Il dottor Peter D’Adamo, noto ricercatore e docente nell’ambito della medicina naturopatica, è fondatore e direttore del Journal of Naturopathic Medicine. Con Catherine Whitney scrisse il libro L’alimentazione su Misura , Sperling & Kupfer Editori, Milano (1997), riguardante appunto la dieta rapportata al nostro gruppo sanguigno.
La scoperta dell’emodieta (anche conosciuta come dieta del gruppo sanguigno) ha però origine più lontane, ovvero nel 1957 con il padre di Peter, ovvero il dottor James D’Adamo, anche lui naturopata. Egli notò che alcune persone, pur seguendo una dieta scrupolosamente vegetariana e povera di grassi, non solo non riuscivano a trarne benefici, ma sembravano addirittura peggiorare. Dunque non sempre i cibi che generalmente venivano classificati come “salutari”, potevano andare bene per tutti.
Il dottore giunse alla conclusione che doveva per forza esistere un qualcosa che rendeva un cibo “buono o cattivo” per una persona, indipendentemente dai fattori dietetici conosciuti.
Durante un prolungato lavoro di ricerca il dottor D’Adamo scoprì che ogni alimento ha delle caratteristiche proprie che può renderlo più o meno “amico” dei vari gruppi sanguigni.
In sintesi il sistema immunitario di una persona è in grado di reagire ad un dato cibo con la stessa intensità con cui combatterebbe un microbo invasore, o del sangue non compatibile.
Dopo aver valutato la reazione ai vari alimenti di molti pazienti, egli notò che l’organismo dei soggetti con gruppo sanguigno di tipo A reagisce male alle diete ricche di proteine di carne e latte ed accettano più di buon grado le proteine di origine vegetale (soia, legumi, ecc.).
In tali pazienti il latte e i latticini tendono ad aumentare la produzione di muco nelle vie respiratorie e nei seni paranasali. Per loro lo sforzo fisico non è molto gradito, preferisco attività leggere come lo yoga.
Al contrario, i pazienti con gruppo sanguigno di tipo 0 si trovano più che bene con una dieta ricca di carne e si sentono rinvigoriti dalle attività fisiche intense.
A fronte delle sue scoperte il dr. James D’Adamo pubblicò nel 1980 il volume One Man’s Food, che costituì il punto di partenza per le recenti ricerche di suo figlio il dottor Peter D’Adamo. Peter arrivò alla conclusione che rispetto ad ogni gruppo sanguigno, gli stessi alimenti e bevande possono dimostrarsi:
- benefici: se agiscono come medicine valide per la salute;
- neutrali: se agiscono come alimenti;
- da evitare: se agiscono come sostanze tossiche.
Antigene e sistema immunitario
La natura ci ha dotato di un sistema immunitario molto sofisticato, che riesce a riconoscere e combattere l’ingresso di agenti estranei, nocivi per il nostro organismo.
Questo meccanismo si basa su sostanze chimiche chiamate antigeni, ovvero una specie di antenne che sporgono sulla superficie delle cellule, formati a loro volta da uno stelo di supporto composto da molecole di zucchero il fucosio e da un’estremità che funge da ricevente-trasmittente.
Tutte le forme di vita ne sono in possesso e rappresentano anche delle vere impronte biologiche, risalenti al genotipo cioè ai ceppi di origine.
La loro sensibilità è tale da garantire un efficiente e vigile sistema d’allarme. Quando le nostre difese immunitarie entrano in contatto con un antigene estraneo per esempio un germe batterico, prima di scatenare la difesa (attraverso la produzione di anticorpi o il richiamo dei linfociti T) si consultano con l’antigene presente sui globuli rossi.
Nella storia della medicina si evidenziarono due principali antigeni sulle membrane dei globuli rossi del sangue: l’antigene A e l’antigene B.
Il gruppo A possiede l’antigene A; il gruppo B possiede l’antigene B; il gruppo AB possiede ambedue gli antigeni; il gruppo 0 (assenza di antigene) possiede soltanto lo stelo o catena di fucosio.
