Se soffri di anemia, sappi che prendere fialette di ferro o di vitamine per tutta la vita (o quasi) non è l’unica soluzione al problema. Anzi potremmo tranquillamente dire che non è affatto una soluzione, perché di fatto questi integratori non eliminano la causa del problema.
L’anemia si può curare semplicemente seguendo la dieta giusta e in questo articolo sarà il dottor Mozzi a spiegarci come fare.
Continuando a leggere scoprirai:
- Che cos’è l’anemia;
- Quali sono i sintomi più comuni dell’anemia;
- Quali sono le forme più comune di anemia
- Quali sono le cause dell’anemia da deficit di ferro
- Come curare l’anemia con la dieta giusta
- Che cos’è la microcitemia
- Quali sono i rimedi naturali più validi
Che cos’è l’anemia?
L’anemia è una malattia del sangue caratterizzata da una ridotta concentrazione di emoglobina, o da un basso numero di globuli rossi nel sangue (Ematocrito basso), per cui il corpo produce troppi pochi globuli rossi sani, ne perde troppi o li distrugge in numero maggiore rispetto a quanti ne produce.
I globuli rossi hanno il compito di trasportare a tutte le cellule l’ossigeno, la sostanza che permette il loro sostentamento, e le liberano dall’anidride carbonica, il prodotto di scarto dell’attività cellulare.
In questo processo, un ruolo fondamentale è svolto dall’emoglobina, una proteina contenuta nei globuli rossi, che contiene inoltre il pigmento che dà al sangue il suo tipico colore rosso. L’emoglobina è proprio la sostanza che nei polmoni si combina con l’ossigeno e ne permette il trasporto, attraverso la circolazione, a tutti i tessuti del corpo.
L’anemia si verifica quando la quantità di emoglobina nel sangue scende al di sotto del requisito minimo, necessario per il corretto funzionamento di tutto l’organismo.
Quindi un indice di emoglobina basso, o un numero basso di globuli rossi comporta difficoltà nel trasporto dell’ossigeno nei vari organi e tessuti del corpo, con sintomi come la stanchezza e altri che possono variare a seconda della gravità della malattia.
Valori di emoglobina
Si parla di anemia quando i valori di emoglobina sono:
- Nell’uomo: emoglobina minore di 13 g/dl;
- Nella donna: emoglobina minore di 11 g/dl;
Valori di ematocrito
I livelli di ematocrito variano in base all’età e al sesso e in genere negli uomini è più alto. Il range percentuale, entro cui possiamo considerare l’ematocrito nella norma è il seguente:
- Uomini: 37%-50%;
- Donne: 36%-46%.
Sintomi dell’anemia
Uno dei sintomi più evidenti dell’anemia è il pallore della cute e delle mucose , dovute proprio dall’insufficiente apporto di ossigeno ai tessuti.
Altri sintomi classici sono: sonnolenza, stanchezza e scarsa resistenza agli sforzi, tachicardia, cefalee persistenti, difficoltà respiratorie, vertigini e senso di stordimento.
Altri sintomi meno comuni sono: senso del gusto alterato, lingua dolorante, prurito, disfagia (difficoltà nel deglutire). Alcune forme di anemia sono inoltre associate ad ingrossamento della milza.
I diversi tipi di Anemia
Esistono molte forme di anemia e ognuna presenta cause apparentemente differenti.
La forma più comune è senza dubbio quella da carenza di ferro, detta anche anemia sideropenica. La carenza di ferro a sua volta può essere causata da motivi molto diversi tra loro. Motivi che approfondirò a breve.
Altre forme di anemia, meno comuni, sono derivanti da una carenza di vitamine quali l’acido folico e la vitamina B12.
Esistono poi alcune forme di anemia provocate da malattie croniche, quali infezioni o infiammazioni croniche, cancro, insufficienza renale, epatopatie croniche, ecc.
Certi farmaci come l’aspirina, gli antinfiammatori, certi tipi di antibiotici, i contraccettivi orali, i chemioterapici, l’alcol e altre sostanze possono essere responsabili dell’anemia, perché favoriscono la formazione di emorragie, oppure perché ostacolano o inibiscono la produzione midollare di globuli rossi.
