Mi chiamo Gianfranco, adesso 40 enne, all’epoca dei fatti 38 enne, gruppo sanguigno zero altezza 1,65 m, peso 62kg, da piccolo ho subito operazione di adenoidi e tonsille e più grande l’appendicite, (non mi sono fatto mancare nulla ho tolto tutti i campanellini d’allarme del mio corpo).
Se riguardo le foto da ragazzino fino all’età di 18 anni ero davvero magro. A 20 anni inizio a iscrivermi in palestra e almeno sotto l’aspetto fisico miglioro un po’, ma restano sempre i miei soliti problemi di stomaco. Mangiare una pizza per me, insieme agli amici, coincideva sempre con nottate insonni passate a girami e rigirarmi nel letto e con scariche diarroiche la mattina. Per non parlare della birra, infatti se volevo farmi del male mi bastava mangiare come tutti gli altri birra e pizza. La birra per una pura coincidenza notai che riuscivo a berla senza che mi desse fastidio quando assumevo dei fermenti lattici.
Il mio problema è rimasto più o meno circoscritto fino all’ età di 34 anni circa. Poi complice il
cambio di lavoro più sedentario del precedente lavoro impiegatizio, mi ritrovavo spesso attanagliato da stanchezze mattutine, giramenti di testa e cali di pressione, che notavo si acutizzavano quando accennavo a bere un caffè e mangiare un cornetto.
Sono arrivato col tempo a berne anche 4 o 5 al giorno di caffè, non aiutando di certo la mia situazione. Dicevo ai miei che probabilmente avevo qualcosa di sbagliato e che sicuramente prima o poi lo stomaco mi avrebbe creato problemi seri.
E adesso arriviamo alla fatidica età di 38 anni. Compro casa, disinvesto alcuni prodotti finanziari e mi accorgo di averci rimesso. Trasloco, mutuo, avvocato perché la persona che era in affitto nella casa nuova non voleva uscire. Mi prende una vera e propria crisi di stress che mi attanaglia subito lo stomaco.
Mollo la palestra e quasi tutti gli sport che praticavo, tra cui il ju jitsu, sport a cui iniziavo ad appassionarmi sempre più, in quello stesso periodo come se non bastasse e forse anche conseguentemente prendo una brutta influenza, febbre alta, mal di stomaco, cura antibiotica e
sembra che la febbre passa. Torno a lavoro e di lì in poi la mia vita cambia.
L’inizio del travaglio
Riuscite ad immaginare un giorno prima puoi mangiare di tutto e un giorno dopo …. qualsiasi cosa mangiassi mi restava sullo stomaco con forti flatulenze, un gonfiore di stomaco da non riuscire a spiegare, digestione lenta e a volte inesistente notti insonni e tormentate, risvegli notturni in pozze di sudore, stitichezze che duravano molti giorni.
Il passaggio alla dieta vegana
Il mio innato ottimismo mi faceva credere che mi sarei rimesso in sesto nel giro di poco tempo, mi informo un po’ su internet, leggo consigli in cui dicono di passare ad un’alimentazione vegana che avrebbe risolto ogni disturbo.
Quindi da una mia dieta variegata e onnivora elimino quasi del tutto prodotti di origine animale, dimagrisco di oltre 5 kg la mia vitalità finisce sotto i tacchi, sempre più irascibile, la mia forza fisica si era ridotta di oltre il 50%. Andavo a giocare a calcetto ed ero irriconoscibile, avevo dolori articolari e la sera finito di lavorare avevo solo voglia di dormire per la stanchezza.
Mangiare era diventato un incubo, perché poi sapevo che, qualsiasi cosa mangiassi, mi restava li fermo. Andavo a letto e dopo due ore mi svegliavo tutto sudato, con il cibo che sembrava avesse invertito il normale senso di marcia.
La mia vita era un incubo, certe sere mi capitava di avere un senso di ebbrezza, come se avessi bevuto ma senza assaggiare mai una goccia d’alcool, infatti credo di essere quasi astemio, e come se non bastasse avevo sempre una leggera febbre sui 37-37,5°. La cosa ancora più strana è che non avevo mai sofferto di queste tipologie di crisi.
Sono per natura un tipo ottimista e non mi scoraggio facilmente, adesso invece mi capitava di svegliarmi in piena notte e i miei pensieri erano davvero negativi, delle vere e proprie crisi d’esistenza, pensavo tra me e me ma che vivo a fare. Avevo voglia di vendere tutto, mollare il lavoro e ritornare al mio paese d’origine e tornare a vivere con i miei.
