La psoriasi è una malattia infiammatoria cronica della pelle la cui origine è ancora oggi sconosciuta alla “Medicina Ufficiale”. Vengono fatte solo delle ipotisi e il più delle volte si addita lo stress come causa scatenante. Ma della dieta nessuno parla…
Per caso hai mai chiesto al tuo medico se esiste una correlazione tra dieta e psoriasi?
Se l’hai fatto, con tutta probabilità avrai ricevuto una risposta come questa: l’alimentazione non centra assolutamente nulla con la tua malattia, vai tranquillo e mangia quello che vuoi.
Nonostante la totale ignoranza sul tema alimentazione, molti medici (per fortuna non tutti) continuano a negare la più remota possibilità di una correlazione tra alimentazione e psoriasi. E questo nonostante ci siano già centinaia di studi scientifici che attestano il legame tra questa patologia e il consumo di determinati alimenti, come i cereali con il glutine e i latticini.
In questo articolo non intendo approfondire le forme in cui la psoriasi può presentarsi, o le tecniche per diagnosticarla. Su internet esistono già centinaia di articoli di questo tipo. Analizzeremo invece nel dettaglio il rapporto tra dieta e psoriasi, evitando tecnicismi inutili e con consigli pratici su cosa fare per migliorare i sintomi agendo direttamente sulla causa.
Queste in sostanza sono le cose che scoprirai continuando la lettura:
- Psoriasi: la Medicina Ufficiale cura il sintomo e non la causa
- L’importanza dell’alimentazione
- La dieta da seguire per curare la psoriasi
- I rimedi naturali
- Le testimonianze
- Video del Dott. Mozzi sulel patologie della pelle
1 Non conosco la causa? Curo il sintomo!
Non conoscendo la causa della psoriasi, la Medicina Ufficiale non può far altro che limitarsi a curare il sintomo. Lo fa attraverso delle cure farmacologiche abbastanza pesanti e di certo non prive di controindicazioni.
In genere si inizia con farmaci ad uso topico, a base di cortisone, da applicare direttamente sulla pelle per reprimere il prurito, sintomo che quasi sempre accompagna questa malattia. Se ciò non bastasse si passa all’uso di farmaci per uso interno, ovvero da ingerire. Per esempio immunosoppressori, o cortisonici.
Le cure farmacologiche possono dare risposte nell’immediato e possono tenere a bada per un certo tempo il prurito o far regredire per un po’ le macchie. Tuttavia, se non viene eliminata la causa, la psoriasi non se ne andrà mai del tutto e negli anni potrebbe anche peggiorare.
2 L’importanza dell’alimentazione
Il Dott. Piero Mozzi, che non è un ricercatore, ma un medico “vecchio stampo” – di quelli ancora capaci di studiare, analizzare e osservare i comportamenti e le risposte del corpo umano al verificarsi di certi eventi, come l’introduzione di determinati alimenti – afferma con convinzione che esiste un evidente e stretto, anzi strettissimo legame tra malattia e alimentazione.
Infatti, studiando i suoi pazienti e prima ancora, se stesso, il Dott. Mozzi ha intuito come tutte le patologie ed in particolare quelle della pelle, siano legate a un intossicazione alimentare.
Il ruolo della pelle
La cute è il rivestimento più esterno del nostro corpo e oltre a proteggerci dagli agenti esterni, ha molteplici altre funzioni. E’ un isolatore e regolatore termico, ha funzioni sensoriali, contribuisce all’interscambio tra ossigeno e anidrite carbonica e ha un’importante funzione secretiva.
Relativamente a quest’ultima funzione possiamo affermare che attraverso la pelle il corpo elimina cataboliti, scorie e tossine accumulate all’interno dell’organismo.
Nel processo di smaltimento sono implicati diversi organi, non solo la pelle. Questi organi sono detti emuntori e sono: fegato, intestino, polmoni, reni ed in fine la pelle. Oltre alla sudorazione, la cute può scaricare all’esterno le tossine anche in altri modi e secondo il Dott. Mozzi, tutte le patologie che colpiscono la pelle sono un mezzo attraverso cui il corpo elimina esternamente queste tossine, salvaguardando la salute degli organi interni.
I disturbi della pelle possono manifestarsi già in giovane età e infatti non è raro vedere bambini, anche molto piccoli, con problemi quali crosta lattea, dermatiti, eczemi, ecc.. Sono tutti segnali di intossicazione dovuti a un’alimentazione sbagliata, o del bambino, o della madre nel caso in cui sia in fase di allattamento. Invece di agire sul sintomo con delle creme, basterebbe eliminare la causa per riportare la cute alla normalità.
