La caduta dei capelli è un fenomeno del tutto normale. Ogni giorno possono cadere dai cinquanta ai cento capelli, ma durante i cambi di stagione, la perdita fisiologica può essere anche maggiore. Infatti i capelli hanno un ciclo di vita che va dai 2 ai 7 anni.
Si tratta in parole povere del ciclo vitale del bulbo che prevede che il capello, ormai giunto alla fine di questo ciclo, cada quando sotto è pronto uno nuovo, che sta per spuntare e crescere.
Tuttavia esistono dei fattori che possono andare a minare la salute del capello, fino ad uccidere il bulbo pilifero e bloccare quindi la crescita di nuovi capelli.
Ce ne parla nel capitolo che segue il dottor Francesco Norcini, consulente per il benessere nutrizionale.
La principale causa di calvizie ed alopecia
Ciao sono il dottor Francesco Norcini e oggi vorrei parlarti delle principali cause che stanno dietro alla caduta anomala dei capelli e a problemi correlati, come l’alopecia e le calvizie.
In realtà non si tratta di un grande mistero. E’ risaputo che il problema principale sta nella conversione del testosterone in diidrotestosterone (Dht) ad opera dell’isoenzima 5-alfa reduttasi.
Il diidrotestosterone (Dht) è importante per lo sviluppo della massa muscolare e per la comparsa dello stimolo sessuale, tuttavia un suo eccesso è implicato nell’insorgenza di problemi come l’ipertrofia prostatica, nella formazione di acne, nella caduta di capelli e nell’irsutismo (crescita anomala di peli, in sedi dove normalmente è assente).
Ma perché il Dht agisce in maniera negativa sui bulbi piliferi?
Esistono dei recettori del bulbo pilifero, che quando si legato al Dht iniziano a farlo crescere in maniera eccessiva, causando una riduzione del sistema circolatorio e lo strozzamento del bulbo stesso.
La cellula pilifera in assenza di ossigeno incomincia a soffrire, accumulando metaboliti tossici, come i mediatori dell’infiammazione e radicali liberi. Il risultato è la produzione di capelli sempre più fini, l’aumento della caduta ed infine la morte della cellula che produce il capello.
E’ un problema che interessa in più alta percentuale gli uomini, dato che producono più testosterone rispetto alle donne. Tuttavia anche il gentil sesso è tutt’altro che esente da questo genere di problemi.
Ma esattamente quali sono le cause dell’aumento anomalo di Dht e del testosterone?
Le cause sono principalmente due:
- Eccesso di IGF-1: livelli troppo alti di IGF-1 (fattore di crescita insulino simile), conosciuto anche con il nome di somatomedina, stimola la produzione eccessiva dell’isoenzima 5-alfa reduttasi. Alimenti particolarmente ricchi di IGF-1 sono il latte vaccino e di altri animali e tutti i suoi dervati (formaggi, yogurt, burro, ecc.)
- Diminuzione dell’SHGB, la proteina che trasporta il testosterone e l’aumento del cortisolo: Ogni volta che si supera la quota dei carboidrati interviene l’insulina per abbassare la glicemia che nel frattempo si è alzata, quando l’insulina abbassa la glicemia non la riporta a livelli normali ma più bassi, quindi a quel punto arriva la spinta del cortisolo per riportare la glicemia alla normalità. Cortisolo alto e SHGB bassa, visto che i carboidrati abbassano anche l’SHBG, portano ad una quota di testosterone libero più alta in grado di legarsi all’isoenzima 5 alfa reduttasi e convertirsi in Dht.
Considerando che il cibo gioca un ruolo importante nella caduta dei capelli, sarà fondamentale apportare dei cambiamenti nella propria alimentazione. In particolare consiglio di:
- Eliminare latte e derivati;
- Ridurre il consumo di zuccheri e cereali (specie quelli raffinati).
- Ridurre il consumo di frutta (in quanto ricca di zuccheri).
Con questi accorgimenti dovremmo ridurre la produzione di cortisolo, la formazione dell’isoenzima 5 alfa reduttasi e del testosterone libero, con la conseguenza che il Dht verrà normalizzato.
Video, i consigli del dottor Mozzi
In questa video intervista il dottor Mozzi ci da alcuni utili suggerimenti sull’alimentazione più idonea per contrastare la caduta dei capelli. Come scoprirai i suoi consigli non si dissociano di molto da quelli del dottor Norcini.
Rimedi naturali efficaci
Bisogna essere onesti, una volta che il bulbo pillifero è morto, non cè modo di tornare indietro (se non con un trapianto). Bisogna quindi agire con largo anticipo, in particolare modificando la propria alimentazione, come suggeriscono anche il dottor Francesco Norcini ed il dott. Piero Mozzi.