L’evoluzione dell’uomo e dei gruppi sanguigni
Analizzando, inoltre, l’evoluzione dell’uomo si è andato chiarendo in questi ultimi anni che i nostri antenati avevano programmi biologici identici ma che nel tempo si sono gradatamente adattati alle diverse condizioni ambientali in cui i grandi gruppi umani trovavano la loro sistemazione.
Gruppo sanguigno 0
Il gruppo sanguigno zero è il più antico, quello dei nostri antenati cacciatori. Le proteine della carne gli fornivano tutta l’energia di cui aveva bisogno. Possiede un sistema immunitario forte e reattivo. Qui trovi la dieta del gruppo sanguigno 0.
Gruppo sanguigno A
Il grupo sanguigno A appartiene al momento in cui si verificarono gli stanziamenti nell’agricoltura e nell’addomesticamento degli animali. Nasce l’agricoltore. L’alimentazione con i cereali e lo stile di vita in strutture abitative associate (uomini molto a contatto fra loro) provocò modificazioni a carico del sistema immunitario, con un suo potenziamento nei confronti di nuovi agenti estranei. Comparve l’antigene A. Qui trovi la dieta del gruppo sanguigno A.
Gruppo sanguigno B
Il gruppo sanguigno B si ebbe nei primi stanziamenti sulle zone fredde e montagnose del Pakistan e dell’India, per sfuggire al clima torrido delle savane. Nasce il nomade, il bellicoso, il pastore con l’alimentazione che privilegia gli ovini e i prodotti del latte. Compare l’antigene B, caratteristicamente più raro nell’occidente europeo. Qui trovi la dieta del gruppo sanguigno B.
Gruppo sanguigno AB
Il gruppo sanguigno AB è il più recente e il più raro ma anche il più equilibrato. Eredita la tolleranza di entrambi i tipi A e B e si è quindi specializzato nella produzione di anticorpi (ad esempio il tipo AB può ricevere sangue da tutti ma può donarlo solo al tipo AB, altrimenti distruggerebbe tutti i globuli rossi dell’estraneo). Se gli anticorpi prodotti in grande numero gli consentono una difesa migliore contro le infezioni, generano anche una certa difficoltà a riconoscere sostanze estranee in possesso di antigeni A o B. Qui trovi la dieta del gruppo sanguigno AB.
Rapporto tra gli alimenti e il gruppo sanguigno
Tra sangue e cibo si verifica una reazione chimica che fa parte del nostro patrimonio genetico. Si è scoperto che il sistema digestivo e quello immunitario (ad esso strettamente connesso) conservano una predilezione per i cibi consumati dagli antenati di gruppo sanguigno simile al nostro.
E non solo a livello del tubo digerente per l’assorbimento e il trasporto attraverso l’apparato vascolare ma anche al semplice contatto della mucosa orale e gastro-esofagea, ricche di enzimi e di antigeni di superficie.
Secondo studi recenti, particolari proteine denominate lectine, sono presenti negli alimenti, sulla mucosa del digerente (compresi i dotti epatici e pancreatici), sui microrganismi saprofiti che presiedono al processo digestivo e sui microrganismi patogeni.
Ad esempio, le lectine di cui sono ricchi i microrganismi hanno la struttura di ventose che consentono loro di ancorarsi sulle mucose. Le lectine che tappezzano i dotti epatici, attraverso i quali la bile si riversa nel duodeno, possiedono una specie di tentacoli atti ad afferrare e bloccare batteri e parassiti.
Le lectine dell’apparato digerente, tuttavia, non sono per tutti della medesima composizione chimica. Esse seguiranno le caratteristiche che le apparentano agli antigeni A o B, presenti sulla membrana degli elementi figurati del sangue, in particolare dei globuli rossi. (Nel gruppo 0 sono quindi assenti sia gli antigeni che le lectine ad essi simili).