In generale tutti i disturbi dell’uomo sono correlati all’alimentazione, ma i disturbi che colpiscono la pelle, oltre ad essere meno gravi (perché appunto non intaccano gli organi interni), sono anche più semplici da monitorare. Imparando ad osservare la tua pelle, cercando di capire come si manifesta il sintomo e quando si manifesta e correlandolo con il pasto fatto in precedenza, potresti già arrivare da solo a capire esattamente cosa l’abbia scatenato.
Alimentazione e malattie
Quando i sintomi vengono costantemente ignorati, nel tempo, perseverando con un’alimentazione del tutto sbagliata, possono manifestarsi disturbi anche seri.
Ognuno di noi presenta caratteristiche diverse, quindi non è possibile dire con esattezza che alimentandosi in una certa maniera si svilupperà sicuramente una determinata patologia. Possiamo però dire che tutte le patologie di una certa entità e in special modo tutte le malattie di tipo autoimmune, sono originarie da una intossicazione cronica dell’organismo.
La psoriasi non fa eccezione. Infatti il Dott. Mozzi chiarisce che questa patologia di natura autoimmune, trae origine da un’alimentazione sbagliata ed è quindi frutto di un intossicazione. In questo caso il corpo scarica pesantemente tutta l’intossicazione sulla pelle, senza toccare gli organi interni.
Tuttavia quando per curare la psoriasi, si cerca di sopprimere il sintomo tramite l’uso del farmaco, senza agire anche sulla causa, è possibile che nel tempo l’intossicazione colpisca anche le articolazioni, dando luogo a quella che viene definita artrite psoriasica.
Se sei affetto da psoriasi dovresti invece agire eliminando la causa dell’intossicazione e ciò è possibile solo modificando radicalmente la tua alimentazione.
Piccola premessa
Prima di parlare della dieta vera e propria vorrei fare una piccola premessa, perché come disse “un tale” tanto tempo fa…
Prima di curare qualcuno, chiedigli se è disposto a rinunciare alle cose che l’hanno fatto ammalare [Ippocrate – Padre della Medicina]
Quella che ti sto per indicare è una strada tutt’altro che semplice da seguire. Richiede una grande forza di volontà e un grandissimo spirito di sacrificio. Non si tratta di acquistare pillole magiche, o cremine da spalmare….qui si tratta di cambiare in tutto e per tutto il tuo modo di mangiare.
Per vedere dei miglioramenti, sarai costretto a togliere totalmente alcuni alimenti e al contempo introdurne dei nuovi, che forse non hai nemmeno mai sentito nominare.
La maggior parte delle persone non ci sta e non ci prova neanche. Preferisce continuare con la via farmacologica, con la speranza che prima o poi questa faccia effetto. Altri invece ci provano, ma cedono già alle prime difficoltà e dopo alcuni giorni si bloccano e ricominciano a mangiare come o peggio di prima.
Posso però garantirti che se riesci ad adattarti a questo cambiamento, già dopo il primo mese (e in alcuni casi anche molto prima) i risultati saranno sensazionali e difficilmente ti volterai per tornare indietro.
Finita la premessa, passiamo ora al succo del discorso.
3 Che dieta seguire?
Iniziamo subito col dire che la dieta da seguire non può essere uguale per tutti.
Non siamo fatti con lo stampino. Ognuno di noi è unico e diverso da tutti gli altri. Potresti essere intollerante ad un cibo, mentre per un’altra persona quell’alimento potrebbe essere estremamente benefico.
Allora come fare?
Fortunatamente il Dottor Mozzi può vantare anni e anni di esperienza nel campo dell’alimentazione e ci viene in aiuto dandoci alcuni consigli molto utili, alcuni validi per tutti, altri invece variano in base al tuo gruppo sanguigno, fattore genetico che come scoprirai è molto importante.
Iniziamo dai cibi tossici per tutti e che vanno assolutamente eliminati.
Cibi da evitare (per tutti)
Il Dott. Mozzi ha notato già da molto tempo come il consumo di cereali e in particolare di cereali con il glutine sia strettamente correlato al peggioramento dei sintomi. Mentre chi esclude questi alimenti dalla propria dieta ne trae un sostanziale miglioramento.
Ma non è solo il glutine ad essere implicato in questa patologia. Anche gli zuccheri, i dolci, gli edulcoranti, gli addensanti, le maltodestrine e i conservanti contenuti nella maggior parte dei prodotti preconfezionati.
Il latte e i suoi derivati, al pari del glutine, è un altra grave causa di intossicazione, il cui consumo nel tempo può portare a patologie assai più toste di una psoriasi. I latticini vengono infatti annoverati dal dott. Mozzi come causa principale di un’infinità di patologie, tra cui anche molti tipi di Tumori. Il problema purtroppo non è soltanto il lattosio, ma anche e soprattutto la caseina (proteina contenuta anche in quei cibi con la scritta “senza lattosio”) e gli ormoni contenuti naturalmente nel latte vaccino o di altri animali.
