Il rosmarino (Rosmarinus officinalis) è un arbusto perenne sempreverde appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Originario della fascia Mediterranea lo si ritrova facilmente in tutta la zona costiera fino ai 1.500 m di altitudine.
La pianta di rosmarino è caratterizzata dal suo portamento ramificato e cespuglioso e dalle sue foglie piccole e strette, di colore verde scuro nella pagina superiore e argento nella pagina inferiore. Tra marzo e ottobre il rosmarino fiorisce, con dei fiori riuniti in grappoli di un bel colore azzurro-violetto.
Il termine Rosmarinus deriverebbe dal latino “ros” che significa rugiada e “marinus” cioè marino, in relazione al fatto che questa pianta vive e cresce spontanea a ridosso del mare.
Il rosmarino un’erba d’elezione italiana, molto gradita anche nella Francia del sud, benché nelle cucine degli altri del bacino mediterraneo non incontri lo stesso apprezzamento. Grazie al suo gusto intenso il rosmarino è adatto ad accompagnare arrosti di pesce, carne e di molte verdure, per la preparazione di salse ed è la spezia più utilizzata nelle grigliate e nelle marinate. Inoltre non può mancare con le patate arrosto e viene spesso usata per spennellare d’olio la carne e il pesce cotto alla griglia. In fine è ottimo persino su pane, castagnaccio e focacce.
Nel libro della dieta del gruppo sanguigno del dottor Mozzi il rosmarino è indicato come neutro per tutti i gruppi sanguigni:
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
Proprietà del rosmarino
Oltre alle proprietà organolettiche ampiamente conosciute ed apprezzate in gastronomia, il rosmarino è utilissimo anche in fitoterapia, perché possiede molte virtù benefiche per l’organismo.
Del rosmarino si utilizzano soprattutto le foglie, ma anche i fiori, che vanno raccolti in piena estate.
La pianta possiede parecchi principi attivi, nell’ordine: oli essenziali (eucaliptolo, pinene, conforene, limonene), flavonoidi, acidi fenolici, tannini, sali minerali, vitamina C, acido carnosico e l’acido rosmarinico, un polifenolo dalle spiccate proprietà antiossidanti.
Molti studi scientifici hanno dimostrato che i principi attivi del rosmarino hanno la capacità di inibire l’anione superossido, un radicale libero molto tossico e reattivo, responsabile dell’ossidazione cellulare.
L’erba del ricordo
Fin dai tempi dell’antica Grecia e dei Romani, il rosmarino era conosciuto come “erba del ricordo“. Ancora oggi, in aromaterpia, viene sfruttato il rosmarino e in particolare il suo olio essenziale, per migliorare la memoria e in generale la salute mentale dell’individuo, in quanto agisce anche su situazioni di stress tipiche dei giorni nostri, alleviando cefalee e sensazioni di pesantezza. Per sfruttare l’olio essenziale è sufficiente inserire poche gocce in un apposito diffusore, oppure versando poche gocce in una pentola d’acqua bollente.
Interessante è lo studio condotto in tale ambito dal dottor Mark Moss e dalla dottoressa Jemma McCready della Northumbria University e che potete leggere in questo articolo della Stampa, che confermerebbe quanto finora detto sui benefici del rosmarino sulla memoria a lungo termine.
Per la ricerca, i due studiosi hanno coinvolto 66 persone suddivise in due gruppi da 33 e li hanno sottoposti a una serie di test sulla memoria, condotti in due diverse stanze: una pervasa dal profumo di rosmarino e l’altra senza alcun profumo.
Ai partecipanti è stato poi chiesto di svolgere alcuni test che consistevano nel ricercare degli oggetti nascosti e nel ricordarne altri che avevano visto velocemente.
Dai test è emerso che i partecipanti che avevano svolto i test nella stanza “aromatizzata al rosmarino” avevano ottenuto risultati migliori rispetto a quelli che erano stati invece portati nella stanza priva di aroma. Il risultato è che l’aroma del rosmarino migliora la memoria a lungo termine e il calcolo mentale.
