflusso gastroesofageo.
Cosa mangiare a colazione
Tra tutti i pasti la colazione rappresenta quasi sempre quella più problematica, specie per chi è abituato a mangiare latte e biscotti, o altri prodotti a base di latticini e frumento, due alimenti che come abbiamo visto vanno assolutamente evitati.
Dunque a colazione cosa mangio se ho la gastrite?
Regola sempre valida è: colazione da re, pranzo da principe e cena da povero.
Quindi mangia di più la mattina, quando il metabolismo è iperattivo e di meno la sera, quando il metabolismo è più lento.
Per quanto riguarda il tipo di colazione il dottor Mozzi fa una netta distinzione tra le persone di gruppo sanguigno 0 e quelle di gruppo sanguigno A, B ed AB.
1 – Colazione del gruppo 0
Per cominciare bene la giornata, prima di fare colazione, il dott. Mozzi consiglia di bere un bicchiere d’acqua tiepida a stomaco vuoto. L’acqua tiepida, oltre a depurando l’organismo, eliminando molte scorie, prepara e aiuta lo stomaco per la prossima digestione.
Il consiglio del dottor Mozzi, nel caso tu ne abbia la possibilità, è quello di saltare la colazione, andare a lavoro e fare direttamente pranzo più tardi quando ti viene fame, magari dopo 1-2 ore, facendo un pasto abbondante a base di proteine, carboidrati e verdure.
Ad esempio un pranzo a base di carne, o pesce, accompagnati da dei legumi, o da un piatto di quinoa (o un altro tipo di cereale/pseudocereale) e delle verdure crude, o cotte.
E se non posso mangiare dopo 2 ore?
Se l’idea non ti piace, o se la cosa non ti è possibile, puoi comunque fare colazione nell’orario classico. Ricordati comunque di bere un bicchiere d’acqua tiepida 20-30 minuti prima di fare colazione.
Va bene anche acqua e limone?
La risposta è NO. Il limone alle persone di gruppo 0 può dare problemi di acidità se non viene associato a delle proteine animali, come il pesce o la carne. Quindi il limone mai a stomaco vuoto.
Cosa mangio?
Assolutamente da evitare latte, caffè, tè, biscotti, o brioshes.
E’ sconsigliato anche il latte di riso o di altri cereali, in quanto sono bevande ricche di malti, che hanno un’azione decisamente pro-infiammatoria. Infine il tè verde, pur essendo una bevanda consentita per il gruppo 0, in caso di gastrite è decisamente meglio evitarlo.
Come bevande sono consigliate:
- il karkadè,
- la camomilla,
- delle tisane alle erbe (vedi quelle consigliate tra i rimedi naturali)
- caffè di cicoria poco concentrato
- latte di mandorle senza zucchero e senza maltodestrine
Da mangiare:
La colazione perfetta per il gruppo 0 è senza dubbio quella salata, specialmente nei casi in infiammazioni croniche, come la gastrite. Infatti lo zucchero è di per se una sostanza pro-infiammatoria, cioè favorisce e alimenta l’infiammazione dell’organismo.
Puoi comunque fare dei test e vedere con quali colazioni, salate o dolci, ti trovi meglio.
Ecco alcuni esempi di colazione, sia dolce che salata:
- Farinata di ceci, tonno e un karkadè
- Uovo in camicia, 4-5 noci e una camomilla
- Focaccia di fave, tacchino alla griglia e tisana
- Biscotti dolci di quinoa, 5-6 mandorle e un caffè di cicoria (leggero)
- Pane di quinoa con burro di mandorle, un uovo al tegamino e latte di mandorle
- Brutti ma buoni, yogurt di soia con semi di lino e una camomilla
- Gallette di grano saraceno con burro di mandorle e uno yogurt di soia
- Una fetta di torta di mandorle e una tisana
Se ti servono altri esempi di colazione li trovi su questa pagina.
La frutta si può mangiare a colazione?
La colazione è sicuramente il momento migliore per mangiare la frutta, ma nei casi gastrite cronica potrebbe essere meglio evitarla, almeno finché il problema non si sistema del tutto.
Anche in questo caso la scelta va personalizzata in base alla tolleranza individuale. In ogni caso ricordati che vanno assolutamente evitate arance, mandarini, mandaranci e fragole, i frutti in assoluto più nocivi per un gruppo 0.