Altre forme di anemia sono l’anemia emolitica, determinata dalla veloce distruzione dei globuli rossi, l’anemia aplastica, caratterizzata dalla ridotta capacità del midollo osseo di produrre globuli rossi. Infine bisogna considerare le malattie ereditarie come l’anemia mediterranea, l’anemia falciforme, ecc.
Anemia da deficit di ferro
L’anemia sideropenica è causata da un basso livello di ferro nel corpo. Il midollo osseo ha bisogno di ferro per produrre emoglobina, se le risorse di ferro sono scarse, verrà prodotta poca emoglobina per i globuli rossi. Inoltre il ferro viene “riciclato” da globuli rossi invecchiati, così che il sangue contiene ferro.
Perdere sangue, dunque, significa perdere ferro. Per questo motivo le donne sono molto più soggette degli uomini a questo tipo di anemia, soprattutto se le mestruazioni sono troppo abbondanti. Anche una lenta ma cronica perdita di sangue dal corpo – così come avviene in un ulcera, in un polipo al colon, in presenza di fibromi, cancro al colon, o addirittura di emorroidi – può portare ad un a perdita di ferro e quindi ad un anemia da deficienza di ferro.
Inoltre anche nelle donne incinta lo svilupparsi del feto assorbe ferro alle riserve della madre, che se non viene rimpiazzato rapidamente con una corretta alimentazione, può portare a deficienza di ferro e quindi anemia.
Altri soggetti a rischio di carenza di ferro sono i neonati, soprattutto se non vengono allattati al seno e i bambini nell’età della crescita.
Come curare l’anemia con la dieta
Prenderò in considerazione solo la forma anemica trattata dal dott. Mozzi durante il suo intervento a Telecolor, ovvero l’anemia causata da carenza di ferro, o da vitamine, non dovuta a perdite di sangue acute, o croniche, o occulte, da cure farmacologiche, o da malattie ereditarie.
Tuttavia voglio precisare che, anche se la tua forma di anemia fa parte del secondo gruppo, di cui appunto non farò cenno, potrai avere significativi miglioramenti mettendo a frutto ciò che apprenderai da questa lettura.
Metodi di cura della medicina ufficiale
La medicina ufficiale cura le carenze di ferro, o di vitamine, integrando nella dieta del paziente delle fialette di ferro. Integratori che quasi mai risolvono il problema e che spesso portano a delle controindicazioni.
In particolare le persone di gruppo sanguigno 0, con la continua assunzione di ferro possono andare incontro a diarrea e stitichezza cronica. Poi nelle donne in gravidanza, che sono tra i soggetti maggiormente colpiti da anemia, il dott. Mozzi metta all’allerta dall’assunzione di ferro, che oltre ai problemi digestivi appena accennati, potrebbe provocare anche dei problemi al feto.
Metodi di cura del dott. Mozzi
Almeno che non sei una persona denutrita, magari perché stai seguendo una diete un po’ “estrema”, come quella vegana, cioè completamente priva dell’apporto di qualsiasi alimento di origine animale, non c’è una spiegazione logica per cui dovresti soffrire di anemia.
E questo vale per tutti, anche per le donne in gravidanza, dove la presenza di anemia sembra ormai essere considerata la norma.
In tutti questi casi, non essendoci una perdita di sangue, o farmaci che comportano emorraggie, o mal funzionamento del midollo osseo, l’unico motivo plausibile per cui sei anemico/a è uno solo: un malassorbimento intestinale. In sostanza c’è qualcosa che impedisce al corpo di assimilare le sostanze nutritive, come appunto il ferro e le vitamine.
La medicina non spiega il motivo di questo malassorbimento di ferro e di vitamine. Tuttavia un colpevole esiste e il dott. Mozzi l’ha indivuato ormai da tempo. Sto parlando del LATTE E DEI SUOI DERIVATI, alimento a cui, non a caso, sono intolleranti la maggior parte delle persone e di cui gli Italiani sono grandi consumatori.
