E’ la miglior fonte vegetale di omega 3, combatte la stitichezza, contribuisce alla salute e alla pulizia del colon e riduce il colesterolo cattivo. Ma queste sono solo alcune delle proprietà dei semi di lino. Scopriamole insieme.
Proprietà dei semi di Lino
I semi di lino sono dei piccoli semi oleosi, ricavati dalla pianta del lino comune (Linum usitatissimum), pianta coltivata fin dall’antichità per il suo importante apporto di fibra tessile.
Questi semi sono molto preziosi per la nostra salute, soprattutto per la ricchezza di fibre e di acidi grassi essenziali omega 3, nutrienti indispensabili per la salute del nostro organismo, per tutta una serie di ragioni che scoprirai tra poco.
Prima però, vediamo nello specifico quali sono i valori nutrizionali dei semi di lino.
Valori nutrizionali per 100 g di semi di lino:
Calorie | kcal. | 530 |
Acqua | % | 6,95 |
Proteine | % | 18.27 |
Zuccheri | % | 1.53 |
*Grassi | % | 42.17 |
Fibre | % | 27,40 |
Ceneri | % | 3,68 |
*42,17g di grassi, di cui:
- 3,65 g grassi saturi
- 7,53 g grassi monoinsaturi
- 28,74 g grassi polinsaturi (22,8 g omega3 – 5,9 g omega6)
I semi di lino contengono inoltre:
- mucillagini;
- vitamine del gruppo B (B1, B2, B3, B4 E B5) e vitamina E;
- sali minerali tra cui calcio, fosforo, magnesio, potassio, ferro e zinco;
Benefici dei semi di lino
Questi sono i principali benefici del consumo di semi di lino:
- Combattono la stitichezza
I semi di lino rappresentano un rimedio naturale perfetto contro la stitichezza. Questo grazie alla presenza di mucillagini, delle sostanze che, a contatto con l’acqua, formano una pasta viscosa capace di ammorbidire le feci, facilitando il transito intestinale. - Facilitano l’eliminazione delle tossine
Le fibre solubili, contenute nei semi di lino, hanno la proprietà di trattenere le tossine presenti nell’organismo e di espellerle con le feci molto prima che vengano assorbite dall’intestino. - Favoriscono l’equilibrio del microbioma intestinale
Per raggiungere e mantenere un buon equilibrio del microbioma intestinale, è importante che la nostra dieta sia ricca di fibre. In tal senso i semi di lino rappresentano un ottimo alimento, capace di “sfamare” i nostri batteri, contribuendo alla loro sopravvivenza a scapito dei batteri patogeni. - Riducono il colesterolo cattivo
Grazie alla presenza di fibre e di acidi grassi omega 3 ed omega 6, i semi di lino contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo cattivo (LDL e VLDL), favorendo al contempo un aumento del colesterolo cosidetto “buono”, cioè l’HDL. Inoltre le fibre idrosolubili rallentano l’assorbimento del glucosio, scongiurando pericolosi picchi glicemici quando si consumano zuccheri, o altri carboidrati.
L’importanza degli Omega 3
Un capitolo a parte va dedicato ai benefici dovuti all’elevato contenuto di Omega 3 (acido alfa linolenico), acidi grassi detti “essenziali”, in quanto l’organismo non è in grado di produrli autonomamente, ma ha bisogno di introdurli attraverso gli alimenti.
Ma perché gli Omega 3 sono così importanti ??
Si parla spesso degli omega 3 come di grassi buoni, molto importanti per mantenerci in salute.
Li troviamo soprattutto nel pesce (in particolare il pesce azzurro), nella carne di animali allevati al pascolo e in alcuni cibi di origine vegetale, come appunto i semi e l’olio di lino, le noci, i semi di canapa, alcune alghe, l’avocado e nella la portulaca oleracea un’erba infestante mangereccia tipica del bacino Mediterraneo.