2 – Colazione del gruppo A/B/AB
La colazione per le persone di gruppo sanguigno A, B ed AB è piuttosto simile, per cui faremo degli esempi “generici” che poi andranno personalizzati seguendo le indicazioni del libro “La dieta del dottor Mozzi“.
Per cominciare, 20-30 minuti prima di fare colazione, bevi un bicchiere d’acqua tiepida con l’aggiunta di una spremuta di mezzo limone. Acqua e limone è un rimedio naturale molto utile per migliorare la digestione e depurare l’organismo dalle scorie in eccesso.
Fai attenzione però, non sempre acqua e limone è ben tollerato da chi ha la gastrite. Se vedi che i sintomi peggiorano, per le prossime volte limitati a un bicchiere di sola acqua tiepida.
Aspetta una mezz’oretta e dai tempo all’acqua tiepida di fare il suo lavoro, poi fai colazione con un pasto a base di proteine e carboidrati (e se vuoi anche verdure). La colazione può essere dolce, o ancora meglio salata.
Ecco alcuni esempi:
- Un uovo al tegamino, un frutto di stagione e un caffè
- Una fetta di torta di mandorle, qualche galletta di grano saraceno e un karkadè
- Brutti ma buoni, uno yogurt di soia e un tè verde
- Un frutto di stagione, 5-6 mandorle e una tisana di erbe
- Focaccia di quinoa, 3-4 noci e una camomilla
- Yogurt di soia con semi di lino, un frutto e un uovo sodo
- Pane di piselli con burro di mandorle (o di arachidi per il gruppo A ed AB) e un tè verde
- Fagioli cannellini, cicorie cotte in padella e salmone crudo con il limone
Altri esempi di “colazione alternativa” li trovi qui: colazione per la dieta del gruppo sanguigno
Cosa mangiare a pranzo e a cena
Nel pranzo dovresti sempre associare carboidrati (cereali, pseudocereali, o legumi) a delle proteine animali (carne, pesce o uova). Nella scelta dei carboidrati i legumi sono da preferire agli pseudocereali (quinoa, amaranto e grano saraceno), che a loro volta sono da preferire ai cereali (riso, miglio e mais). Evita di mangiare dolci, o frutta a fine pasto.
La cena invece dovrà essere il più possibile leggera e possibilmente priva di carboidrati. Qualche eccezione può essere fatta per i legumi freschi e con indice glicemico più basso, tipo le fave e i piselli freschi. A cena è importante non abbuffarsi e mangiare presto se ne hai la possibilità. L’orario ideale è alle 19:00-19:30.
Sia a cena che a pranzo è importante mangiare sempre delle verdure crude, o cotte e di stagione. Queste andrebbero mangiate a inizio pasto e non alla fine. Così facendo la digestione viene facilitata.
Pranzo, alcuni esempi:
- Insalata mista, tacchino ai ferri e quinoa;
- Cavoli verza lessati e ripassati in padella, aringhe al vapore e penne di grano saraceno (solo per gruppo 0 ed A);
- Spinaci saltati in padella, carpaccio di tonno condito con olio di vinaccioli e riso integrale;
- Finocchio condito con olio e sale, bistecca di vello al sangue (solo per gruppo 0 e B) e fagioli cannellini;
- Broccoli cotti al vapore conditi con salsa tamari, salmone crudo con limone e riso nero venere;
- Insalata mista, spigola al sale e fave (cotte o crude);
NB: Il primo di riso, così come la quinoa, può essere condito con pesce, carne bianca, uova, verdure e spezie consentite per il tuo gruppo sanguigno.
Cena, alcuni esempi:
- Cicorie cotte in padella e un uovo al tegamino;
- Insalata mista e pesce spada cotto alla piastra (cottura leggera);
- Cavolo verza lessato e ripassato in padella, coniglio cotto in padella (solo per gruppo 0, B ed AB);
- Cavolfiori (sconsigliati al gruppo 0) e tacchino al forno;
- Insalata mista e sgombro;
Altri esempi li trovi sul libro del dottor Mozzi.
Rimedi naturali per la gastrite
Vediamo ora alcuni rimedi naturali per alleviare i sintomi della gastrite.
1 – Gel di Aloe
L’Aloe è sicuramente uno dei rimedi naturali più efficaci contro la gastrite, tuttavia va detto che nella dieta del gruppo sanguigno è consigliato esclusivamente alle persone di gruppo A.