Infine i salumi, la carne di maiale e i prodotti affumicati sono tutti cibi estremamente tossici per l’organismo, assolutamente non adatti all’alimentazione dell’uomo.
Ripeto tutti questi prodotti, salvo rari sgarri (sgarri che comunque è meglio evitare nei primi 3-4 mesi) vanno assolutamente eliminati.
Ricapitolando, i cibi da eliminare sono:
- Cereali con il glutine;
- Zuccheri e dolci di ogni tipo;
- Latte e derivati;
- Prodotti, bibite, caramelle o integratori che contengono edulcoranti, conservanti, addensanti o maltodestrine;
- Salumi e carne di maial;
- Prodotti affumicati.
Perchè devo evitare il glutine se non sono Celiaco?
Che il glutine sia da evitare quando si è affetti da Morbo Celiaco questo lo sappiamo più o meno tutti. La celiachia è l’unica patologia che la Medicina Ufficiale associa direttamente al consumo di determinati alimenti. Purtroppo però la celiachia non è l’unico disturbo in cui è implicato il glutine.
Esiste infatti quella che oggi è denominata “gluten sensitivity” o più semplicemente sensibilità al glutine. I sintomi non sono gli stessi della celiachia, ma sono molto più sfumati: difficoltà di concentrazione, stanchezza mentale, emicranie, artromialgie, parestesie degli arti, rash cutanei tipo eczema, depressione, anemia, stanchezza cronica, ecc.
In alcuni casi questa sensibilità è genetica, ovvero è un problema che ci portiamo dietro dalla nascita. In altri si acquisisce con il tempo a furia di mangiare frumento tutti i santi giorni. Inoltre devi sapere che il frumento che mangiamo oggi, non è lo stesso che mangiavano i nostri nonni 60-70 anni fa ma, come spiego in questo articolo, è il risultato di una mutazione genetica (OGM).
Come faccio a sapere se sono sensibile al glutine?
Purtroppo non esiste un test d’intolleranza o uno strumento clinico affidabile e capace di appurare con precisione questo tipo di intolleranza. L’unica cosa che puoi fare è escludere, per un periodo di almeno 2-3 settimane tutti i cereali che contengono glutine e verificare se i sintomi regrediscono fino a scomparire del tutto, oppure no.
Se questi sintomi vengono invece ignorati e si va avanti a consumare glutine dalla mattina alla sera, ecco allora che l’intossicazione può farsi davvero grave, arrivando in alcuni casi a sfociare in vere e proprie patologie auotimmuni. La psoriasi è una di queste e tutto sommato è una delle meno gravi, perché non intacca gli organi interni. Infatti è denominata “la malattia dei sani”.
Dato che per curare una patologia dobbiamo partire dall’eliminazione della causa, è indispensabile che il glutine venga totalmente eliminato.
I cereali che contengono glutine sono: frumento, farro, orzo, avena, kamut e segale.
Quindi andranno tolti tutti quei prodotti che rappresentano il vanto nazionale italico: pane, pasta, panini, cracker, biscotti, torte, crostate, pizza, fette biscottate…. giusto per citarne alcuni.
C’è altro da eliminare?
Aimé non è finita.
Come già detto in precedenza, non siamo tutti uguali e la dieta andrebbe personalizzata caso per caso. Va bene eliminare pane, pasta, latticini, zuccheri, ecc… però non basta.
Con tutta probabilità ci saranno altri cibi a cui il tuo organismo è intollerante e di cui dovrai obbligatoriamente fare a meno. I test allergici sono poco attendibili, per cui l’unico modo effettivamente valido per scoprire le tue intolleranze è un’attenta analisi di te stesso, stando ben attento alle reazioni del tuo corpo in seguito al consumo di uno o più alimenti.
Per esempio è facile che la mattina appena alzato le tue macchie saranno più chiare e che non ci sarà prurito. E’ altrettanto facile che poco dopo aver finito di fare colazione, inizi a scatenarsi un forte prurito e le macchie diventino più evidenti. Questo è un chiaro segnale che hai introdotto qualche prodotto a cui sei intollerante.
Il gruppo del sangue
Un’aiuto nello scovare le intolleranze ci viene dato dal gruppo sanguigno. Checché ne dicano i luminari della Scienza Ufficiale, esiste un forte legame tra dieta e gruppi sanguigni e a dimostrazione di ciò ci sono i risultati.
Infatti la dieta dei gruppi sanguigni, perfezionata dal Dott. Piero Mozzi, ha permesso a migliaia di persone di scoprire le proprie intolleranze, persone che sono poi riuscite, autonomamente e senza spendere un euro, a risolvere i propri problemi di salute, spesso anche gravi.
Per cui, dato che sono i fatti a sancire la verità e non le parole, direi che questa dieta ha forti basi su cui fare affidamento. Sarà poi tua la scelta se provare o meno per capire quanto di vero c’è nelle mie parole.
