Il porro (Allium Porrum L.) è una pianta erbacea, leggermente aromatica, della famiglia delle liliaceae, la stessa di aglio e cipolla. Si presenta di forma allungata, cilindrica, con foglie contrapposte, spesse, di colore verde all’apice e bianco verso il bulbo, dal quale si protendono alcune piccole radici.
Il porro è un alimento tipico del bacino del Mediterraneo, anche se la sua provenienza è verosimilmente riconducibile a zone più meridionali ed orientali.
Le prime coltivazioni risalgono all’epoca degli antichi Egizi. Successivamente, con l’avvento dei Romani, si diffuse anche in Italia e da li in breve tempo si diffuse in tutta Europa.
In Francia se ne concentra la produzione, soprattutto nelle aree del nord, nella Loira e nelle aree del Rodano; è proprio da questi luoghi che arrivano due varietà molto note: il “Bleu de Solaise” (dal sapore ottimo e dal fogliame decorativo dalle tonalità blu – verdi), e il “ De Gennervilliers” (in questo caso una varietà molto rustica, dal sapore decisamente gustoso).
In Italia, la maggiore diffusione la troviamo nelle regioni del Nord, dove la gastronomia lo prescrive principalmente nell’elaborazione di zuppe e minestre.
La regione con la maggiore produzione di porro è il Piemonte, in particolare sono da segnalare le varietà di Cervere e di Carmagnola. Il microclima locale rende piuttosto facile la coltivazione di questi ortaggi, ed è proprio per questa ragione che è possibile coltivarli con semplicità anche negli orti domestici.
Stagionalità
Il porro è un’ortaggio che possiamo reperire facilmente durante tutto l’anno. Infatti per ciascuna stagione esistono differenti varietà.
Utilizzo del porro in gastronomia
In gastronomia il porro viene tagliato scartando tutta la porzione verde e utilizzando solo il fusto bianco, tagliato a rondelle e stufato o impiegato per la preparazione di sughi e brodi.
Tuttavia è uno spreco inutile, in quanto andrebbero utilizzate anche le foglie, eliminando solo le punte e le radichette finali.
Inoltre per godere al massimo delle proprietà medicamentose del porro, questo andrebbe consumato a crudo nella preparazione di insalate miste. La cottura distrugge molte delle vitamine e diminuisce la quantità di sali minerali biodisponibili.
Il suo gusto è deciso, simile alla cipolla ma leggermente più dolce e delicato. La consistenza è fibrosa.
Proprietà del porro
Il porro è un ortaggio ricco di fibre e poco calorico, dato che è composto per oltre il 90% da acqua. Il suo apporto energetico è conferito principalmente dalla presenza di glicidi (per lo più fruttosio).
Valori nutrizionali per 100 gr
Calorie | kcal. | 32 |
Acqua | % | 90.6 |
Proteine | % | 2.1 |
Carboidrati | % | 5 |
Grassi | % | 0.3 |
Ceneri | % | 0.6 |
Fibre | % | 1.4 |
E’ ricco di sali minerali quali potassio, calcio, fosforo, magnesio, zolfo, cloro, oltre a tracce di manganese, ferro, rame e silicio. Tra le vitamine troviamo la vitamina A, le vitamine del gruppo B (B1, B2 e B3) e la vitamina C (circa 18 mg per 100g di prodotto). E’ ricco inoltre di mucillagini e sostanze solforose.
Queste sono le proprietà medicamentose del porro:
- diuretica: aumenta la quantità di urina, agevolando l’eliminazione di scorie e la riduzione della pressione sanguigna;
- lassativa: grazie al contenuto di fibre e di mucillagini aiuta la regolarità intestinale, migliorando l’evacuazione delle feci.
Per questi motivi è indicato in tutti i casi in cui ci sia da eliminare un eccesso, o un ristagno di liquidi, come nel caso della cellulite, o di problemi più gravi come la presenza di renella, di calcoli, o in caso di gotta. Inoltre, data la sua azione lassativa, il porro è indicato anche in caso di stipsi.
Il porro, per la presenza di sostanze solforose, ha inoltre proprietà antisettiche ed antimicrobiche simili a quelle della cipolla, sia che venga utilizzato oralmente, che per la preparazione di cataplasmi. Può infatti essere utilizzato esternamente, per esempio schiacciandolo e riducendolo in poltiglia, applicato su ferite, ascessi, foruncoli, punture d’insetti e piaghe.
Per lo stesso motivo viene consigliato ad uso interno per tutte le affezioni delle vie respiratorie (mal di gola, tosse, catarro, bronchite, polmonite, ecc..), non che nelle affezioni urinarie e nelle litiasi.
Dieta del gruppo sanguigno e porro
Il porro, nel libro della dieta del gruppo sanguigno del dott. Piero Mozzi, è considerata una verdura adatta a tutti i gruppi sanguigni (0, A, B ed AB):
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
Chi ha difficoltà a digerire l’aglio, o la cipolla, potrebbe riscontrare qualche problema anche con il consumo di porro, sebbene quest’ultimi siano solitamente meglio tollerati.