L’iperico è da secoli considerta l’erba “scaccia diavoli“, proprio ad indicare la sua naturale proprietà antidepressiva e oggi gli ultimi studi effettuati non hanno fatto altro che confermare le straordinarie proprietà di questa pianta. (vedi Pumbed)
In Germania – dove l’uso dei rimedi naturali è la prassi – l’iperico rappresenta il rimedio naturale maggiormente prescritto per trattare forme depressive leggere, o di media entità. L’impiego dell’iperico al posto degli psicofarmaci, è giustificato dalla sua efficacia, equivalente a quella degli antidepressivi di sintesi, con il vantaggio dell’assenza di effetti collaterali.
Descrizione della pianta
L’iperico (Hypericum perforatum), conosciuto anche come “Erba di San Giovanni“, è una pianta erbacea perenne sempreverde della famiglia delle Hypericaceae, molto comune in Europa, in Africa e nel nord America. Predilige ambienti miti, ma resiste bene anche alle basse temperature. Cresce spontaneo dalla pianura alla montagna, principalmente nei campi incolti, nei boschi radi e luminosi e lungo i marciapiedi delle strade.
L’iperico si presenta come una pianta glabra, alta circa 40-50 cm, con fusto eretto dotato di due linee in rilievo lungo tutto il gambo.
E’ facilmente riconoscibile, anche quando non è nel suo periodo di fioritura, dalle foglie che, in controluce, sembrano bucherellate. In realtà sono dei puntini traslucidi che, visti così, danno l’idea che le foglie siano perforate.
In fine è riconoscibile anche dai fiori: basta strofinarli sulla pelle e vi lasceranno una strisciolina di colore rosso scuro. Infatti i fiori a cinque petali, di un bel color giallo intenso , contengono in realtà due pigmenti: uno giallo e uno rosso. Quest’ultimo è chiamato ipericina ed è presente nei piccoli peli glandulosi di cui sono cosparsi sepali e petali.
Proprietà dell’iperico
L’uso dell’iperico come erba officinale ha una storia millenaria. Ci sono numerosissime tracce storiche che dimostrano come questa pianta veniva già utilizzata nel periodo greco-romano, in particolare da Dioscoride, Ippocrate e Plinio il vecchio.
Antidepressivo naturale
È curioso come anticamente, tra le tante virtù che gli venivano attribuite, vi era anche quella di “scaccia diavoli”. Alcuni autori vedono in questo antico appellativo i primi avvertimenti di quella che poi è diventata l’attività maggiore e più riconosciuta dell’Iperico, ovvero quella di antidepressivo.
La droga dell’iperico è rappresentata dalle sommità fiorite, dove i principi attivi sono più presenti. Le proprietà terapeutiche sono dovute al fitocomplesso composto dai flavonoidi: ipericina, rutina, quercetina e iperoside. Tutte sostanze con forte azione antidepressiva e sedativa, che possiamo ottenere dall’estratto secco e dalla tintura madre.
L’ipericina, in special modo, inibisce i due enzimi imputati dell’interruzione dei vari mediatori del sistema nervoso centrale, aumentando di fatto la secrezione notturna di melatonina, favorendo il sonno. L’ipericina è anche in grado d’incrementare i livelli serici di serotonina, allo stesso modo di alcuni farmaci antidepressivi, riequilibrando così il tono dell’umore.
L´estratto di iperico limita anche il riassorbimento di altri due neuro recettori: la noradrenalina e la dopamina. Questi due neuro-recettori hanno infatti un ruolo molto importante nella depressione, negli sbalzi di umore durante il periodo menopausa, nella depressione stagionale e nei periodi di esaurimento nervoso.
Oltre che come regolatore dell’umore, l’iperico è da sempre conosciuto come cicatrizzate, antibatterico e antivirale. Infatti nella medicina popolare, l’erba di S.Giovanni è da sempre utilizzata per il medicamento delle ferite e nei disturbi renali e polmonari.
Tisana e tintura madre di Iperico
Per godere a pieno delle proprietà antidepressive dell’Iperico, si può acquistare la tisana (da preparare con l’acqua calda, come un comune tè), oppure la tintura madre.
Entrambe i prodotti sono reperibili in erboristeria e in farmacia. La tisana è venduta anche da alcuni negozio Bio. Inoltre alcuni produttori agricoli, sfruttando la potenzialità di internet, stanno iniziando a vendere i propri prodotti direttamente al consumatore finale. Dalla terra alla tavola, questo è il concetto base di tale iniziativa, così che il cliente possa finalmente acquistare un prodotto fresco, naturale e realmente biologico.
Una di queste aziende è l’Azienda Agricola di Mauro Vallesi, che coltiva i propri prodotti biologicamente, tra le colline marchigiane, tra Fermo e Monte San Giusto, lontano da zone inquinate e senza l’uso di diserbanti, pesticidi, o concimi chimici.
