Il carciofo (Cynaria scolymus) è una pianta erbacea perenne della famiglia delle Asteraceae; è originaria del bacino del Mediterraneo e non cresce allo stato selvatico, tant’è che si pensa derivi da selezionamenti del cardo selvatico (Cynara cardunculus silvestris).
La coltura del carciofo è diffusa in alcuni Paesi del Mediterraneo, specialmente in Italia, Francia e Spagna, mentre è molto meno conosciuto in altri Stati. In Italia viene coltivata soprattutto al Sud, in particolare in Sardegna, in Sicilia e in Puglia, dove con il risveglio anticipato della carciofaia in estate è possibile anticipare l’epoca delle raccolte all’inizio dell’autunno. La stagione del carciofo va da ottobre a giugno, ma ci sono anche molte specie che fioriscono più volte durante l’anno.
E’ una pianta che può raggiungere anche il metro e mezzo di altezza; da una singola radice si sviluppano diversi fusti, sulla cima di uno dei quali crescono i fiori azzurro violacei protetti da brattee spinose. Le foglie sono pennate con nervature centrale.
Se ne conoscono razze diverse per la forma del capolino, per le brattee spinose o inermi, verdi o violette e per la maggiore o minore precocità.
Del carciofo si consumano i capolini giovani quando sono ancora coperti da diversi strati di brattee, le quali sono ancora carnose alla base. In alcuni paesi si consuma anche la parte del gambo più vicina al fiore.
Le foglie invece sono la parte utilizzata come droga per la preparazione di estratti idroalcolici, tinture madri, estratti secchi, ecc. ad uso fitoterapico.
Nel libro della dieta del gruppo sanguigno del Dr. Piero Mozzi, il carciofo è considerato quasi al pari di una medicina per il gruppo sanguigno 0 ed il gruppo sanguigno A, mentre rappresenta un alimento nocivo per gli altri due gruppi sanguigni (B ed AB).
Attenzione però, il consumo di carciofi è sconsigliato per tutte le persone che hanno subito l’asportazione della cistifellea.
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
Proprietà del carciofo ad uso alimentare
I carciofi sono ortaggi di cui si consumano le infiorescenze, ovvero i capolini immaturi raccolti prima che sboccino i fiori.
Del carciofo si mangiano inoltre anche i gambi. Dei capolini si mangiano la parte interna (bratte interne), mentre il fogliame esterno (bratte esterne) vengono scartate, in quanto troppo dure e fiborse.
Per quanto riguarda i valori nutrizionali il carciofo crudo presenta un contenuto calorico pari a 22 kcal per 100 g di prodotto. L’apporto proteico dei carciofi risulta superiore a quello in carboidrati, mentre quello lipidico è praticamente nullo, similmente a molti altri ortaggi. Hanno inoltre un ottimo contenuto di fibre.
Per quel che concerne le vitamine, nei carciofi troviamo in piccole quantità: tiamina, riboflavina, niacina, vitamina C e carotenoidi. Tra i sali minerali troviamo un alto contenuto di ferro, calcio, sodio, fosforo e potassio.
Valori nutrizionali di 100g di Carciofi crudi:
Calorie | kcal. | 22 |
Acqua | % | 89.1 |
Proteine | % | 2.7 |
Carboidrati | % | 2.5 |
Grassi | % | 0.2 |
Fibre | % | 5.5 |
1 In caso di stipsi
Diversi studi scientifici hanno stabilito che la cinarina svolge sia attività coleretica, che consiste nello stimolare la produzione di bile, sia azione colagoga, che consiste nel facilitare il deflusso della bile dalla cistifellea verso l’intestino. Dato che la bile ha un’azione lassativa, il consumo di carciofi è particolarmente adatto a chi ha problemi di stipsi persistente, problema che contribuisce a prevenire e a curare anche per la ricca presenza di fibre
2 Un aiuto per il fegato
Grazie alla presenza di acidi fenolici, sostanze dotate di elevato potere antiossidante, il carciofo protegge il fegato dall’azione nociva dei radicali liberi. Inoltre, la cinarina stimola la rigenerazione delle cellule epatiche esposte ai danni provocati da alimenti tossici, come l’aubuso di cereali, latticini, fritti, soffritti, salumi di maiale ed alcool. La cinarina svolge anche un’azione ipocolesterolemizzante.