In particolare, l’aroma del rosmarino, secondo i ricercatori, agirebbe soprattutto sulla memoria prospettica, quella alla base della capacità di ricordare gli eventi che si dovranno svolgere in futuro come ad esempio ricordarsi di prendere le medicine o comprare qualcosa.
È per questo che i risultati ottenuti dalla ricerca potrebbero rivelarsi utili anche per la cura dei pazienti con deficit di memoria.
Digestivo e depuratore del fegato
In fitoterapia può essere utilizzato il rosmarino sotto forma di infuso, sia come depurativo del fegato, che come tonico e digestivo. Spesso infatti il rosmarino viene inserito nella composizione di tisane disintossicanti insieme alla radice di tarassaco e alle foglie e radice di bardana. Grazie all’azione spasmolitica sulle vie biliari e sull’intestino tenue l’infuso di rosmarino è efficace nei casi di meteorismo e dei disturbi intestinali in genere, nel caso di spasmi ventrali e inappetenza. Ha un effetto colagogo, ovvero agevola la produzione e l’escrezione della bile, con conseguente effetto benefico sul fegato.
Altre proprietà
- Colesterolo e Trigliceridi alti: il rosmarino, assunto come infuso, ovvero lasciando a macerare per circa 10 minuti poche foglie essiccate di rosmarino (circa 10-20 gr per un litro d’acqua) in acqua bollente, è un ottimo rimedio naturale per abbassare il colesterolo totale e cattivo. Lo stesso rimedio è valido anche per chi ha problemi di ipergliceridemia, ovvero trigliceridi sopra la norma.
- Mal di denti: l’infuso di rosmarino, lasciato raffreddare, può essere utile per lenire il mal di denti tramite dei semplici risciacqui.
- Dolori articolari, muscolari ed artrite: l’olio essenziale di rosmarino, miscelato con altri oli (il migliore è l’olio di mandorla) può essere applicato localmente per trattare l’artrite, dolori articolari, muscolari e reumatici;
- Per i capelli: il rosmarino è anche un ottima soluzione naturale contro i capelli grassi, la forfora, contro la caduta di capelli e per mantenere la loro lucentezza. E’ sufficente preparare un infuso con una manciata di foglie di rosmarino e lasciarlo freddare. Si utilizza subito dopo lo shampoo e non si risciacqua, ma si lascia agire. Va detto che l’infuso in questione tende un po’ a scurire i capelli, quindi per chi ha già capelli scuri nessun problema, mentre per chi li ha chiari, è meglio usare un po’ meno foglie di rosmarino. In alternativa all’infuso, si possono utilizzare poche gocce di olio essenziale di rosmarino miscelato con un cucchiaio di olio d’oliva, da sfruttare per un massaggio lenitivo al cuoio cappeluto, lasciando agire il prodotto per una decina di minuti prima del risciacquo.
- Diuretico: l’infuso di rosmarino favorisce la diuresi e quindi l’eliminazione di tossine e di liquidi in eccesso (ritenzione idrica) e di conseguenza problemi di cellulite.
- Pressione bassa e problemi di circolazione sanguigna: per chi soffre di pressione bassa (ipotensione), con conseguenti problemi di affaticamento, specialmente d’estate, il rosmarino è un validissimo aiuto naturale. Il rosmarino ha infatti un’azione astringente e di tonico vascolare; assunto sotto forma d’infuso 2-3 volte al giorno aiuta a normalizzare la pressione sanguigna. Lo stesso rimedio è utile anche per riattivare la circolazione sanguigna periferica. Quindi un infuso al rosmarino va benissimo anche chi ha problemi di mani e piedi freddi.
Controindicazioni
È bene non assumere olio essenziale di rosmarino in caso di epilessia, in gravidanza e in generale in caso di ipersensibilità accertata verso uno o più componenti.