Questa pianta contiene un gel ricco di polisaccaridi con azione antinfiammatoria. Il gel va a formare una pellicola protettiva sulle mucose gastriche. Questa pellicola, oltre a ridurre l’infiammazione, protegge le pareti dello stomaco dai succhi gastrici.
Come si assume il gel di Aloe?
Tre cucchiai al giorno prima di ognuno dei pasti principali.
Dove si compra il gel di Aloe?
In genere tutte le farmacie e le erboristerie lo vendono, però fai molta attenzione alla qualità del prodotto. Spesso il gel di Aloe proviene da oltre oceano e contiene conservanti, additivi e zuccheri aggiunti. Dato che questa pianta è coltivata anche in Italia, ti consiglio di scegliere prodotti Made in Italy, biologici e senza conservanti.
Se non hai alcuna idea su quale prodotto scegliere, posso consigliarti un prodotto italiano, biologico e senza zuccheri, conservanti o altre schifezze aggiunte. L’azienda agricola Erbe di Mauro produce questo gel partendo dalle proprie piante coltivante nelle colline Maceratesi, a Monte San Giusto. Come detto si tratta di puro gel di Aloe Vera, non è allungato con acqua o altre sostanze e non contiene conservanti.
Si acquista su internet.
Puro gel di Aloe Vera
Produttore: Azienda Agricola Erbe di Mauro
Contenuto: 500 ml
Prezzo: 47 € (IVA compresa)
2 – Decotto di malva
La malva, al contrario dell’Aloe, è adatta a tutti i gruppi sanguigni. Contiene delle sostanze mucillaginose che svolgono un’azione protettiva ed antinfiammatoria sulla mucosa dello stomaco e su tutto il tratto digestivo.
Per beneficiare delle proprietà della malva è necessario preparare un decotto.
Si prepara così: Versa 2 cucchiai di foglie di malva fresche (cioè appena raccolte) in una tazza d’acqua fredda. Porta l’acqua ad ebollizione e fai bollire per almeno 20 minuti. In questo lasso di tempo si dovrebbe formare una specie di bava mucillaginosa (la sostanza di cui ti parlavo). Infine spegni, filtra e bevi il decotto ancora caldo.
Consigliati almeno 2 decotti di malva al giorno.
Le foglie andrebbero raccolte fresche, ma se non hai la possibilità puoi acquistarle essiccate in erboristeria.
3 – Tisane
Oltre ai rimedi appena citati, ci sono altri rimedi di cui puoi far uso per placare il bruciore di stomaco tipico della gastrite. In particolare parlo di tisane di erbe.
L’efficacia della tisana cambia da persona a persona.
Sarà tuo il compito di testarne l’efficacia. In ogni caso, per avere un buon effetto digestivo, queste tisane vanno tutte bevute molto calde (quasi bollenti). Quindi la puoi bere subito, oppure la puoi preparare e versare in un thermos per l’acqua calda, da portare anche a scuola, o a lavoro.
Queste sono le tisane più indicate:
- Camomilla;
- Liquiriza (sconsigliata a chi soffre di ipertensione);
- Melissa;
- Salvia.
4 – Nocciolo della prugna secca
Forse non ci crederai, ma il nocciolo della prugna secca ha un’azione anti-acida spettacolare.
Si tratta semplicemente di mangiare una prugna secca (non denocciolata) e di tenere in bocca il nocciolo, succhiandolo quasi fosse una caramella. In 20-30 minuti il nocciolo dovrebbe fare effetto, riducendo sensibilmente i sintomi di acidità e bruciore.
Anche in questo caso l’efficacia del rimedio varia da persona e persona. In genere sono quelli di gruppo sanguigno A, B ed AB ad ottenere i risultati migliori.
Le persone di gruppo 0 potrebbero ottenere un risultato migliore mangiando 2-3 mandorle, o nocciole.
Ultime raccomandazioni
Ricordati che per la gastrite è importante anche:
- Masticare bene e lentamente
Prenditi tutto il tempo necessario, 1/3 della digestione avviene in bocca attraverso la masticazione e l’insalivazione. Infatti nella saliva si trovano degli enzimi per la digestione degli amidi. Mangiare ingoiando velocemente e senza masticare, significa complicare e rallentare la digestione. - Non andare subito a letto
Dopo mangiato non sdraiarti e non andare subito a letto. Una buona norma è quella di fare una passeggiata subito dopo i pasti, molto utile per migliorare la digestione. In alternativa vanno bene anche altre attività fisiche leggere, come ad esempio lo Yoga. Ti consiglio invece di evitare attività sportive troppo impegnative subito dopo i pasti. - Praticare attività fisica
Pratica un po’ di attività fisica tutti i giorni (o quasi). Un’attività fisica corretta permetterà al tuo sistema digerente di funzionare meglio, favorendo la peristalsi e il movimento interno degli organi. A volte la gastrite può dipendere anche da uno scarsa educazione al movimento, cosa che impedisce il corretto percorso del cibo nel canale digerente e compromette la fisiologica secrezione di sostanze da parte delle ghiandole.
