Curare l’allergia ai pollini e alle graminacee imparando a mangiare correttamente. I consigli alimentari del Dott. Mozzi
Se soffri di allergia ai pollini, o alle graminacee devi assolutamente leggere questa pagina: ti prometto che stravolgerà la tua vita, rendendola migliore.
Come? Semplice, eliminando quelli che sono i veri responsabili della tua allergia. Come avrai dal titolo, sto parlando del cibo, o meglio solo di alcuni alimenti di cui ti nutri praticamente tutti i giorni, come il 99% degli italiani del resto. Non ti sto dunque proponendo l’acquisto di particolari prodotti “miracolosi”, ma semplicemente una parziale modifica alla tua alimentazione che, sono sicuro, ti porterà in poco tempo dei risultati davvero inaspettati.
Pronto per guarire? Iniziamo…
Allergie primaverili
L’arrivo della primavera, oltre al sole e agli alberi in fiore, porta con se anche tanti problemi di allergie ai pollini (pollinosi) e alle graminacee per migliaia e migliaia di persone.
La famiglia delle Graminacee è in assoluto la più diffusa nel mondo. Essa comprende più di 8000 specie diverse di piante. Le piante spontanee sono diffuse dalle coste alle pianure e fino alla fascia alpina, mentre le forme coltivate (come i cereali), rivestono da qualche secolo un ruolo di primo piano nell’alimentazione umana ed animale. In Italia i pollini delle graminacee si rinvengono da fine Aprile a Settembre.
L’allergia ai pollini delle Graminacee rappresenta una delle principali cause di allergie in tutto il mondo. In particolare qui in Italia si stima che il fenomeno prima degli anni ’50 fosse pressoché inesistente, mentre oggi circa il 40% della popolazione soffre di allergie ai pollini e/o alle graminacee.
Sintomi
I sintomi , nella migliore delle ipotisi, equivalgono a starnuti, tosse secca, rossore, prurito e lacrimazione degl’occhi, naso chiuso, o che cola. In altri casi, più gravi, si può andare incontro a fenomeni più fastidiosi, come:
- asma,
- dermatite,
- frequenti emicranie,
- insonnia,
- stanchezza cronica.
Le cause dell’allergia
Nel corso di un certo frangente di tempo, definito come sensibilizzazione, il nostro sistema immunitario riconosce erroneamente come una minaccia, quelle che in realtà dovrebbero essere delle sostanze del tutto innocue.
Il sistema immunitario inizia così a produrre degli anticorpi atti a difendere l’organismo da tali sostanze. Solitamente il primo anno non succede nulla, mentre nel secondo anno, non appena rientriamo in contatto con pollini, o graminacee, gli anticorpi segnalano all’organismo l’ingresso dell’intruso e il sistema immunitario procede rilasciando dei mediatori chimici pro-infiammatori, come l’istamina, nella circolazione sanguigna.
Il rilascio di tali sostanze è ciò che causa i fastidi allergici che abbiamo visto prima.
Il numero delle persone che soffre di queste allergie aumenta ogni anno, soprattutto nei bambini e attualmente (anno 2015) il problema tocca il 40% della popolazione italiana.
Le ipotesi sulle cause della diffusione di allergie alle graminacee sono molte: alcuni scienziati danno la colpa all’inquinamento atmosferico, altri all’eccessivo igiene che avrebbe indebolito le nostre difese immunitarie, ma sono davvero in pochi a ipotizzare che la colpa sia nel cibo, ovvero in quelle molecole che introduciamo quotidianamente.
Il cibo come causa delle allergie
A prendere in esame quest’ultima ipotesi è il dottor Piero Mozzi.
Secondo il dottore la causa di questa esolosione di allergie é molto semplice da spiegare e dovrebbe essere già da tempo palese a tutti, visto e considerato che di graminacee ne mangiamo in abbondanza tutti i giorni!
Infatti tutti quelli che vengono classificati come cereali, appartengono alla famiglia delle Graminacee.
In particolare parlo di quello che é l’alimento principe nella tavola degli Italiani: il pane, la pasta, la pizza e in generale tutti i prodotti contenenti farina di frumento.
Il frumento non è però l’unico cereale facente parte della famiglia delle graminacee. Ci sono anche l’avena, il farro, il kamut, il mais, il miglio, l’orzo, il riso, la segale ed il sorgo.