Come funziona questa dieta?
Se si esclude il fattore Rh (rhesus), i gruppi sanguigni sono quattro: 0, A, B e AB
Per cui la dieta dei gruppi sanguigni si divide in quattro tipi diversi, una per ogni gruppo sanguigno. Nel libro del Dott. Mozzi, che spiega nel dettaglio in cosa consiste e come funziona questo tipo di dieta, viene riportato un elenco di alimenti suddivisi per categoria (carne, pesce, cereali, legumi, ecc.) e in benefici, neutri e nocivi.
Gli alimenti nocivi sono quelli che dovrai evitare.
Il principio che sta dietro la dieta dei gruppi sanguigni non è semplice da spiegare e non credo sia questa la sede adatta. Se vuoi approfondire ti consiglio questa lettura, oppure, se vuoi entrare nei dettagli, ti consiglo l’acquisto del libro del fondatore della dieta, il naturopata americano Peter D’Adamo.
La dieta dei gruppi sanguigni non può ovviamente tenere in considerazione le intolleranze personali. E’ impensabile che si possa racchiudere l’intera popolazione in sole quattro diete, ci saranno sempre variabili di cui tenere conto. Tuttavia la dieta del gruppo sanguigno rappresenta una buona base di partenza che potrà aiutarti a trovare la giusta via verso un netto miglioramento della tua patologia.
Per maggiori informazioni e approfondimenti sulla dieta dei gruppi sanguigni consulta il libro “La dieta del dottor Mozzi“.
SCOPRI
Che cosa mangio?
Domanda lecita. Arrivato a questo punto starai pensando che non ti è rimasto nulla da mangiare. Tipica reazione da incallito consumatore di pane e pasta :).
Scherzo ovviamente. Vediamo quali sono le alternative valide.
I cibi buoni
Partiamo dai “buoni”, ovvero da quegli alimenti che portano nutrimento ed energia, riducono lo stato infiammatorio o per lo meno non lo peggiorano. I cibi qui descritti sono molto generici e non tengono conto del gruppo sanguigno, per cui dovrai poi sempre fare affidamento al libro per capire se quel cibo è adatto o meno al tuo sistema immunitario.
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IL PESCE: il pesce e in particolare quello che contiene buone dosi di omega3, come il salmone, il merluzzo e lo sgombro, sono quanto di meglio puoi mangiare per fare del bene al tuo organismo. Questo è di fatto valido per tutti i gruppi sanguigni. Attenzione però alla cottura. In genere il pesce crudo è quello meglio tollerato da tutti e meglio digeribile. Più la cottura è forte e meno il pesce diventa digeribile. Per cui un pesce bollito o al vapore è da preferirsi a uno cotto al forno. La cottura alla piastra potrebbe essere una soluzione di mezzo qual’ora il pesce non venga cotto per troppo tempo. Il problema di fondo è che gli omega3 sono grassi molto delicati che si snaturano facilmente e il grasso, quando viene cotto, diventa molto poco digeribile. Per questo motivo il Dottor Mozzi consiglia di affidarsi di più al pesce crudo piuttosto che a quello cotto.
- LA CARNE: al di la dell’eterno scontro tra onniveri e vegani/vegetariani, si è visto che non è la carne a scatenare la psoriasi. Infatti la maggior parte delle persone che adottano la così detta “paleodieta”, dove vengono eliminati i carboidrati dei cereali, ma non le proteine animali, hanno dei notevoli benefici. Tuttavia anche qui dovrai fare un distinguo in base al tuo gruppo del sangue. La carne di maiale e di cinghiale è tossica pressoché per tutti. La carne rossa è ben tollerata dal gruppo 0 e gruppo B, quest’ultimo però è intollerante alla carne di pollo. Gruppo A e gruppo AB devono evitare totalmente le carni rosse.
- LE VERDURE: le verdure sono un prezioso scrigno di vitamine, sali minerali, grassi insaturi ed enzimi, hanno una spiccata azione antinfiammatoria su tutto l’organismo e, a differenza della frutta, hanno un basso impatto glicemico. Per questo motivo il Dott. Mozzi consiglia un maggiore consumo di verdure ad ogni pasto e un minore consumo di frutta. Attenzione però, anche le verdure non sono immuni al discorso dei gruppi sanguigni. In particolare bisogna fare attenzione ad alcune famiglie, che quasi sempre sono quelle che danno maggiori problemi di intolleranze. Prima tra tutte è la famiglia delle Solanacee, ovvero pomodori, peperoni, melanzane e patate. Anche il peperoncino ne fa parte. Le persone di gruppo A devono tenersi a debita distanza da questi ortaggi, per gli altri gruppi ti rimando alla lettura del libro. Anche le crucifere (cavolfiori, cavoli, broccoli, ecc.) possono dare dei dispiaceri, soprattutto agli individui di genotipo 0.