Testimonianze di guarigione/miglioramento
Qui di seguito riporto l’esperienza di alcune persone, sofferenti di gastrite e altri disturbi correlati, guariti o nettamente migliorati seguendo la dieta del dottor Mozzi.
- Graziella Giusti
Buongiorno io voglio portare una testimonianza per i benefici avuti dalla dieta del dott.Mozzi. La seguo da 3 anni circa, ho tutti i libri, agenda compresa. Ho utilizzato i fitofarmaci con ottimi risultati. Sono celiaca da 11 anni circa e ad ottobre compirò 60 anni. Con la dieta ho risolto l’esofagite, la gastrite, la colite e tutti i dolori che avevo sin da piccola.Il mio gruppo sanguigno è 0 Rh+ .Grazie mille dott.Mozzi - Giuseppe
Sono Beppe, ho 44 anni ho conosciuto il Dott. Mozzi per puro caso su internet, seguo la dieta del gruppo sanguigno in modo non preciso ho alcune difficoltà con le combinazioni ma ci sto lavorando. Il mio gruppo é A rh negativo, ho sofferto per circa 20 anni di gastrite, esofagite da reflusso, apnee notturne, dolori importanti alla cervicale e alla schiena, parestesie alle braccia, sbandamenti, ragadi, dolori sparsi allo stomaco piccoli problemi con le transaminasi, colesterolo alto particolarmente le LDL.
Ebbene da quando faccio questa dieta precisamente da tre mesi esatti sono sceso di peso da 103 kg ad 83 kg credetemi senza alcuna fatica ho eliminato immediatamente latticini tutti cereali tradizionali il frumento per capirci, bibite gassate birra ecc considerando che sono alto 183 cm so che devo perdere ancora qualcosa ma posso dire che sono rinato.
La mie gastriti e l’esofagite sono spariti, i dolori calati del 50% le apnee pure gli sbandamenti anche, insomma posso dire di essere rinato chiaramente ho ancora qualche problema perchè ho la responsabilità di sgarrare ogni tanto con l’alimentazione mi concedo qualche peccato di gola, ma nel complesso sto molto meglio.
Ogni mattina quando mi sveglio prego il buon Dio affinché dia lunga vita al Dott. Mozzi; spero di poterlo ringraziare un giorno di persona. - Adriano
Funziona eccome se funziona…integrandola con la dieta alcalinizzante (che ci assomiglia molto) mi sto disintossicando alla grande…sono (ero..) affetto da gastrite cronica antrale con reflusso gastroesofageo e duodenogastrico…prendevo da anni pantoprazolo, riopan e schifezze varie… ho butto via tutto!!! niente piu’ dolori allo stomaco, niente piu’ reflusso, la pancia mi si è sgonfiata completamente, in bagno vado regolarmente, faccio sport da anni e non sono mai riuscito a togliere gli ultimi rotolini di grasso dall’addome, mi sto asciugando alla grande e mi sento molto meglio anche pisichicamente: pacato e tranquillo, piu’ rilassato e lucido!
grazie infinite al dottor Mozzi! - Gianfranco
La testimonianza di gianfranco è piuttosto lunga, quindi non posso riportarla interamente. Soffriva di diversi problemi di salute, tra cui stitichezza, gastrite, reflusso, stanchezza, insonnia, ecc. Ha risolto tutti questi problemi modificando dieta e stile di vita. Clicca qui per leggere per intero la testimonianza di Gianfranco (Gruppo 0).
Vai a questa pagina per leggere tutte le testimonianze.
La dieta del dottor Mozzi
Autore: Dott. Piero Mozzi
Editore: Coop. Mogliazze (Maggio 2012)
Questo rappresenta il volume più importante di cui non puoi fare assolutamente a meno. Qui troverai tutti le informazioni che ti occorrono per iniziare a prenderti cura della tua salute.