Il dottor Mozzi spiega come nel corso degli anni, al pari delle allergie ai pollini e alle graminacee, sia aumentato anche il consumo di graminacee e in special modo del frumento. Basti pensare a quanto pane, pasta, biscotti, fette biscottate, torte, riso, crostate, grissini, cracker, ecc, mangiamo ogni giorno.
Eppure quasi nessuno si è mai preso la briga di fare delle ricerche in merito, per capire se ci potesse essere o meno un collegamento tra consumo di graminacee e allergie alle graminacee.
Il dottor Mozzi, dopo aver visto guarire centinaia di pazienti affetti da problemi di allergie, è assolutamente certo della sua tesi: la vera causa delle allergie alle graminacee e anche ai pollini, è il consumo di graminacee e quindi di cereali.
La sua certezza, come sempre, deriva dalla vita di tutti i giorni, sperimentando tali cambiamenti alimentari su se stesso e sui suoi pazienti. Niente di complicato, o di pericoloso, si tratta semplicemente di un cambio di alimentazione, o meglio di una rinuncia al consumo di cereali.
Non servono tempi biblici per vedere i risultati, basta qualche giorno, ovvero il tempo necessario al nostro organismo per smaltire le molecole che ci recano fastidio.
Detto questo, vediamo ora in concreto cosa devi fare per curare definitivamente i tuoi problemi di allergia.
I rimedi della medicina ufficiale
La Medicina Ufficiale non ha ancora scoperto un rimedio valido e definitivo per questo tipo di problema. Il medico si limita a prescrivere ai suoi pazienti dei farmaci capaci di attenuare i sintomi allergici, con risultati tutt’altro che esaltanti.
Cortisonici, antistaminici e decongestionanti non ti mettono al riparo dalle allergie, ma agiscono alleviando il sintomo e sono spesso portatori di sgradevoli e numerose controindicazioni.
Esistono poi delle indicazioni di massima che alcuni siti-web “specializzati” sull’argomento danno per evitare il peggioramento dei sintomi. Per esempio evitare di uscire durante le giornate secche e ventose, evitare di uscire subito dopo un temporale, farsi spesso la doccia, lavare spesso il pavimento, evitare i viaggi in macchina ed in treno con i finestrini aperti, utilizzare meno tendaggi e tappeti possibili, ecc.
Non so come la pensi, ma certi consigli mi sembrano a dir poco impraticabili.
I rimedi del Dott. Mozzi
Cosa propone il dott. Mozzi? Una cosa semplice e praticabile da chiunque abbia un minimo di forza di volontà. Modificare la propria dieta eliminando alcuni alimenti responsabili dell’allergia.
Vediamo dunque quali sono.
1 Elimina i cereali
La soluzione proposta dal dottor Mozzi è un cambio alimentare. Almeno nel periodo interessato, in cui vieni colpito dalle allergie, – solitamente da aprile a settembre – per curare definitivamente i tuoi problemi di allergia dovrai eliminare completamente (attenzione non basta ridurre) quegli alimenti a base di cereali appartenenti alla famiglia delle graminacee.
Sto parlando di: avena, farro, frumento, kamut, mais, miglio, riso, orzo, segale e sorgo.
Pane, pizza, biscotti, cracker, fette biscottate, torte, crostate, o qualsiasi altro prodotto a base di farine prodotte con questi cereali, almeno durante il periodo delle allergie, dovranno sparire del tutto dalla tua tavola. Che i cereali siano integrali o no, non cambia nulla. Questi alimenti vanno eliminati e non ci sono vie di mezzo.
MA NON BASTA: Oltre ai cibi elencati, ce ne sono degli altri, che ufficialmente non contengono cereali, ma che presentano delle sostanze, come addensanti ed edulcoranti, ricavati da cereali.
2 Elimina gomme da masticare e caramelle
Per esempio tutte le gomme da masticare e le caramelle, che oggi giorno presentano la scritta “senza zucchero”, contengono una serie di dolcificanti quasi sempre ricavati dalla fermentazione di cereali.
Sorbitolo, maltitolo, aspartame, acesulfame, maltodestrine…. sono tutti esempi di dolcificanti di sintesi da cui sarà opportuno stare alla larga.
3 Occhio all’amido di mais
Il mais è un cereale della famiglia delle graminacee e va dunque evitato. Da esso si ottiene un amido, appunto l’amido di mais, utilizzato come addensante in molti prodotti alimentari, oltre che in quasi tutti i farmaci.