- LE UOVA: in genere sono ben tollerate da tutti quanti, anche se ci possono sempre essere delle eccezioni. La cottura spesso è determinante, per cui un uovo al tegamino potrebbe essere meglio tollerato di un uovo sodo e viceversa. Attenzione alla cottura con l’olio, che è sconsigliata dal dott. Mozzi.
- I LEGUMI: fagioli, lenticchie, ceci, fave, piselli e lupini rappresentano l’alimento perfetto per sostituire i cereali, in quanto a differenza di quest’ultimi hanno un basso impatto glicemico e contengono in maniera bilanciata, sia carboidrati che proteine. I legumi vanno però scelti con cura, perché anche qui l’intolleranza è dietro l’angolo. Per esempio i ceci sono generalmente ben tollerati dalle persone di gruppo 0, ma sono da evitare per tutti gli altri gruppi. Le lenticchie sono ottime per il gruppo A ed AB, mentre i fagioli di Spagna sono perfetti per gli individui di tipo B. Infine occhio alle combinazioni, perché i legumi non andrebbero mai combinati tra di loro, inoltre non vanno mangiati insieme ai cereali, ai latticini, agli zuccheri e alla frutta.
- SEMI OLEAGINOSI: si tratta della frutta secca, ovvero noci, nocciole, mandorle, semi di zucca, ecc. Se mangiati con moderazione si possono consumare anche quasi tutti i giorni. Anche qui il gruppo sanguigno ci da una mano a stanare le intolleranze. Per esempio le nocciole, sono ottime per il gruppo 0 ed A, ma vanno assolutamente evitate dagli altri due gruppi.
I cibi in “forse”
Gli alimenti che abbiamo visto fin’ora sono quelli che dovresti prediligere, quelli che vedremo adesso possono essere consumati con moderazione e facendo sempre attenzione alle proprie intolleranze personali, nonché al grado di compatibilità con il gruppo sanguigno.
- I CEREALI SENZA GLUTINE: i cereali senza glutine sono il riso, il miglio e il mais. Il mais può andare bene al gruppo A, ma gli altri dovranno accuratamente evitarlo. Attenzione però a non eccedere con i cereali, perché sono alimenti ricchissimi di amidi e con un alto impatto glicemico. Dato che la glicemia è spesso collegata all’infiammazione, è sempre meglio moderare il consumo di cibi iperglicemici, come appunto i cereali. Va detto inoltre che, al di là del gruppo sanguigno, non sempre i cereali senza glutine sono tollerati da chi è affetto da psoriasi. Ci sono casi “più tosti” in cui per avere un miglioramento della patologia sarà necessario fare a meno di tutti i cereali, anche di quelli senza glutine.
- GLI PSEUDOCEREALI: gli pseudocereali per aspetto sono molto simili ai cereali, ma non appartengono alla famiglia delle Graminacee di cui fanno parte riso, mais, miglio, frumento, avena e compagnia bella. Gli pseudocereali sono tre: quinoa, amaranto e grano saraceno. Tutti e tre non contengono glutine e in genere sono meglio tollerati rispetto al riso, al miglio e al mais. Anche qui però dipende molto dal tuo gruppo sanguigno. La quinoa solitamente è ben tollerata da tutti, l’amaranto va bene per il gruppo 0, A e AB, il grano saraceno è ottimo per il gruppo 0 ed A. Il grano saraceno ha un impatto glicemico più elevato e ha la caratteristica di scaldare molto il corpo, per cui andrebbe evitato in estate.
- LA FRUTTA: ci sono persone che con la frutta ci vanno abbastanza d’accordo, altre invece hanno maggiori problemi con la frutta che con i dolci. In genere quest’ultimi appartengono al gruppo 0. Il problema della frutta è che contiene molto fruttosio, uno zucchero che è mal tollerato da molte persone, specialmente quando le temperature esterne sono piuttosto basse. La frutta andrebbe consumata quindi con moderazione d’inverno, mentre se ne può mangiare di più con l’arrivo della bella stagione. Infatti non è un caso se la maggior parte della frutta matura d’estate, quando fa caldo ed è questo il momento migliore in cui approfittare dei suoi zuccheri e dei suoi nutrienti. Infine, anche qui, attenzione al gruppo sanguigno. In special modo occhio alle arance, che sono mal tollerate da tutti i gruppi, escluso il gruppo B.
- CONDIMENTI: infine attenzione a come condite le vostre pietanze. L’olio extravergine di oliva per alcune persone può essere causa di grossi dispiaceri e in particolare per le persone di gruppo 0 e di gruppo B. L’olio meglio tollerato da tutti quanti è quello di vinaccioli, ovvero l’olio di semi d’uva. Occhio ad alcune spezie molto usate in cucina, come il peperoncino e il pepe, entrambi nocivi per i gruppi sanguigni A e AB. Il sale (meglio quello integrale) in genere è tollerato se usato con moderazione.
