Quando si parla di vitamina C vien normale pensare subito alle arance. Tuttavia tra i frutti più ricchi in assoluto di questa preziosa vitamina, non troviamo le arance, ma le bacche di rosa canina. Come scoprirai continuando la lettura, queste piccole bacche rosse, a parità di peso, vantano 40 volte la vitamina C contenuta nelle arance.
Descrizione della pianta
La rosa canina è un arbusto spinoso che può raggiungere i 3 metri d’altezza, facente parte della famiglia delle Rosacee. E’ la specie di rosa più diffusa al mondo e si trova allo stato selvatico un po’ in tutte le zone temperate del mondo, Italia compresa. Cresce in collina ed in campagna, ad altitudini fino a 1600 metri, soprattutto su aree vaste e molto soleggiate (prati, radure, ecc.).
La pianta prende il nome “canina” da Plinio il vecchio (1°secolo d.C.), che descrisse la guarigione di un soldato malato di rabbia grazie ad un decotto a base di queste bacche.
La rosa canina fiorisce verso i mesi di maggio-giugno, con delle rose poco profumate. I frutti invece sono bacche ovoidali e carnose di colore rosso, chiamati “cinorrodi” e raggiungono la maturazione durante i primi freddi dell’inverno.
Una miniera di vitamina C
Se vogliamo consumare una buona quantità di vitamina C (acido ascorbico), specialmente in inverno, quando più ne abbiamo bisogno, dovremmo pensare a queste piccole bacche rosse.
Le bacche di rosa canina sono infatti il frutto – almeno nel nostro Continente – in assoluto più ricco di vitamina C. Se pensiamo che 100 g di bacche di rosa canina contengono circa 2.200 mg (2,2 grammi!) di vitamina C, confrontandoli con i miseri 50 mg per 100g di arance, possiamo capire che non c’è assolutamente confroto.
La vitamina C è un potente antiossidante che contribuisce a migliorare le nostre difese immunitarie ed a ostacolare i radicali liberi e quindi l’invecchiamento cellulare. Inoltre stimola la sintesi di collagene, una proteina che fa parte del tessuto cutaneo, delle ossa e delle cartilagini, dei tendini e dei vasi sanguigni. Non è un caso che le bacche di rosa canina maturino proprio nei mesi invernali, quando siamo più soggetti a raffreddori e sintomi influenzali e non è un caso che resistino a temperature estreme, anche di – 20 C°.
Questi frutti possono essere un prezioso alleato contro i malanni che il freddo porta con se e il Dottor Mozzi stesso le consiglia come uno dei pochi frutti validi da consumare durante l’inverno.
Altre proprietà delle bacche di Rosa Canina
Dire che le bacche di rosa canina sono utili esclusivamente per il loro contenuto di vitamina C sarebbe assai riduttivo. Sono molte le qualità e i principi attivi che rendono prezioso questo frutto e anche altri componenti della pianta, come i fiori, le foglie e le radici.
Oltre alla vitamina C, le bacche di rosa canina contengono:
- vitamine: A, E, B2, B3, B9;
- sali minerali: calcio, magnesio, fosforo, potassio, manganese;
- tannini:
- acido malico e citrico;
- bioflavonoidi (fitoestrogeni);
- pectine;
- acidi organici
Il contenuto di questi principi attivi rendono le bacche utili in caso di:
Diarrea
La rosa canina viene apprezzata in particolar modo per le sue proprietà astringenti, antidiarroiche ed antinfiammatorie. Soprattutto i tannini, contenuti in grande quantità, risultano preziosi per curare fenomeni di natura diarroica. Inoltre al miglioramento dell’equilibrio e del transito intestinale contribuiscono anche le pectine.
Problemi circolatori ed anemia
I flavonoidi, agendo in combinazione con la vitamina C, hanno un effetto protettivo nei confronti dei vasi sanguigni ottimizzando la circolazione del sangue. Inoltre la vitamina C aumenta l’assorbimento del ferro assunto con gli alimenti, ed è quindi efficace per contrastare l’anemia.
Infiammazioni alla vescica, ai reni e gotta
La rosa canina svolge un’azione diuretica, che stimola l’eliminazione delle tossine attraverso l’urina e che viene anche raccomandata in caso di infiammazioni alla vescica o ai reni. L’eliminazione dell’acido urico dall’organismo risulta essere particolarmente utile anche per combattere la gotta.