L’azienda usa internet per vendere i propri prodotti in tutta Italia e anche in Europa. Puoi acquistare la tisana di iperico qui:
Tisana di Iperico
Contenuto: 100 g;
Produttore: Azienda Agricola di Mauro Vallesi;
Ingredienti: Iperico sommità fiorite essiccate.
Uso esterno
Oltre che nelle tinture madri ed estratti secchi, l’iperico viene utilizzato sotto forma di oleolito. L’olio di iperico, ottenuto tramite macerazione dei fiori in olio di oliva, o di girasole, è sfruttato per uso esterno, per le sue proprietà cicatrizzanti, antisettiche e antinfiammatorie. Viene infatti utilizzato in caso di ustioni, l’eritemi solari, psoriasi, pelle secca del viso e del corpo, ferite, macchie della pelle, piaghe da decubito e anche in caso di dolori articolari, lombalgie, sciatiche, reumatismi, distorsioni e slogature.
Oliolito d’iperico fatto in casa
L’olio d’iperico non è difficile da ottenere e se sapete riconoscere la pianta, potete farlo benissimo anche da soli. Gli ingredienti per produrre l’olio di iperico sono due: i fiori d’iperico e l’olio d’oliva (vanno bene anche l’olio di girasole, l’olio di sesamo e l’olio di mandorle). Ci servono circa 150 gr di fiori e 500 ml d’olio d’oliva.
Il periodo ideale per la raccolta dei fiori è a fine giugno, se vogliamo essere pignoli il giorno migliore in assoluto è il 24 giugno, giorno corrispondente al solstizio d’Estate e alla notte di San Giovanni Battista (da cui prende nome anche l’iperico). In questo particolare giorno la pianta raggiunge l’apice della sua fioritura, anche se può variare di qualche giorno a seconda della zona e del clima. Ad ogni modo sarà bene svolgere il lavoro di raccolta il più lontano possibile da zone trafficate.
Una volta raccolti i fiori, se lo riteniamo necessario possiamo lavarli e poi farli asciugare per bene al sole, oppure utilizzarli direttamente così, avendo cura di scegliere solo i fiori migliori. Dopo di che i fiori vanno messi in un contenitore di vetro e vanno ricoperti completamente di olio. Il contenitore va lasciato all’aperto sotto il sole per 15-20 giorni e ogni tanto va scosso per mescolare meglio il contenuto. Col tempo noterete che l’olio si tingerà di rosso.
Una volta passato questo lasso di tempo, potrete filtrare e imbottigliare l’olio in flaconcini più piccoli, che andranno tenuti in un luogo fresco e asciutto, lontano dai raggi del sole. Per il filtraggio vi consiglio di togliere le parti più grosse con un colino e poi filtrare il tutto nuovamente con una garza (in mancanza si possono usare anche delle collant!). L’olio così ottenuto è limpido, di colore rosso e dal un profumo caratteristico.
Oleolito di Iperico: dove si compra?
L’oleolito di iperico puoi trovarlo senza problemi facilmente in qualsiasi farmacia, o erboristeria d’Italia. Tuttavia ci tengo a precisare non sempre è semplice trovare oleoliti realizzati con materie prime Italiane e biologiche.
Spesso vengono venduti prodotti realizzati con materie prime importate dall’estero (ad esempio dalla Cina), con un evidente risparmio di prezzo sia per chi lo vende, che per chi lo compra.
Se cerchi invece un prodotto davvero biologico e Italiano, non posso che consigliarti l’oleolito di iperico dell’azienda agricola Erbe di Mauro, prodotto partendo dalle piante di iperico che Mauro coltiva personalmente nei suoi terreni a Fermo, in modo naturale e 100% biologico, senza far uso di pesticidi, erbicidi, o di altri prodotti chimici tossici per l’uomo e per la terra.
Oleolito di Iperico
Contenuto: 100 ml;
Produttore: Azienda Agricola Erbe di Mauro;
Ingredienti: Olio di girasole, fiori di iperico.
Iperico e gruppi sanguigni
L’iperico (per uso interno) nel libro della dieta del gruppo sanguigno del dott. Piero Mozzi:
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
Controindicazioni dell’Iperico
E’ sconsigliato l’uso di tintura madre, o l’estratto di iperico durante la gravidanza e l’allattamento e nei bambini di età inferiore ai 12 anni.
L’iperico interferisce con il metabolismo di numerosi farmaci potenziandone, o azzerandone l’effetto. Per questo motivo è sconsigliato utilizzarlo in contemporanea con altre terapie. L’iperico stimola alcuni enzimi che metabolizzano i farmaci, riducendone il livello circolante.
Ha inoltre un’azione che va a sommarsi a quella dei farmaci serotoninergici. In special modo la pianta può interagire con farmaci antidepressivi come citalopram, fluoxetina, fluvoxamina, paroxetina, sertralina, linezolid, con gli inibitori delle MAO, gli anfetaminici e molti altri.
Per questo motivo, nel caso in cui si stiano utilizzando già dei farmaci, è bene prima di iniziare ad usare prodotti a base di iperico, comunicarlo al proprio medico.