Esami e farmaci a tutto spiano
In tutto questo periodo continuavo a sottopormi a tantissimi esami e con tantissime prescrizioni di farmaci. Gastroscopia esami del sangue a 360 gradi, esami delle urine, pareri di luminari di gastroenterologia. Risultato gastrite cronica con una punta d’ernia, pirosi gastrica poi.. e vai con gaviscon, lasopranzolo, riopan, malox, normix etc.
Il lasopranzolo su di me aveva effetti collaterali, tipo cefalee vertigini e debolezza, infatti mi faceva stare più male di come già fossi e non era semplice raggiungere questo scopo, visto che stavo decisamente male. Poi me lo sostituiscono con la ranitidina, che aveva migliorato la situazione ma non più di tanto, poi con il rabepranzolo, che tra tutti forse era più tollerato dal mio corpo.
Comunque nonostante tutta questa “armata” farmaceutica la mia condizione non cambiava affatto. La mattina continuavo a svegliarmi con una leggera patina bianca sulla lingua e in una di queste mattine preso dallo sconforto vado a fare un test per malattie contagiose, perché addirittura iniziava a balenare in me l’idea che avessi potuto contrarre qualche malattia particolare. Fortuna anche qui tutto negativo, più in là ne approfitterò per diventare anche donatore AVIS.
L’avvicinamento a Dio
È proprio vero dal buio puoi conoscere maggiormente lo splendore della luce, in questo periodo mi avvicino alla fede, o meglio, sono sempre stato fedele, ma avevo costruito una fede che si adattava a me e non io ad essa. Quindi continuavo a fare quello che più mi piaceva e dire qualche preghiera ogni tanto, non andando mai a messa. Il classico e comune cattolico credente ma non praticante.
Dentro di me in un piccolo barlume di luce residua sapevo che se volevo guarire, dovevo anche cambiare la mia vita. La malattia ha minato le mie convinzioni, mi ha fatto capire che non siamo indistruttibili e che se abbiamo la salute, o qualsiasi dono, dobbiamo rendere omaggio a qualcuno, o qualcosa, che è più in alto di noi…
Piano piano inizia il mio percorso di fede cattolica autentica, nel vangelo Gesù dice che non “c’è guarigione che non passi per me” e io ho voluto credergli con tutto me stesso.
Nel frattempo la mia situazione a casa iniziava a sbloccarsi e piano piano mi convincevo di ricominciare ad andare in palestra, anche se avrei voluto solo riposare nelle pause.
Il culmine di tutto a novembre del 2014 ad un incrocio passo con lo stop. Premetto sono stato sempre un tipo attento sulla macchina, mai fatto un incidente in 20 anni di patente. Ho fatto l’autista sotto il militare ho imparato a guidare senza che nessuno mi insegnasse, sempre diligente e intuitivo. A volte intuivo il pericolo prima che esso si verificasse. Se mai ci fosse un’altra dimostrazione che non ero più lo stesso.
In questo caso nulla da fare una macchina dalla mia sinistra mi becca in pieno: macchine sfasciate. Fortuna Dio vuole che non succeda nulla di grave e fisicamente usciamo tutti illesi, sia io che i tre passeggeri della sfortunata macchina che mi incrocia.
Intanto il mio percorso di fede continua, avvicinandomi sempre di più ai dettami della religione cattolica e conseguentemente allontanandomi sempre più dai richiami e vizi mondani. Ricomincio ad andare a messa tutte le domeniche, mi confesso dopo 15 anni, il tutto con grande gioia, andavo a messa con passione ritrovata. Ascoltavo attento il vangelo come mai mi era successo in passato..
A noi sta affidarsi alla fede, poi come essa agisce, per noi resta un vero mistero.
Le ricerche su internet
Continuavo ad informarmi su internet, cosa potesse essere la causa della mia malattia non volevo rassegnarmi in nessun modo. I dottori iniziavano a dire che era un problema di natura psicologica…, un primo campanellino arriva quando leggo una risposta ad un signore che aveva circa i miei stessi disturbi, la risposta fu breve e coincisa si tratta della CANDIDA intestinale. Cos’è questo sconosciuto??
Intanto mentre faccio ricerche su internet viene fuori sempre l’immagine del naturopata dott. MOZZI a cui io non davo mai troppa importanza, ma chi sarà mai questo dottore con la barba.. ..e la mia situazione fisica rimaneva sempre la stessa e come se non bastasse si era aggiunto un forte dolore alla cervicale. Corro dalla mia dottoressa:
dottoressa da come ho letto su internet i miei sintomi sono comuni a chi ha la candida intestinale.