Stanchezza fisica e mentale, basse difese immunitarie
La rosa canina viene consigliata anche a soggetti particolarmente debilitati, ad esempio a causa di malattie, infezioni, terapie farmacologiche od operazioni chirurgiche. Si tratta infatti di un tonico eccellente che combatte le ipovitaminosi, le sindromi da stress e la stanchezza sia fisica che mentale.
Allergie
Questa pianta è particolarmente utile anche ai soggetti che soffrono di allergie, poiché attraverso un blando effetto antistaminico (soprattutto a livello respiratorio) permette di ridurre le manifestazioni allergiche.
Dolori articolari
Utilizzata sotto forma di polvere, la rosa canina è una cura efficace anche nei confronti dell’artrosi e dei reumatismi, nonché di tendiniti e dolori articolari.
Rosa canina e gruppi sanguigni
La rosa canina nella dieta del gruppo sanguigno del dottor Mozzi è segnalata come alimento benefico per tutti i gruppi sanguigni, nessuno escluso.
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
Come usare la rosa canina
Il dottor Mozzi parla spesso di questa pianta nelle sue trasmissioni, indicandola come validissima fonte di vitamina C e come rimedio naturale valido per parecchi malanni. Più nello specifico consiglia l’uso di questo, come di altri fitofarmaci, nell’ultimo libro, l’Agenda del dottor Mozzi.
Qui vediamo i modi in cui possiamo far uso di questa pianta e delle sue bacche.
Come consumare le bacche ?
Se vuoi farti una scorpacciata di vitamina C, il modo migliore è senz’altro quello di consumare le bacche mature e fresche, cioè appena raccolte, private dei semini interni. Già con l’essiccazione si perde buona parte di vitamina C e lo stesso avviene in tutte quelle preparazioni che prevedono l’utilizzo di calore, come i decotti o le tisane.
Il periodo migliore per la raccolta è dopo le prime gelate, generalmente verso Dicembre o Gennaio, ma dipende molto anche dalla località.
Tintura Madre
La tintura madre è un estratto idroalcolico delle bacche fresche appena raccolte. Si assume a gocce, da diluire in poca acqua. I dosaggi consigliati sono di 45 gocce per 3 volte al giorno, meglio se lontano dai pasti.
Gemmoderivato
Il gemmoderivato, o macerato glicerinato, si ottiene dai germogli di rosa canina. Si assume soprattutto per rafforzare il sistema immunitario. Generalmente se ne consigliano 40 gocce, sciolte in poca acqua, 2 volte al giorno.
NB: Queste sono delle indicazioni generalizzate e non tengono conto delle condizioni personali e della concentrazione del prodotto. In oltre è sempre consigliato rivolgersi al medico prima di iniziare una terapia a base di rosa canina, per assicurarsi che i principi attivi contenuti nei prodotti non interferiscano con le patologie o le cure farmacologiche in atto.
Come si prepara la tisana?
Le tisana si prepara a partire dai cinorroidi essicati. La preparazione è molto semplice e immediata: basta lasciare in infusione un po’ di bacche (circa un cucchiaino, equivalente a 2g) in acqua bollente e attendere per 10 minuti, quindi filtrare e bere.
Dove si compra?
Le bacche essiccate si vendono in erboristeria e nei negozi Bio, già pronti in bustina.
In alternativa è possibile acquistare le bacche di rosa canina su internet. Se cerchi un prodotto biologico e italiano, tra i vari prodotti disponibili in commercio mi sento di consigliarti le bacche coltivate e vendute dall’Azienda Agricola di Mauro Vallesi.
L’azienda coltiva le proprie piante di rosa canina nelle colline marchigiane di Monte San Giusto, in aperta campagna e lontano da zone di inquinamento, osservando metodi di coltivazione biologiche, senza l’utilizzo di pesticidi, concimi di sintesi o altri prodotti chimici. L’azienda coltiva e vende i propri prodotti direttamente al pubblico (dal produttore al consumatore), garantendo la massima freschezza.
Bacche essiccate di Rosa Canina Bio
Contenuto: 50 g;
Produttore: Azienda Agricola di Mauro Vallesi