3 Combatte i picchi glicemici e abbassa i trigliceridi
Altra sostanza dotata di azione benefica presente nel carciofo è l’inulina, una fibra solubile che contribuisce a ridurre il tasso di trigliceridi nel sangue e a contenere gli aumenti dei valori glicemici.
4 Previene le malattie cardiovascolari
Il cuore del carciofo contiene acido clorogenico (CA), un antiossidante naturale che previene malattie arteriosclerotiche e cardiovascolari.
Il carciofo ad uso fitoterapico
Il carciofo non viene impiegato solo come ortaggio. Le sue foglie trovano impiego anche per uso fitoterapico, sotto forma di estratti idroalcolici, estratti secchi e tisane.
La cinarina, contenuta anche nel capolino, è contenuta in dosi più elevate proprio nelle foglie. Oltre alla cinarina la foglia del carciofo contiene anche i seguenti principi attivi: flavonoidi, cinaropicrina, tannini, steroli, poliacetileni, lattoni sesquiterpenici, sali minerali ed acidi organici (malico, succinico). Tuttavia il principio attivo più interessante rimane proprio la cinarina, che è anche la sostanza con proprietà epatoprotettrici, colagoghe, coleretiche, ipocolesterolemizzanti, disintossicanti, diuretiche ed amare.
Essendo la cinarina una sostanza idrosolubile, è possibile usufruire delle sue proprietà preparando una semplice tisana. Basterà portare ad ebollizione circa 500 ml d’acqua e una volta fatto ciò spegnere la fiamma e versare l’acqua bollente in una tazza contenente dei pezzetti di foglia di carciofo fresche, o essiccate. Vi avverto, questo tipo di tisana è estremamente amara ed è solo per palati molto forti.
L’alternativa migliore, sia per il maggior contenuto di principi attivi, sia per la facilità d’uso, è l’utilizzo di un estratto idroalcolico, come per esempio la tintura madre. In questo caso basterà diluire poche gocce (circa 20-30 gocce) di tintura madre in poca acqua, da bere a stomaco vuoto 3 volte al giorno. L’estratto secco titolato è invece sconsigliato, per il suo contenuto di maltodestrine, dannose per l’organismo umano.
Cosa ne pensa il Dr. Mozzi
Il carciofo, come molti altri alimenti, non è adatto a tutti quanti. Il Dottor Mozzi lo considera infatti un alimento nocivo per tutte le persone appartenti al gruppo sanguigno B ed AB. Inoltre ne sconsiglia il consumo e l’uso di estratti fitoterapici, in caso abbiate subito l’asportazione della cistifellea.
Per le persone di gruppo sanguigno 0 ed A il Dottor Mozzi, il carciofo viene considerato come un alimento altamente benefico (tranne alcuni rari casi di intolleranza) e ne consiglia dunque il consumo, oltre all’uso di estratti fitoterapici in caso di bisogno.
In particolare il carciofo è ottimo per le sue proprietà digestive, come regolatore intestinale (quindi risulta molto utile in caso di stipsi), in caso di gonfiore addominale, ma anche come ipoglicemizzante naturale (utile per i diabetici) e per via delle sue incredibili proprietà disintossicanti, è molto utile per tutte quelle persone che soffrono di patologie al fegato (steatosi epatica, epatiti, cancro al fegato, transaminasi o gamma-gt elevate, ecc..).
Per quanto riguarda l’uso di estratti fitoterapici, il Dottor Mozzi consiglia l’uso di tintura madre di foglie di carciofo sia nei casi sopra citati che per le seguenti patologie:
- stati d’ansia;
- ipertensione;
- tachicardie;
- turbe della menopausa;
- disturbi mestruali.
Dove comprare la tintura madre?
Puoi acquistare la tintura madre di carciofo ordinandola in erboristeria, oppure su alcuni negozi online specializzati.
Tintura madre di Carciofo
Contenuto: Estratto idroalcolico di foglie di carciofo (pianta fresca);
Confezione da: 50 ml