E’ dunque importante che impari a leggere le etichette, evitando tutti quei prodotti che lo contengono.
Alcuni esempi di alimenti che lo contengono sono: insaccati, wurstel, minestre, creme, salse, yogurt, succhi di frutta, zucchero a velo, ecc.
4 Elimina lo zucchero di canna
Altra graminacea scoperta ultimamente dal dottore, che causa non pochi problemi a chi soffre di allergie, è lo zucchero di canna. Anche questo andrà fatto sparire e al suo posto si potrà usare tranquillamente il comune zucchero bianco. Per quanto venga demonizzato, resta comunque migliore dello zucchero di canna.
Se proprio non vuoi usare lo zucchero normale, potrai usare altri dolcificanti come il miele, la melassa, lo sciroppo d’acero, lo zucchero di barbabietola biologico, ecc..
5 Elimina latte e derivati
Una delle più comuni intolleranze alimentari del Pianeta è l’intolleranza al latte animale. Dopo i primi anni di vita perdiamo la capacità di digerire lo zucchero del latte, il lattosio. Le uniche persone capaci di digerire abbastanza bene il latte sono quelle di gruppo sanguigno B.
Tutti gli altri è meglio che si astengano dal consumo di latte e derivati del latte, perché oltre ai problemi digestivi, tipici di questo problema, l’intolleranza al latte va ad influire negativamente anche su altri tipi di allergie, come quella a pollini e graminacee, ma anche al nikel, o altre allergie di tipo alimentare.
Perché bisogna eliminare tutti questi alimenti?
L’allergia, spiega il dottor Mozzi, avviene proprio perché al consumo quotidiano di graminacee (cereali), si vanno a sommare i pollini e le graminacee presenti nell’aria nel periodo primaverile ed estivo.
E’ la somma di “alimenti + pollini” che scatena l’allergia.
Infatti nella maggior parte dei casi, durante il periodo inverno-autunno il problema non sussiste, proprio perché non ci sono i pollini in circolazione. Col sopraggiungere della primavera ecco che il problema ritorna.
Per eliminare il problema ti basterà eliminare gli alimenti elencati poc’anzi.
Non ci credi?
Ti sfido: prova a passare una settimana senza mangiare questi prodotti e osserva attentamente cosa succede. Rimarrai sorpreso…
Dopo aver provato ti invito inoltre a commentare questo articolo riportando i risultati ottenuti e se sono positivi, a condividerlo sui social, facendo un regalo a me e soprattutto agli altri che, come te, hanno di questi problemi.
Cosa mangiare?
Arrivati a questo punto ti chiederai: “Ma allora cosa mangio?”
Uova, carne, pesce, verdure, legumi, frutta, frutta secca, semi. Sono tutti alimenti consentiti che andranno però selezionati in base al tuo gruppo sanguigno, eliminando quelli dannosi.
Gruppo sanguigno? Che vuoi dire?
Quando parlo di alimenti dannosi lo faccio sempre con riferimento al proprio gruppo sanguigno.
Esistono alcuni alimenti che sono universalmente (o quasi) dannosi per tutte le persone, altri invece possono essere dannosi per alcuni e per altri no. Come puoi sapere se un determinato alimento per te è dannoso oppure no? Seguendo la dieta del gruppo sanguigno. Se non sai assolutamente di cosa sto parlando, prima di continuare con la lettura di questa pagina, ti consiglio di leggere questo articolo: Guida pratica alla dieta del gruppo sanguigno del dott. Mozzi.Se invece conosci già l’argomento, puoi riprendre tranquillamente con la lettura.

La quinoa, ottima alternativa ai cereali
Potrai inoltre sostituire i classici cereali con dei prodotti simili, ma che non rientrano nella famiglia delle graminacee. Sto parlando di quelli che vengono definiti “pseudocereali“: l’amaranto, il grano saraceno e la quinoa.
Sono dei chicchi, molto simili ai classici cereali, ma ricavati da piante che non appartengono a questa famiglia. Per questo motivo non ti daranno alcun problema di allergia.
Attenzione anche qui al gruppo sanguigno.