Come organizzarsi
Se stai ancora leggendo è segno buono, di solito arrivati a questo punto la maggior parte dei lettori scappano a gambe levate :).
Ora ti starei chiedendo “Ma come faccio? Tutto quello che mangio mi fa male” ed è proprio questo il motivo per cui ora ti trovi in questa situazione, un’alimentazione totalmente sbilanciata su prodotti che il tuo organismo non tollera. Bando le ciance, vediamo come puoi organizzare al meglio i pasti della giornata.
La colazione
La colazione è il pasto dolente, perché tra tutti è quello che più viene stravolto. Dopo aver detto addio a latte, biscotti, fette biscottate e crostate, vediamo come poter costruire una sana e nutriente colazione.
Prima di tutto si inizia la giornata con un sano bicchiere d’acqua tiepida (per il gruppo 0) o di acqua tiepida + una spremuta di mezzo limone (per il gruppo A, B ed AB). Trattasi di un ottimo depuratore e regolatore intestinale. Mezz’ora dopo si passa alla colazione vera e propria
La colazione salata è ottima e consigliata a tutti i gruppi sanguigni, in special modo nella stagione fredda. Puoi mangiare tranquillamente a colazione quello che mangeresti anche a pranzo: per esempio un piatto di legumi (tipo lenticchie, o ceci, o fagioli, ecc.) della carne o del pesce e un po’ di verdure. Se l’idea non ti piace, passiamo al piano B. Un tè verde, un uovo al tegamino e un frutto, può essere una colazione più o meno valida per tutti i gruppi sanguigni.
Se non basta puoi aggiungere della frutta secca (noci, mandorle, nocciole, ecc.), o se preferisci puoi farne uso più tardi tra un pasto e l’altro, come spezzafame. A tutto ciò puoi aggiungere anche uno yogurt di soia, tuttavia la soia non sempre è tollerata, quindi anche qui occhio alle intolleranze personali.
Da bere, un sostituto del classico latte vaccino è il latte di mandorle, rigorosamente senza zucchero e senza maltodestrine (occhio alle etichette!). Per alcuni può andare bene anche il latte di soia. Il tè verde di solito è ben tollerato da tutti, mentre il tè nero (cioè quello classico) è adatto solo al gruppo sanguigno B. Il caffè va bene per il gruppo A, B ed AB, mentre ne devono stare alla larga le persone di gruppo 0. Il karkadè, il caffè di cicoria e una tisana di erbe può essere l’alternativa a quanto visto fin’ora.
Il pranzo
A pranzo niente pasta, niente pane, niente formaggi e assolutamente niente affettati o prodotti affumicati. Come ho già detto i legumi sono i sostituti ideali del piatto di pasta, però occhio a scegliere i prodotti giusti. Un gruppo 0 che mangia lenticchie al posto della pasta con tutta probabilità peggiorerà i propri sintomi, con conseguente prurito e arrossamento delle macche, oltre ad una brutta acidità di stomaco. I legumi vanno scelti con criterio, in base al proprio gruppo sanguigno e in base alle proprie intolleranze personali.
Via libera a carne, pesce e uova. Nulla ti vieta di fare un pasto 100% proteico, a cui abbinare sempre e comunque una buona dose di verdure. Quest’ultime non devono mai mancare, in modo da associare alle proteine la giusta dose di glucidi, vitamine e sali minerali. Nel caso di un pasto totalmente proteico è possibile aggiungere della frutta, cosa da evitare assolutamente invece se hai consumato un piatto di legumi o di riso.
Riso, miglio e pseudocereali sono l’alternativa al piatto di legumi. Nelle patologie autoimmuni non sempre sono ben tollerati, quindi lascio a te il compito di provare e constatare “sulla tua pelle” gli effetti di questi alimenti.
Pesare gli alimenti o contare le kilocalorie non serve a nulla, l’importante è non rimpinzarsi fino a scoppiare e alzarsi da tavola con lo stomaco non completamente pieno. La parola d’ordine è quindi “buon senso”.
La cena
La cena dev’essere in assoluto il pasto più leggero. Vanno evitati totalmente i carboidrati (quindi niente cereali, niente legumi e niente frutta), mentre sono consigliati carne, pesce o uova accompagnati da verdure crude o cotte, o anche alghe, se ti piace la cucina Orientale. In alternativa, se preferisci, il pasto può essere ancora più leggero, a base di sole verdure.
Importante è anche il “quando”. In genere la cena non dovrebbe avvenire troppo tardi. Se c’è la possibilità il Dott. Mozzi consiglia di cenare prima delle 20:00 e di aspettare almeno 3 ore prima di coricarsi.