Ognuno di noi, quindi, sulla mucosa del tubo digerente sarà in possesso di lectine secondo il gruppo sanguigno a cui appartiene.
Quando ingeriamo un alimento contenente lectine incompatibili col nostro gruppo sanguigno (e quindi con quelle dell’apparato digerente) esse si sistemano in un organo (rene, fegato, stomaco, sistema nervoso centrale etc) e iniziano ad agglutinare globuli rossi in quell’area.
Il latte, ad esempio, possiede lectine simili all’antigene B: se una persona di tipo A ne ingerisce, il suo sistema immunitario metterà subito in moto i meccanismi di difesa nel tentativo di eliminare l’intruso.
Per fortuna la maggior parte delle lectine presenti nei cibi non è così pericolosa, sebbene possa causare una lunga sequela di problemi. Il 95% delle lectine alimentari viene allontanato senza problemi dall’organismo; il restante 5% però riesce a raggiungere il sangue innescando una serie di reazioni, fino alla distruzione dei globuli rossi.
Ma le lectine possono danneggiare le pareti dell’apparato digerente, scatenando una violenta infiammazione delle mucose che provoca disturbi simili a quelli di un’allergia alimentare, senza raggiungerne l’intensità. Si verifica quindi meteorismo, diarrea, stipsi, nausea, cefalea, vomito, ritenzione della quota liquida fino a una lenta eziologia neoplastica o cancerogena.
Conclusioni del dr Peter D’Adamo
In definitiva, per migliorare il tuo stato di salute, o semplicemente prevenire malattie future, il dr. Peter D’Adamo non può che consigliarti vivamente di seguire la dieta associata al tuo gruppo del sangue, promettendo che noterai dei miglioramenti già dopo due settimane.
Nel suo libro, “L’alimentazion su misura” il dottore dichiara che questo esiguo lasso di tempo è stato sufficiente alla maggior parte dei suoi pazienti per raggiungere i primi risultati apprezzabili: aumento della vitalità, perdita di peso, riduzione dei problemi digestivi e miglioramento di disturbi cronici come l’asma, il mal di testa e i bruciori di stomaco.
Libri di Peter D’Adamo
L’alimentazione su misura è il primo libro di Peter D’Adamo. La lettura è certamente meno semplice rispetto al libro del Dott. Mozzi, ma spiega più nel dettaglio alcuni aspetti che il medico italiano ha volutamente tralasciato. Ad esempio la storia e le origini dei diversi gruppi sanguigni, la spiegazione tecnico-scientifica del perché alcuni alimenti risultano nocivi per determinati gruppi sanguigni, mentre per altri no. Infine l’autore fornisce utili consigli sulla gestione dello stress e sulla scelta degli integratori e dei rimedi naturali.
In questo secondo libro il Dott. Peter D’Adamo fornisce ulteriori utili informazioni sul rapporto tra alimentazione e gruppi sanguigni. L’autore ci svela che esiste un ulteriore livello di classificazione del gruppo sanguigno, ovvero tra chi è portatore di antigeni nelle secrezioni e chi non lo è. Una distizione che sembra incidere in maniera abbastanza rilevante anche sul rapporto con il cibo e sulla predisposizione a determinate patologie. Nel volume troverai anche ulteriori consigli per perdere peso, sugli esercizi fisici più efficaci, sulla gestione dei bambini e dei ragazzi e sui rimedi naturali più efficaci che l’autore ha avuto modo di testare in molti anni di medicina pratica.
La vera dieta dei gruppi sanguigni
Autore: Dr. Peter D’Adamo
Come scegliere gli alimenti per raggiungere il peso ideale, vivere sani e più a lunga. Quali cibi, spezie bevande e condimeti ti aiutano a perdere peso? Quali vitamine e integratori prendere e quali evitare? Quali esercizi fisici migliorano il tuo stato di salute?
Per maggiori info sul dott. D’Adamo: http://www.dadamo.com/