- La quinoa va bene per tutti;
- L’amaranto va bene per tutti, tranne che per le persone di gruppo sanguigno B;
- Il grano saraceno va bene solo per il gruppo 0 e gruppo A
Amaranto, e quinoa si trovano sotto forma di chicco, e come il riso si possono bollire, condire e mangiare. Il grano saraceno invece si trova nella forma di penne e fusilli. Fai attenzione però, a volte le aziende sono furbe e nelle confezioni riportano semplicemente la scritta “penne al grano saraceno”. Poi magari, facendo un controllino più accurato, nell’etichetta degli ingredienti scopriamo che contiene il 30% di farina di grano saraceno e il 70% di farina di frumento. Quindi anche qui attenzione alle etichette!
Infine, se ti piace il pane fatto in casa, o se sei appassionato di dolci, potrai acquistare le farine dei tre prodotti sopra citati, da sostituire alla classica farina 00. Ovviamente i termini di costi c’è un grosso divario, ma questi conti andrebbero fatti anche sulle conseguenze che la farina 00 ha sulla salute e non parlo soltanto di allergie ai pollini ed alle graminacee.
Dieta del gruppo sanguigno
Se vuoi saperne di più sulla dieta del gruppo sanguigno e sui risvolti che essa può avere sulla tua salute e dunque sulla tua vita, potrai approfondire l’argomento in queste pagine, oppure acquistando il libro “La dieta del dottor Mozzi”.
- Guida alla dieta del dottor Mozzi;
- Dieta del gruppo sanguigno 0;
- Dieta del gruppo sanguigno A;
- Dieta del gruppo sanguigno B;
- Dieta del gruppo sanguigno AB;
Rimedi naturali contro l’allergia
Oltre a seguire la dieta, per ridurre i sintomi dell’allergia ai pollini e alle graminacee, possiamo aiutarci anche con l’uso di particolari estratti fitoterapici.
Quelli consigliati dal dottor Mozzi sono due:
1# – Elicriso

fiori di elicriso
L’elicriso (Helichrysum italicum) è una pianta aromatica tipica della macchia Mediterranea. Questa pianta è nota per le sue ottime proprietà proprietà antistaminiche e antinfiammatorie. Le sommità fiorite dell’elicriso sono utilizzate in fitoterapia per la prevenzione e il trattamento delle allergie che colpiscono le vie aeree e i tessuti cutanei (ad esempio eczemi e dermatiti).
Con i fiori di elicriso si prepara un decotto, da bere durante la giornata. Il decotto si prepara in questo modo: si aggiunge un cucchiaino di fiori di elicriso a circa 250 ml d’acqua fredda e si porta l’acqua ed ebollizione mettendola a scaldare in un pentolino. Si fa bollire per circa 4-5 minuti e poi si spegne la fiamma. Si lascia l’elicriso a riposo in acqua bollente per almeno altri 10 minuti e poi si filtra e si beve.
Dove si trova l’elicriso? E’ una pianta che cresce spontanea vicino i luoghi rocciosi ed assolati, sia vicino al mare, che in collina e in montagna. E’ inoltre possibile coltivarla nel proprio giardino se si ha una buona esposizione al sole. Il periodo balsamico per la raccolta dei fiori è l’estate, tra Giugno e Luglio.
Dove si compra? In alternativa è possibile acquistare i capolini essiccati in erboristeria, oppure ordinandoli direttamente su siti internet specializzati nella vendita di prodotti erboristici. Tra i tanti prodotti presenti in rete, vi segnalo l’elicriso biologico dell’azienda agricola Erbedimauro, coltivata in Italia, in provincia di Fermo. Potete acquistare il prodotto direttamente su internet cliccando qui.
2# – Ribes nero

Ribes nero
L’altro rimedio anti-allergico per eccellenza è il ribes nero (Ribes nigrum). Di questa pianta, a seconda della problematica da trattare, si possono usare le foglie, i frutti, o le gemme. Nel caso delle allergie ai pollini ed alle graminacee si utilizzano le gemme, i cui principi attivi vengono estratti mediante macerazione in alcol e glicerina per un periodo di circa 21 giorni. Questi estratti fitoterapici sono chiamati macerati glicerici, o gemmoderivati. Il gemmoderivato di ribes nero gode di proprietà antistaminiche ed antinfiammatorie, inoltre è utile anche come stimolante del sistema immunitario e come antireumatico.
Dove si compra? Il gemmoderivato di ribes nero si può acquistare in erboristeria, oppure online direttamente su internet. Tra i migliori prodotti reperibili in rete vi segnalo il gemmoderivato di Ribes nero floripotenziato della Remedia Erbe.