4 I rimedi naturali per la psoriasi
Anche se non esistono rimedi “magici”, ce ne sono alcuni capaci di ridurre lo stato infiammatorio, senza però soffocare il sintomo. Sto parlando di rimedi 100% naturali, niente di chimico.
Tra questi i più efficaci sono:
- L’oleolito di camomilla romana
- L’oleolito di elicriso
Entrambi sono ottenuti dalla macerazione delle sommità fiorite in un olio vegetale (in genere olio di sesamo, o di mandorle dolci, o olio EVO). Se sei pratico puoi realizzarlo facilmente anche a casa, altrimenti puoi acquistare questi prodotti in erboristeria.
L’oleolito si usa direttamente sulla pelle, ovvero sulle macchie o sulla zona in cui si ha prurito. Si spalma e si massaggia per un po’, dopo di che si lascia agire. L’olio verrà lentamente assorbito dalla pelle.
Questi oli hanno un’azione antinfiammatoria che possono essere utilizzati anche per molti altri disturbi della pelle.
Ci tengo però a sottolineare che non si tratta di rimedi miracolosi in grado di curare la psoriasi. La guarigione da questa patologia parte da dentro, dall’intestino e non ci sarà rimedio capace di guarirti se non elimini la causa dell’intossicazione.
L’Aloe
Il gel contenuto nelle foglie di Aloe Vera o Aloe Arborescens, può avere anch’esso un buon effetto antinfiammatorio. Per cui, se possiedi una pianta di Aloe e vuoi provare a farne uso, puoi tagliare un pezzettino di foglia ed applicare il gel direttamente sulla pelle. L’effetto in genere è molto rapido.
Attività fisica
Oltre che per il consumo di calorie, motivo per cui viene costantemente sbandierato, fare sport è assolutamente necessario per almeno tre ragioni. Fare esercizio fisico in maniera regolare infatti non contribuisce solo, insieme all’alimentazione corretta, a riattivare il metabolismo corporeo, ma contribuisce anche a:
- Tramite la sudorazione, dovuta a un prolungato sforzo fisico, aiuta il corpo a disintossicarsi.
- Riduce lo stress accumulato durante la giornata, che pur non essendo la causa diretta della psoriasi, ne peggiora certamente i sintomi
- L’attività fisica aiuta a ridurre la glicemia, che come già detto rappresenta uno dei principali fattori d’infiammazione.
Per avere significativi effetti l’attività fisica dovrebbe essere ripetuta pressoché tutti i giorni, almeno mezz’ora al giorno, o ancora meglio un’ora. Dovrai essere bravo a ritagliarti degli spazi di tempo in base alle tue giornate lavorative. Non è necessario iscriversi in palestra, anche praticare delle camminate all’aperto a passo rapido, o fare degli esercizi a corpo libero in casa o in giardino, possono essere già più che sufficienti. L’importante è essere costanti.
Igienismo e depurazione del corpo
L’igienismo è una pratica di vita e corrente di pensiero naturopatica rientrante nell’alveo della Medicina Naturale. La storia dell’igienismo ha radici profonde nella storia e risale a secoli fa. L’igienismo propone teniche depurative molto efficaci, di cui anche il Dott. Mozzi fa spesso menzione.
Si tratta dell’idrofangoterapia, ovvero all’uso dell’acqua fredda e del fango come agenti naturali in grado di depurare profondamente tutto l’organismo, decongestionando gli organi interni e normalizzando l’equilibrio termico tra pelle e interiora.
Queste tecniche sono descritte nel dettaglio nel libro di Manuel Lezaeta, uno dei più grandi maestri igienisti della storia. Il libro in questione si intintola “Medicina Naturale alla portata di tutti” e ne consiglio l’acquisto a chiunque. Tuttavia sta diventando sempre più difficile reperirlo, sia in libreria, che su internet, per cui cercherò di farti un breve sunto di quali siano questi rimedi, con i relativi link per l’approfondimento.
- Il cataplasma di fango (sia sull’addome che sulla pelle delle zone interessante);
- La compressa addominale (in sostituzione del cataplasma di fango);
- I bagni genitali (o derivati);
- Spugnature fredde (o fregagioni).
I rimedi elencati non sono tutti, ce ne sono molti altri proposti nel libro, ma di cui non trovo approfondimenti sulla rete. Se riesci a trovarlo io ti consiglio vivamente di acquistare il libro, sono davvero soldi ben spesi.
5 Le testimonianze
Veniamo ora ai fatti, che alla fine credo sia la cosa più importante. Le persone che solo in Italia seguono la dieta dei gruppi sanguigni (o emodieta) sono ormai milioni e la maggior parte l’ha fatto non per perdere peso (anche), ma soprattutto per trovare una via alternativa, o integrativa, al farmaco per la cura dei propri problemi di salute.