E’ inoltre possibile far affidamento ad alcuni rimedi fitoterapici, in grado di migliorare la salute del capello. Tra i tanti rimedi questi sono particolarmente efficaci:
1. Epilobio parviflorum (tisana)
L’Epilobio parviflorum è una pianta impiegata in fitoterapia per il trattamento dei disturbi della prostata, come prostatite ed ipertrofia prostatica benigna.
Alcuni dei componenti dell’Epilobio, tra cui i tannini ellagici macrociclici enoteina A e B, sono responsabili proprio dell’inibizione dell’isoenzima 5-alfa-reduttasi, che metabolizza il testosterone in diidrotestosterone (Dht).
Dato che il Dht è il principale responsabile della morte del bulbo pillifero, l’assunzione regolare di Epilobio può favorire un rallentamento se non un blocco totale della caduta dei capelli.
Come si assume?
Due tazze di tisana al giorno, una la mattina e una la sera. Per preparare una tisana basta versare un cucchiaio di foglie e fiori essiccati, in una tazza d’acqua calda, attendere 10 minuti e poi filtrare e bere.
Ci sono controindicazioni?
L’epilobio è considerato un prodotto sicuro, ma è controindicato alle donne in gravidanza e in allattamento. Infine è controindicato in caso di ipersensibilità accertata nei confronti della pianta. E’ un rimedio adatto a tutti i gruppi sanguigni.
Dove acquistare l’epilobio parviflorum?
E’ un prodotto difficilmente reperibile in erboristeria, o in farmacia e i prodotti che troverai sono per lo più di origine estere (spesso dalla Cina). Se cerchi un prodotto italiano e naturale, puoi consultare il sitoweb dell’azienda agricola Erbe di Mauro (www.erbediamuro.it), che coltiva e vende questa erba.
Tisana di Epilobio Parviflorum
Ingredienti: foglie e fiori essiccati di Epilobio parviflorum. Confezione da 100 grammi
VAI AL PRODOTTO2. Equiseto arvense (tisana)
L’equiseto arvense, anche conosciuto come coda cavallina, è una pianta infestante molto comune in tutto il territorio. Si tratta di un importante fonte vegetale di sali minerali, tra cui calcio, potassio, magnesio e soprattutto silicio. In particolare il silicio è un oligoelemento di fondamentale importanza per favorire la crescita e la formazione delle ossa, delle cartilagini, della pelle, delle unghie e anche dei capelli.
Tra i tanti prodotti erboristici, l’equiseto è quello più indicato per rimineralizzare l’intero organismo. Si può usare sia come tisana da bere, sia per risciacquare i capelli subito dopo aver fatto lo Shampoo.
Per quanto riguarda il metodo di preparazione della tisana, è lo stesso dell’Epilobio: un cucchiaino da caffè di equiseto per una tazza d’acqua calda, 10 minuti di infusione e poi filtrare e bere. Da 2 a 3 tazze al giorno
Ci sono controindicazioni?
L’equiseto è controindicata in gravidanza e durante l’assunzione di medicinali per la pressione, inoltre può interagire con i diuretici e non va somministrato in caso di insufficienza renale. Va bene per tutti i gruppi sanguigni.
Dove acquistare l’equiseto arvense?
L’equiseto è reperibile in erboristeria. Anche in questo caso, se vuoi la sicurezza di un prodotto 100% naturale ed italiano, puoi ordinare la tisana di equiseto online dal sitoweb www.erbedimauro.it.
Tisana di Equiseto arvense
Ingredienti: foglie essiccate di Equiseto arvense. Confezione da: 50 grammi
VAI AL PRODOTTO3. Oleolito di Rosmarino (per uso esterno)
Infine vediamo un rimedio naturale stupendo da applicare direttamente sul cuoio capelluto. Parliamo dell’oleolito di rosmarino, un prodotto naturale ottenuto da semplice macerazione in olio vegetale dei rametti di rosmarino freschi.
L’oleolito di rosmarino ha molti utilizzi. Si usa sulla cute, per stimolare il microcircolo, mentre applicato sul cuoio capelluto aiuta a ridurre i pruriti, bilancia la produzione di sebo, contrasta la forfora e rallenta la caduta dei capelli.
Come si usa?
Dopo aver lavato i capelli, versa l’oleolito al rosmarino direttamente sul cuoio capelultto e inizia a massaggiare facendo dei piccoli movimenti circolari che aiuteranno anche ad attivare il microcircolo e stimolare il follicolo pilifero. Lascia in posa 10 minuti poi risciacqua con il tuo shampoo abituale.
Dove acquistare l’oleolito di rosmarino?
L’oleolito di rosmarino è acquistabile in erboristeria. In alternativa puoi ordinarlo su internet, sempre dall’azienda agricola Erbe di Mauro (www.erbedimauro.it), che lo produce in loco attingendo dall propria coltivazione di piante di rosmarino, coltivate nelle campagne di Fermo, nelle Marche.
Oleolito di Rosmarino
Ingredienti: olio di girasole e rosmarino. Confezione con contagocce da 50ml
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