Il giorno dopo esame delle feci, altri soldi spesi, tutto negativo niente candida, o almeno così risultava. Poi ho saputo che non è facile trovare questo batterio dalle feci, intanto la mia situazione fisica anche se leggermente migliorata, forse per via della palestra e del calcetto del venerdì sera, era sempre lungi da essere tornata alla normalità.
Poi fisso alle 3 di notte continuavo a svegliarmi tutto sudato a volte mi riaddormentavo altre volte no, ma quando mi riaddormentavo mi svegliavo peggio se non avessi mai dormito e sul lavoro sempre uno straccio.
Continuavo con varie prove dietetiche: toglievo il caffè, mangiavo quasi esclusivamente riso, o cereali integrali verdura e frutta pane solo integrale. Così mi consigliavano di affrontare la mia malattia, “vedrai che migliori, ma niente di niente, soliti disturbi.
Cambio dieta: si riparte col dottor Mozzi
Intanto, all’ennesimo filmato del Dott. Mozzi su internet, decido di vedere cosa avesse mai da dire questo bizzarro dottore dalla barba lunga, avvio il filmato
dottore chiamo da Lodi e ho problemi di reflusso e gastrite” risp. Dott Mozzi ”quanti anni ha signora? Risp.”50 ”di che gruppo sanguigno è? Risp. ”Zero positivo A . ”signora lei fa presto elimina dalla sua dieta tutti i farinaci e amidi riduca notevolmente la frutta, mangi carne e verdura e lei non avrà mai più problemi di stomaco.
Avverto una lacrima solcare il mio viso, non resisto dall’ emozione sapevo dentro di me che quella era la via giusta. Quel bizzarro dottore era un genio, da li leggo di tutto compro i suoi libri, scarico e vedo tutti i suoi filmati, inizio ad ascoltare i suoi dettami e a livello fisico inizio a sentirmi subito meglio.
La mia vitalità iniziava piano piano a tornare, il mio volto iniziava a riprendere colore, non più pallido, ma un bel colore scuro che non nascondeva più le mie origini meridionali. Avevo capito che l’alimentazione, era la via della guarigione.
Il dott. Lozio
Intanto il sospetto che il mio problema fosse causato da una disbiosi intestinale. Quindi l’aumento di batteri patogeni nel mio intestino non mi aveva mai abbandonato e li che scopro il Dott. Lozio che mi fa capire l’importanza dei fermenti lattici, facendomi ricordare che, nei periodi in cui qualsiasi cosa mangiassi mi risultava indigesto, lo yougurt mi faceva stare meglio.
Inizio una cura con fermenti lattici vivi, prima ancora prendo antimicotici naturali, in grado di ridurre questa flora batterica patogena che mi assillava. Quindi vai con menta piperita, tea tree oil (questo davvero potente), semi di pompelmo, echinacea.
Le mie energie tornano sempre di più, ma spesso continuavo a svegliarmi alle 3 di notte. Allora capisco che c’era ancora qualcosa da sistemare nella mia dieta, infatti la sera mangiavo sempre qualche fetta di pane senza glutine ed era proprio lui che mi causava il disturbo. Eliminato quello le mie notti sono tornate tranquille.
Una sera, mentre guardo la tv, metto sul canale del digitale terrestre, Focus. Stavano facendo vedere come si fa la birra. Qui lo dico in parole semplici e che nessuno me ne voglia, il malto d’orzo entra a contatto con un lievito o batterio ed esso permette la produzione di anidrite carbonica quindi gas, e alcool. Ecco l’illuminazione che mi serviva, io ho un lievito, o batterio nel mio stomaco, che fa lo stesso. Produce gas a contatto con gli amidi e farinaci e lieviti il quale permette lo sviluppo di alcool.
Ecco cosa mi dava quel senso di ebrezza e il gas che spingendo sulla parete intestinale causa bruciori e infiammazioni e nei casi peggiori genera reflusso ed ernie. Nel mio caso solo un forte dolore e infiammazione che mi facevano svegliare in piena notte.
Conclusione un qualsiasi birraio avrebbe risolto il mio problema prima dei luminari di gastroenterologia interpellati da me. Sentendo in giro sono un po’ tutti sulla stessa lunghezza d’onda. Non è colpa loro, ma di quello che hanno imparato dopo faticosi anni di studio nelle università. Su molti campi la medicina ha fatto passi in avanti, ha aiutato tante persone, ma sull’apparato digerente ha molto da migliorare.
Certo ti viene da pensare, quando scopri che le origini di quasi tutte le malattie nascono dall’intestino e stomaco. Perché non cercare di capire più a fondo il funzionamento di un apparato che può decretare la salute o la malattia di qualsiasi persona??