La psoriasi non fa eccezione e sono già diverse le testimonianze di guarigione e di miglioramento che siamo riusciti ad archiviare in questi anni. Qui di seguito ne riporto alcune:
Testimonianza di Alice Borghi
Dopo una gravidanza difficile in cui ha rischiato la vita (sia lei che il suo bambino) Alice ha sviluppato una grave forma di psoriasi su tutto il corpo. Dopo aver tentato invano con i farmaci, grazie alle ricerche del marito, Alice viene a conoscenza della dieta del Dott. Mozzi che in breve tempo la porta ad ottenere dei sostanziali miglioramenti. [Leggi la sua testimonianza.]
Giorgio
Dopo averle provate tutte Giorgio ha ottenuto un miglioramento sostanziale della sua patologia, cambiando totalmente la sua alimentazione, ottenendo tra l’altro un netto calo di peso e un aumento delle energie. [Leggi la sua testimonianza.]
Simona Aprile
Salve, dopo più di due mesi di eliminazione di cereali e dieta gruppo B, come consigliato dal Dottor Mozzi, posso testimoniare che tutti i disturbi che avevo (e anche altri che mi sono accorta di avere solo quando non li ho avuti più) sono scomparsi, tranne la dermatite psorisiaca che è …direi al 20% di quella che avevo prima, ma che si è arrestata subito dopo la prima settimana di dieta. Gli effetti della dieta sono stati molteplici: scomparsa dei problemi epidermici, con le esclusioni che ho fatto prima, di quelli gastrici a vari livelli, scomparsa dell’artrite, enorme beneficio sull’ umore, notevole perdita di peso (recupero di forma fisica che, in passato, era standard). Adesso reintrodurrò il riso integrale e seguirò ancora la dieta, diciamo come standard di vita. Per debellare definitivamente la dermatite psorisiaca mi sono affidata ad una cura omeopatica che da già ottimi risultati. Grazie
Simona Boschin
Salve a tutti, voglio testimoniare che dopo anni di inutili tentativi per dimagrire sono finalmente riuscita a perdere peso ( 5 kg in un mese e mezzo!!!) e con poca attività fisica….perchè sono pigra.
Grazie alla dieta Dott. Mozzi. Io sono gruppo O e questa dieta mi sta aiutando anche con i dolori osteoarticolari della schiena, che ormai da anni mi avevano portato quasi a non poter più stare in piedi o a non poter camminare per un certo lasso di tempo. Sto estendendo a tutte le persone con cui mi capita di parlare, la dieta del Dott. Mozzi. Mia figlia, anche lei gruppo O-, aveva cominciato con la psoriasi e soltanto eliminando gli alimenti dannosi siamo riusciti a debellarla….anche se i “medici” ….mi hanno presa per pazza…..ma chi se ne frega, io vado avanti …..
p.s. non prendo neanche più le gocce oculari per il glaucoma!! Evviva il Dott. Mozzi
Tommaso Fusco
Nel dicembre 2012 mi trovavo a Brescia da mio figlio, facendo zapping sono incappato nella trasmissione del dottor Piero Mozzi, subito ci ha trasmesso fiducia, abbiamo iniziato subito la dieta, io guarendo dall,ipertensione arteriosa, che betabloccanti e 2 pillole non riuscivano a mettere a posto più una forma di gotta. Mia moglie ha risolto problemi di emicranie forti ricorrenti, periartrite alle braccia, ernie alla schiena, dolori alla colonna, cervicalgia e vertigini con vomito, dovuto sempre all’alimentazione sbagliata facendo rientrare nella norma anche il colesterolo. Concludo dicendo che quest’alimentazione ha guarito anche mia figlia dalla psoriasi. Ringraziamo il dottor Mozzi per i suoi consigli, senza di lui avremmo buttato ancora soldi dai medici senza concludere nulla. Grazie di tutto Dott.Mozzi!
Adriano
Salve a tutti, ho conosciuto per caso il Dott.Mozzi attraverso i video di youtube e da quel momento non l’ho più abbandonato. Ho 60 anni e sono di Gruppo 0+ e posso riferire che dopo circa 3 mesi di dieta ho risolto vari problemi con cui mi dibattevo da almeno 10 anni e cioè: psoriasi inversa in varie zone del corpo, pressione alta, sovrappeso e spossatezza senza motivo apparente. Ma la cosa più importante secondo me è una ritrovata gioia di vivere che non sperimentavo dalla mia adolescenza. Adesso mi rendo conto di come il fisico reagisca subito se introduco nella dieta alimenti che non sono adatti a me.
Se anche tu hai una testimonianza da condividere, ricordo che puoi farlo compilando i campi che trovi su questo link.
6 I video del Dott. Mozzi
Concludo con questo video del Dottor Piero Mozzi, dove discute di varie problematiche della pelle, con diversi interventi anche sulla psoriasi e sulle sue cause.
Buona visione!