La lenticchia (“Ervum lens“) è una pianta annuale erbacea e leguminosa della famiglia delle Fabaceae. E’ una pianta antichissima, originaria della mezzaluna fertile del medio-Oriente (l’antica Babilonia), ovvero l’attuale Siria ed Iraq del nord. E’ stato uno dei primissimi legumi ad essere coltivato e consumato con l’avvento dell’agricoltura (si stima che l’avvento della lenticchia sia intorno all’anno 7.000 a.C.) e successivamente la sua coltivazione si è espansa praticamente in tutto il mondo.
Oggi giorno si coltivano a lenticchia nel mondo 3,2 milioni di ettari di terreno, con una produzione di 3 milioni di tonnellate, corrispondente a una resa media di 900 Kg/ha. L’Italia è un modesto produttore di lenticchie, con meno di mille ettari coltivati.
La parte commestibile della pianta sono i semi contenuti all’interno di bacelli, solitamente ogni bacello contiene 2 granelli di lenticchie. I semi sono di diversa dimensione e colore a seconda della varietà, ma tutti si presentano rotondi e schiacciati, di forma lenticolare , tant’è che nel XVII secolo, per la sua forma la lenticchia diede il proprio nome latino a quel pezzo di vetro a due facce convesse che oggi si chiama lente.
Come detto esistono diverse varietà e vengono distinte per il colore, ma anche per l’origine.
In Italia sono famose le qualità provenienti da Castelluccio di Norcia, Colfiorito, Altamura, Ustica, Villalba, Mormanno, S. Stefano di Sessanio, Onano, ecc.
Se vi piace provare anche sapori stranieri, sono famose le lenticchie rosse, conosciute anche come “lenticchie egiziane”, per la chiara origine mediorientale, oppure le lenticchie dell’Armuña, una varietà spagnola, apprezzata anche sulle nostre tavole per il sapore particolare e la consistenza molto tenera.
Breve storia delle Lenticchie
Le lenticchie sono state il cibo cardine delle classi medie e povere ai tempi dei Greci e dei Romani. Venivano infatti chiamate “la carne dei poveri“, in quanto chi non poteva permettersi la carne (alimento di lusso) era solito consumare lenticchie, un alimento assai nutriente, ma di basso costo e facile reperibilità.
Ai Romani dobbiamo la ormai consolidata pratica di mangiare un piatto di lenticchie a capodanno, come buon auspicio per il futuro anno. Ciò è dovuto all’antica usanza di regalare, a fine anno, una scarsella (la tipica borsa per conservare monete e dobloni) colma di lenticchie. L’augurio era che ciascun chicco si trasformasse in un doblone, rendendo così ricco e fortunato il destinatario del dono.
Oltre a Greci e Romani ne andavano ghiotti anche gli Egiziani, dalla cui testimonianza si evince che erano soliti mangiare anche del pane fatto con la farina di lenticchie rosse.
Nell’antica tradizione Ebrea le lenticchie vengono invece collegate alla morte. Il motivo si trova nella Bibbia, dove viene raccontata la storia di Esaù, che vendette al fratello Giacobbe il diritto di primogenitura in cambio di un fumante piatto di lenticchie, cedendo al fratello ogni diritto sulle proprietà del padre, che comprendeva persino la “Terra Promessa”. (cfr. Genesi 25,29-34). Da allora l’antica tradizione ebraica impone che gli Ebrei mangino lenticchie quando sono in lutto, in ricordo di Esaù che svendette quanto aveva di più prezioso.
Durate il periodo del Medioevo i ceti più abbienti, i nobili ricchi relegarono il consumo di lenticchie alla mensa dei poveri, servite e mangiate quasi esclusivamente nei conventi e fra la gente umile, ma dotta, che diede alla lenticchia il ruolo che meritava: buona, nutriente ed economica.
Proprietà delle lenticchie
Come avrete già capito dalla “storia delle lenticchie” esse venivano considerate un buon sostituto della carne, proprio perché oltre ad essere molto nutrienti (100 g di lenticchie equivalgono a circa 300 kcal) hanno un ottimo apporto proteico.
Calorie | kcal. | 300 |
Acqua | % | 11 |
Proteine | % | 23 |
Carboidrati | % | 51 |
Grassi | % | 1 |
Fibre | % | 14 |
L’alto contenuto di fibre (emicellulosa, pectina, cellulosa e lignina) molto importanti ed utili per il funzionamento dell’apparato intestinale.
Le lenticchie sono una miniera di ferro (il contenuto è addirittura superiore a quello della carne) e per questo motivo ne viene consigliato il consumo per combattere i problemi di anemia. Sono inoltre presenti sali minerali quali: calcio, fosforo, magnesio e potassio.
Tra le vitamine troviamo la vitamina PP (vitamina B3), importante per equilibrare il metabolismo energetico e ridurre i trigliceridi nel sangue, e la tiamina (vitamina B1) che favorisce la memoria e la concentrazione.
Infine le lenticchie sono molto importanti anche per l’apporto di isoflavoni (potenti antiossidanti).
Lenticchie e gruppi sanguigni
Le lenticchie, nel libro della dieta del gruppo sanguigno del dottor Piero Mozzi, sono considerate benefiche per il gruppo sanguigno A e per il gruppo sanguigno AB, mentre sono considerate nocive (e quindi da evitare) per il gruppo 0 e il gruppo B.
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x* | x** |
* lenticchie verdi
** lenticchie comuni e lenticchie rosse
La pasta di lenticchie
Le lenticchie sono un ottimo sostituto della pasta, ma per gli irriducibili “pastaroli” ecco una novità sponsorizzata dallo stesso dottor Mozzi: la pasta di lenticchie!
In questo caso parliamo di fusilli fatti interamente con farina di lenttichie verdi, o di lenticchie rosse rigorosamente Bio. L’azienda che produce questi ottimi fusilli è la Fior di Loto. Anche se la confezione non presenta la classica spiga sbarrata (il simbolo che caratterizza tutti i prodotti senza glutine), il prodotto non contiene glutine e per azzerare qualsiasi rischio di contaminazione, basta sciaquare bene i fusilli prima di immergerli in acqua bollente.
Il tempo di cottura di questi speciali fusilli è di di soli 5 minuti!
Fusilli di lenticchie
In Italia l’unico produttore e distributore di pasta fatta interamente con farina di lenticchie è la Fior di Loto, azienda di Orbassano, in provincia di Torino.
Contenuto: 250g
Ingredienti: 100% farina di lenticchie rosse/verdi