Il consumo di cibi ricchi di acidi grassi Omega 3 può apportare diversi benefici al nostro corpo:
- Gli omega 3 sono amici del cuore
Gli omega 3 allungano la vita e sono d’aiuto da questo punto di vista soprattutto per gli anziani. Infatti ci aiutano a ridurre il rischio di mortalità. I risultati ottenuti dai ricercatori supportano l’importanza di adeguati livelli di omega 3 nel sangue per la salute cardiovascolare e suggeriscono che a lungo andare questi benefici potrebbero effettivamente estendere gli anni di vita residua. Da studi recenti si è visto infatti che assumere queste preziose sostanze, può ridurre la mortalità del 27% e la mortalità legata alle malattie cardiache di oltre un terzo (35%). - Combattono la depressione
Uno studio condotto in Australia presso il Menzies Institute e pubblicato sull’American Journal of Epidemiology ha monitorato oltre 1.300 persone tra i 26 e i 36 anni, confermando i benefici degli omega 3 per prevenire e contrastare la depressione, con particolare riferimento alle donne. Quello che interessava i ricercatori era vedere il quantitativo di pesce consumato dai partecipanti e capire quale associazione ci fosse con la comparsa o meno della depressione. Si è notato così che chi mangiava pesce (alimento ricco di Omega 3) almeno 2 volte a settimana e in generale seguiva una dieta sana vedeva ridursi del 25% il rischio depressione. Altri studi precedenti avevano dimostrato come un aiuto valido per la depressione potessero essere proprio gli omega 3 e gli omega 6 dato che contribuiscono a produrre serotonina, il cosiddetto ormone del buonumore. Non è un caso se il dottor Mozzi consiglia spesso di aumentare l’apporto di pesce a chi soffre di depressione. - Per la salute del sistema nervoso
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’Università di Uppsala, gli acidi grassi omega 3 ed omega 6 sono fondamentali per il corretto funzionamento del cervello e del sistema nervoso e sono da considerare tra le sostanze chiave che hanno portato allo sviluppo dell’intelligenza umana. Il sistema nervoso umano e il cervello contengono grandi quantità di acidi grassi polinsaturi, e questi sono essenziali per il suo sviluppo e il suo funzionamento. In particolare, gli esperti hanno studiato i geni dei due enzimi chiave, necessari alla produzione di Omega-3 e Omega-6, gli acidi grassi degli oli vegetali. Analizzandoli, hanno scoperto che gli esseri umani sono gli unici ad avere variante genetica che porta ad un aumento della loro produzione. Allo stesso modo, neanche gli uomini di Neanderthal o di Denisovans, altre specie estinte di ominidi, hanno questa variante genetica. Sembra infatti che tale modifica si sia verificata circa 300 mila anni fa nella linea evolutiva che ha avuto come risultato l’uomo moderno. Questo adattamento genetico che ha portato ad una più efficiente produzione di Omega-3 ed Omega-6 dagli oli vegetali è stato probabilmente un fattore importante per la sopravvivenza umana in ambienti con accesso limitato agli acidi grassi. - Per la salute del colon
Uno studio condotto dall’Issfal ha evidenziato che gli acidi grassi omega 3 hanno effetti positivi sia contro un disturbo gastrointestinale molto diffuso come la colite, sia contro malattie più rare come il morbo di Crohn. I ricercatori hanno notato come un giusto apporto quotidiano nella dieta di Omega 3 contribuisce alla buona salute della flora batterica intestinale e in particolare di quei batteri che hanno potere antinfiammatorio e dunque aiutano in caso di problemi come appunto la colite. - Per la prevenzione del tumore al Seno
Secondo uno studio condotto di recente in Canada, introdurre in modo mirato gli omega 3 nella nostra alimentazione potrebbe essere utile nella prevenzione del tumore al seno e nel rallentamento dello sviluppo della malattia. In particolare, la presenza di acidi grassi omega 3 nell’organismo può contribuire a rallentare la crescita del tumore al 30%, ridurre le dimensioni del tumore stesso, oltre che a rendere inferiore il rischio che una simile patologia possa presentarsi. - Per la prevenzione del diabete di tipo 2
Secondo uno studio condotto in Finlandia, maggiore è il quantitativo di omega 3 presente nell’organismo, minori sono le probabilità di ritrovarsi affetti da diabete di tipo 2. Per prevenire il diabete di tipo 2 i ricercatori consigliano a tutti di consumare pesce ricco in omega 3 almeno un paio di volte a settimana (o sostituirlo con i corrispettivi vegetali, come i semi di lino), seguire in generale una sana alimentazione e fare regolare attività fisica. La ricerca, pubblicata su Diabetes Care, ha preso in esame per 19 anni le concentrazioni di acidi grassi Omega 3 nel sangue di oltre 2.000 uomini fra i 42 e i 60 anni. Nel corso del tempo 422 partecipanti si sono ammalati di diabete di tipo 2 e quello che è subito balzato agli occhi dei ricercatori è che si trattava proprio di coloro che avevano minori concentrazioni di acidi grassi essenziali nel sangue. - Per la cura dell’emicrania
Le proprietà anti-infiammatorie degli Omega 3 si sono rivelante molto utili per combattere l’emicrania cronica. - Per la salute dei capelli
I capelli hanno bisogno di grassi sani per mantenere la loro lucentezza naturale. Perciò è un ottima idea aggiungiamo cibi ricchi di omega 3 nella nostra dieta, a partire pesce, da noci, semi di lino e olio di lino. - Migliorano la salute sessuale
Secondo alcuni ricercatori, i cibi ricchi di omega 3 contribuiscono a migliorare le funzioni sessuali sia maschili che femminili, garantendo una migliore risposta erettile e un miglior afflusso di sangue ai genitali femminili.
