La propoli è una sostanza resinosa prodotta dalle api. Le api raccolgono delle resine da gemme e cortecce di varie piante, per poi trasformarle in propoli, grazie alle loro secrezioni digestive, che contengono enzimi in grado di estrarre dalla resina sostanze dalle importanti proprietà medicinali. Il risultato finale è un prodotto completamente naturale, dalle caratteristiche uniche e che risulta incredibilmente benefico per l’organismo umano.
La propoli viene prodotta dalle api alla fine della stagione di raccolta dei pollini, più o meno tra agosto ed ottobre, quando le api si preparano per far fronte all’inverno imminente. Viene impiegata come materiale da costruzione e da difesa, per sigillare, proteggere e rinforzare gli alveari. La propoli viene usata dalle api per “rivestire e verniciare” le pareti interne dell’alveare, specialmente la camera della regina, che viene così sterilizzata prima che inizi la deposizione delle uova.
Sistema di raccolta della Propoli
Esistono due sistemi di raccolta: il primo consiste nella raschiatura delle costruzioni di propoli dall’interno degli alveari, un lavoro che l’apicoltore riserva di solito per l’inverno, quando è il momento di rimettere in sesto i materiali. Parte di questa propoli di raschiatura, se questa pulizia non viene effettuata regolarmente tutti gli anni, può aver subito un processo di ossidazione.
Il secondo sistema consiste nella utilizzazione di griglie, che vengono collocate al posto della soffitta dell’alveare: gli interstizi vuoti delle griglie inducono le api, che regolano gli spazi dell’alveare secondo una geometria precisa, a riempirli con la propoli. Questa tecnica viene applicata nella stagione calda, quando le api spontaneamente raccolgono la propoli: con questo metodo la propoli è più facile da raccogliere, e il suo livello di freschezza e purezza sono molto maggiori.
Proprietà della Propoli

propoli allo stato grezzo
La propoli è un rimedio fitoterapico molto utilizzato anche in passato, tant’è che la scoperta e l’utilizzo della propoli risalgono a tempi molto antichi, più di 6 mila anni fa.
I sacerdoti egiziani la utilizzavano per mummificare le spoglie dei faraoni, mentre i medici la impiegavano per trattare le infezioni della pelle, dell’apparato respiratorio e come cicatrizzante e disinfettante delle ferite. Anche i greci, i romani, gli arabi e gli incas ne conoscevano le proprietà.
Negli ultimi decenni la medicina moderna ha messo in evidenza i suoi componenti, la sua azione benefica e le sue incredibili proprietà.
La propoli è costituita essenzialmente da una miscela di composti di natura aromatica e fenolica arricchita da numerose sostanze molto eterogenee tra loro (acidi grassi, terpeni, aminoacidi, vitamine, sali minerali ecc.) la cui distribuzione percentuale è molto variabile in funzione delle stagioni e del tipo di vegetazione.
La propoli ha una composizione la cui schematizzazione non è particolarmente agevole perché la distribuzione delle sostanze che la compongono varia a seconda delle stagioni e del luogo di provenienza.
A seconda della sede di raccolta il colore della propoli varia dal giallo-verde (quando prevalgono i pini) a rossastro (prevalenza di pioppi) fino al nero (prevalenza di betulle) con tutte le sfumature possibili tra i diversi colori. Così anche l’odore, molto aromatico, muta in base alle sostanze resinose presenti. Lo stesso vale per il sapore che dal tipico acre-amaro arriva fino al dolce.
La composizione della propoli è grosso modo questa:
- 50-55% di resine e balsami (terpeni, polisaccaridi, acidi uronici,
acidi aromatici, aldeidi aromatiche, acidi ed esteri caffeici, ferulici
cumarici). - 25-35% di cera (acidi grassi, ossiacidi, lattoni).
- 5-10% di sostanze volatili, di cui lo 0,5% di olii essenziali.
- 5% di polline, presente per cause accidentali.
- 5% circa di materiali organici vari tra cui i più importanti sono i flavonoidi (acido benzoico, ac. caffeico, ac. ferulico, alcool cinnamico, crisina, dimetossifiavoni galangina, isovanilina, isalpina, pinocembrina, pinobanksina, pronostrobina, vanillina, kemferide, etc … ), minerali (alluminio, calcio, cromo, rame, ferro, manganese, piombo, silice, etc … ), vitamine dei gruppo B (Bl, B2, B6, PP), vitamina C ed E.
Le ricerche e i test clinici effettuati sia in vivo, che in vitro, hanno messo risaltato le importantissime attività che la propoli è in grado di esercitare sull’organismo: in particolare l’elevato potere antibatterico, antivirale ed antimicotico.
Proprietà antibatterica
In primis salta all’occhio la sua marcata azione di “antibiotico naturale” con attività sia batteriostatica sia battericida: impedisce infatti la moltiplicazione dei germi, li uccide e stimola i processi immunitari.
Numerose sperimentazioni hanno dimostrato sia in vivo che in vitro la capacità della propoli in soluzione alcoolica alla concentrazione dal 10 al 20% di inibire lo sviluppo di vari ceppi batterici Gram positivi (Escherichia coli, Proteus vulgaris, Mycocter¡um tubercolosis, Bacillus alvei, B. alvei, B. larvae, B. subtilis e numerose salmonelle).
I costituenti della propoli maggiormente implicati nell’attività antimicrobica sono, oltre l’olio essenziale, i flavonoidi (tra l’altro questa categoria di composti ha un ruolo chiave nel rinforzare il sistema immunitario), in particolare galangina, pinocembrina e crisina, e gli acidi clorogenico, caffeico e benzoico.