I pensieri negativi affiorano, perché guarire le persone quando da malati rendono molto di più al sistema?? Quei gastroenterologi che ho interpellato girano in Mercedes e vivono in ville sfarzose, se fossimo tutti sani forse starebbero a ingrossare le fila negli uffici di collocamento, per non parlare della grande industria farmaceutica…ma questa è un’altra storia.
La mia soluzione
1 Fede: significa tante cose, mai rassegnarsi e appelarsi a qualcosa di molto più grande di noi. Def. Wikipedia La fede consiste pertanto nel «ritenere possibile» quel che ancora non si è sperimentato, o non si conosce personalmente. C’è una preghiera che termina Così, convinto della miseria umana e, certo della mia nullità, mi appello a Colui che tutto può.. Per me è questa la fede.
2 Dieta del dott. Mozzi. No assoluto ai farinaci, amidi, pane con lievito, dolci con lieviti, alcool. Attenzione anche al riso, sostituire gli amidi con quinoa, (miglio o grano saraceno). Appena mi sveglio tazzone d’acqua calda. All’inizio ci mettevo dentro olio semi di pompelmo, o menta piperita, o oil tea tree, echinacea, ripetevo l’operazione la sera prima di cena.
La mattina resto leggero prendo uno yougurt di soia con un caffè di cicoria, o una mela, poi verso le 10:30 prendo un po’ di quinoa con un po’ di carne. Poi nel corso della giornata quasi esclusivamente pesce e verdure, o insalata, o carne con verdure, o insalate. Il fine settimana e, quasi sempre solo la domenica, mangio un piatto di pasta di grano saraceno con un buon sugo di carne di manzo.
Ho ridotto di molto il consumo di frutta. Ne mangio un po in primavera e in estate. Avevo il
vizio di fare spuntino e merenda con la frutta, adesso faccio 3/4 pasti al giorno e sto bene. Al posto del caffè bevo il caffè di cicoria.
Anche se so che il dottor Mozzi non avrebbe approvato, la mattina e la sera, dopo i pasti, prendevo un po’ di yogurt greco. Sentivo che mi faceva bene, più in la ho ridotto anche questo alimento. Sta ad ognuno di noi scoprire su se stessi quello che fa bene o male è la prima regola del dott. Mozzi.
E’ importante che gli amidi e gli zuccheri in generale, compresi quelli della frutta, siano commisurati sulla base del nostro fabbisogno giornaliero e quindi del lavoro fisico che si compie nell’ arco della giornata. Se fai una vita sedentaria devono essere limitati al minimo. se fai il muratore, o il boscaiolo non hai problemi mangiane in quantità, tanto smaltisci tutto, o quasi.
3 Uso per un periodo di antimicotici naturali e integrazione con protobiotici (vedi dott. Lozio). Attenzione aiutarsi con qualche prugna, kiwi e\o semi di lino perché potrebbero creare stitichezza.
4 Se soffrite di stitichezza, come me, fate un clistere, o idrocolon una volta a settimana, la mattina a digiuno. Poi man mano che migliora la vostra motilità intestinale fatelo solo quando sentite che possa giovarvi. Non ho prove in proposito ma credo che questi batteri patogeni creino stitichezza in modo da poter colonizzare l’ambiente in cui vivono, altrimenti finirebbero dentro lo scarico fognario.
5 No assoluto a vita sedentaria, andate in palestra. Che la dieta funzionasse ho avuto un’altra conferma con i pesi che riesco a sollevare adesso in palestra. Neanche a 20 anni avevo tutta questa forza. Fate esercizi fisici da fare in casa tipo flessioni, addominali etc.. comprate una kettelbell e utilizzatela 5-10 minuti prima di ogni pasto, fate flessione, andate a correre, fate la corda in garage, una sana passeggiata dopo i pasti, non siamo nati per stare fermi.
Spero di essere d’aiuto a tante persone e che non passino quello che ho passato io, un abbraccio a tutti voi e grazie infinite Dott.Mozzi.
Gianfranco
Invia la tua testimonianza
Se anche tu hai ottenuto risultati seguendo la dieta del dott. Mozzi, pubblicando la tua storia hai la possibilità di aiutare chi, come te, combatte ogni giorno con problemi salute più o meno gravi.
Gianfranco si è esposto in prima persona, raccontandoci dei suoi problemi di come sia riuscito a risolverli tutti semplicemente cambiando dieta. Sono sicuro che sarà un esempio da seguire per molte persone.
Anche tu puoi fare lo stesso e aiutare centinaia, se non migliaia di persone con problemi simili ai tuoi, a trovare una soluzione ai loro problemi.
Per questo ti chiedo…