Semi di lino e gruppi sanguigni
Nel libro del dottor Mozzi, i semi di lino non vengono menzionati.
Nel libro “L’alimentazione su Misura” l’opera di peter D’Adamo, il naturopata che per primo ha scoperto la relazione tra cibo e gruppi sanguigni, i semi di lino vengono considerati come alimenti benefici per il gruppo sanguigno 0 ed A, neutri per i gruppi B ed AB.
Come assumere i semi di lino?
I semi di lino hanno un alto contenuto di lignina e di altri composti tipici della cellula vegetale, pertanto può succedere che transitano nell’intestino evitandone l’assorbimento.
Poiché l’organismo umano non ha gli enzimi ecessari a digerire questi composti, prima di mangiare i semi di lino è necessario tritarli.
Come fare?
In commercio si vendono dei macinasemi, li trovi nei negozi di casalinghi o nei centri commerciali, oppure su internet. Non hanno un costo elevato, i prezzi si aggirano intorno i 20 e i 30 €. In alternativa è possibile macinare i semi di lino, utilizzando il classico macinino da caffè, o da pepe.
Sminuzzatore di semi di papavero e lino
Produttore: Westmark
Prezzo: 25,90 €
I semi di lino in cucina
Il modo più semplice per mangiare i semi di lino è tritarne una manciata e aggiungerli dove più ci aggrada: insalate, frutta, latte di mandorle, yogurt di soia, zuppe, ecc..
È importante sapere che per mantenere al meglio le proprietà nutrizionali dei semi di lino, questi vanno conservati in luogo fresco e asciutto in contenitori chiusi ermeticamente, al riparo dalla luce e da fonti dirette di calore. Il motivo è che tendono ad irrancidire molto facilmente, specialmente con il caldo. Una volta macinati, possono essere conservati in frigorifero, preferibilmente in un vasetto di vetro, per massimo 24 ore.
Lo stesso dicasi per l’olio di lino, del quale è meglio acquistare boccettine molto piccole (100-150 ml) da conservare in frigo e consumare entro pochi giorni, onde appunto evitare che vada a male.
Rimedio della nonna contro la stitichezza
Come abbiamo già detto, i semi di lino rappresentano un alleato prezioso contro la stitichezza. Per le stipsi più ostinate si può utilizzare questo vecchio “rimedio della nonna“, che prevede un particolare uso di questi semi.
Si pratica in questo modo:
- Lascia riposare per una notte un cucchiaio di semi di lino in mezzo bicchiere d’acqua;
- Il mattino seguente, a stomaco vuoto, bevi l’acqua e i semi (tutti);
- Lascia agire mezz’ora prima di fare colazione.
Si tratta di un sistema dolce per facilitare il transito intestinale e sfiammare la mucosa di intestino e colon.
Per un’azione ancora più efficace volendo si può aggiungere all’acqua ed ai semi di lino, anche 1-2 prugne secche.
Rimedio per la cura dei capelli
I semi di lino possono essere utilizzati anche per migliorare la salute del cuoio capelluto.
In questo caso si utilizza il gel di semi di lino, ottenuto facendo bollire 30 g di semi di lino, in 200 ml d’ acqua, per circa 5 minuti. Si lasciano poi riposare fino a che non si viene a creare un vero e proprio gel. A questo punto basta filtrare e conservare il gel in un barattolino di vetro.
Dato che si tratta di un prodotto naturale, va utilizzato nel giro di una settimana.
Dove comprare i semi di lino
Trovi i semi di lino in qualsiasi negozio biologico, nella maggior parte dei supermercati e anche su internet.
Dato che si tratta di un rimedio naturale spesso consigliato in caso di stitichezza è facile trovare i semi di lino anche in erboristeria e nelle farmacie ben fornite.
Controindicazioni
I semi di lino, come la maggior parte dei semi oleosi, vengono spesso sconsigliati in caso di colite e diverticolite.
In realtà, come ci ha spesso spiegato il dottor Mozzi, queste patologie infiammatorie sono causate da ben altri alimenti e in particolare dal latte e dai suoi derivati (burro, formaggio, yogurt, gelati, dolci cremosi, ecc.) e dai prodotti ricchi di glutine, come il frumento.
I semi di lino andrebbero comunque evitati nella fase acuta della malattia, per poi essere reintroditti una volta che il disturbo è stato curato con la giusta alimentazione.
Vedi anche: come curare la colite con la dieta.
Articolo redatto dalla dott.ssa Federica Clementi
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