Proprietà antivirale
La propoli svolge anche un’azione di inibizione nei confronti di alcuni tipi di virus, quali l’herpers simplex, il corona virus, ma anche sui ceppi virali dell’influenza A e B, parainfluenza 1-2-3, adenovirus e virus respiratori e circa 10 tipi di infezioni virali.
Proprietà antimicotiche
I preparati a base di propoli sono risultati particolarmente attivi contro infezioni da Candida, saccaromiceti, tricofili, e microspori in grado di provocare numerose affezioni parassitarie (micosi) sull’uomo e gli animali. Tale azione sarebbe dovuta alla presenza di acido caffeico, pinocembrina, pinobaucsina e benzii-p-cumarolo.
La propoli svolge azione fungicida anche nei riguardi di alcuni funghi che attaccano il mondo vegetale.
Altre proprietà
Oltre a quelle poc’anzi citate, che comunque restano le più importanti, la propoli ha molte altre proprietà interessanti.
- Cicatrizzante, particolarmente nel senso di rigenerazione dei tessuti, nel caso di ferite e nella riparazione di fratture.
- Immunostimolante per stimolazione dell’immunogenesi e del timo. Da ricordare che estratti di propoli avrebbero dimostrato anche una azione inibitrice diretta sulla crescita di cellule neoplastiche.
- Protettiva sulla circolazione permeabilità e fragilità capillare, dovuta al fatto che i flavoni e flavonoidi fanno parte del fattore vitaminico P.
- Stimolante il metabolismo del tessuto muscolare, sia striato che liscio. In particolare viene stimolata la peristalsi intestinale.
- Stimolante gli scambi idrici di membrana e la diuresi.
Indicazioni d’uso
La propoli può essere utile soprattutto in caso di:
- infezioni delle vie aeree superiori (tosse, tracheiti, mal di gola, raffreddore e raucedine, ecc.);
- faringite, laringite, sinusite, tonsillite;
- infezione batterica (da Stafilococco, Streptococco, Klebsiella pneumoniae, Escherichia coli, Pseudomonas aeruginosas, Proteus vulgaris, Bacillus subtilis e alvei, Moraxella catharralis);
- infezione micotica (da Candida albicans, Trichosporum, Epidermophyton e Tricophyton);
- Herpes simplex 1 e 2;
- Adenovirus;
- Afte, gengivite, stomatite, periodontite ulcerazioni ascessi.
Modalità e forme di utilizzo
La propoli è presente in commercio in svariate forme.
La resina grezza è poco diffusa anche a causa del suo sapore sgradevole e della sua tendenza ad ingiallire i denti, effetto comunque reversibile. La propoli grezza va fatta sciogliere lentamente in bocca e la dose di assunzione è molto bassa: si consiglia infatti di assumerne 1 gr. dopo i tre pasti principali.
Molto più comune è invece la propoli sotto forma di tintura madre, composta semplicemente da propoli, acqua e alcool ed è quella comunemente consigliata anche dal dr. Mozzi, in quanto di facile uso e priva di additivi, edulcoranti, conservanti e stabilizzanti come le dannosissime maltodestrine, che vengono aggiunti spesso nelle altre forme e che sono tutt’altro che innoqui per la salute umana.
La tintura madre, per uso interno, va diluita in poca acqua e presa più volte a giorno. Il dosaggio maggiormente indicato è compreso tra 30 e 50 gocce, da assumere circa due, o tre volte al giorno.
La tintura madre di propoli si può frequentemente impiegare anche per effettuare dei gargarismi e degli sciacqui (anche in questo caso il dosaggio consigliato è compreso tra trenta e quaranta gocce), che hanno lo scopo di contrastare in maniera efficace le afte, gengiviti, piorrea, stomatiti e altri stati infiammatori del cavo orale.
Inoltre si può utilizzare la tintura madre ad uso esterno, applicando poche gocce localmente nella parte interessata.
Se si sceglie la soluzione idroalcolica per somministrazione orale, la titolazione minima consigliata è di 30 mg/ml di Flavonoidi totali.
Altre modalità di assunzione della propoli molto comune è l‘estratto secco sotto forma di pastiglie, o di tavolette. Attenzione però, in questo caso il dr. Mozzi consiglia sempre di controllare bene l’etichetta riportante il contenuto, per accertarsi che il prodotto non contenga sgradite sorprese, come le dannose maltodestrine, o altri componenti aggiuntivi (esempio: conservanti, edulcoranti, coloranti, aromi ecc..) molto dannosi per il nostro organismo. Un buon estratto secco dovrebbe essere titolato in galangina minimo per l’8%.
Il dosaggio giornaliero dell’estratto secco va da 8 a 10 mg per kg di peso corporeo, suddivisi in due-tre somministrazioni lontano dai pasti.
Propoli e gruppi sanguigni
Nella dieta del gruppo sanguigno del dr. Piero Mozzi, la propoli viene indicata come benefica per tutti i gruppi sanguigni:
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
Controindicazioni e avvertenze
Non ci sono controindicazioni segnalate.
Nei soggetti particolarmente sensibili, la Propoli può dare fenomeni di allergia cutanea che scompaiono immediatamente con la sospensione del rimedio.
Stessa cosa accade nei soggetti che accusano secchezza delle fauci, disturbi epigastrici associati, a volte, a diarrea.
Gli studi clinici confermano che la propoli è praticamente atossica sia assunta in alti dosaggi in un’unica volta, che ripetutamente per lunghi periodi.