Per curare definitvamente l’anemia sarà indispensabile ELIMINARE DEFINITIVAMENTE il latte di mucca o di qualsiasi altro animale (anche capra, pecora, ecc.) e ovviamente anche tutti i suoi derivati: yogurt, formaggi, burro, panna, mascarpone, gelati, dolci cremosi, ecc..
Infatti i latticini oltre a non contenere ferro, sono i principali antagonisti nell’assorbimento del ferro. Soprattutto durante la gravidanza, oltre a provocare anemia il latte può avere un ulteriore e triplice effetto nocivo:
1) nei primi mesi di gravidanza può provocare l’aborto spontaneo;
2) nel proseguio della gravidanza può provocare gestosi;
3) negli ultimi due-tre mesi prima del parto il latte compromette la produzione di latte materno per l’allattamento.
Il dottor Piero Mozzi, nel corso del video-puntata dedicato all’anemia, non specifica se il latte provochi anche malassorbimento di acido folico e vitamina B12, tuttavia il latte vaccino è considerato un alimento nocivo, fonte di problemi digestivi e infiammazione per tutte le persone di gruppo sanguigno 0, A ed AB. Quindi il consiglio, se hai carenze di queste vitamine, è di eliminare sempre e comunque i latticini e rifare gli esami del sangue dopo un paio di mesi, per verificare se la situazione è migliorata.
Altri responsabili
Anche se latte vaccino è la causa principale dell’anemia, esistono anche altri responsabili.
Per esempio in Oriente, nei paesi dove si beve pochissimo latte e dove non si mangiano formaggi, uno dei maggiori responsabili delle anemie è il TE’ COMUNE (o tè nero).
Il Tè comune, tollerato solo dalle persone di gruppo sanguigno B, è causa di infiammazione dell’apparato digerente che a sua volta è causa di malassorbimento di ferro, vitamine e altri nutrienti essenziali. Quindi per le persone di gruppo 0, A ed AB è importante stare alla larga anche dal tè comune.
Infine, altro alimento che potrebbe comportare un malassorbimento di ferro e vitamine sono i CEREALI CONTENENTI GLUTINE. I cereali con il glutine e in particolare il frumento (come il pane e la pasta) sono il principale alimento base della nostra alimentazione e in molte persone possono provocare anemia.
Il dott. Mozzi ci tiene però a precisare che il glutine è solitamente causa di un problema diametralmente opposto, ovvero un’eccesso di ferro nell’organismo, che tra l’altro è una situazione di anomalia ancora più pericolosa rispetto a una sua carenza. Tra i cereali contenenti glutine, oltre al frumento troviamo: avena, farro, kamut, orzo, segale, sorgo, ecc.
Solitamente basta eliminare i primi due alimenti (latticini e tè comune) per risolvere l’anemia, ma nel caso non fosse sufficiente sarà necessario eliminare anche i cereali con il glutine.
Che alimentazione seguire?
Un’alimentazione ricca di legumi, verdure (specialmente cicorie), la carne giusta, il pesce giusto e i semi oleaginosi giusti, è la migliore prevenzione contro le anemie e tante altre malattie.
Quando il dott. Mozzi parla di alimenti “giusti” lo fa sempre in riferimento al gruppo sanguigno.
Seguire la dieta in base al proprio gruppo sanguigno, ovvero eliminando gli alimenti nocivi per il proprio sistema immunitario, è il miglior modo per curare molte patologie da cui siamo affetti e per prevenirle.
Se non sai assolutamente di cosa sto parlando ti consiglio di leggere attentamente questo articolo: Guida alla dieta del dott. Mozzi
Oppure, per avere un quadro completo della dieta e per iniziare a seguirla seriamente, puoi acquistare direttamente il libro “La dieta del dottor Mozzi”, dove troverai tutte le informazioni di cui hai bisogno, sia sulla dieta dei gruppi sanguigni, sia sulle combinazioni alimentari e sui rimedi naturali utili per prenderti cura della tua salute.
Autore: Dott. Piero Mozzi
Editore: Coop. Mogliazze (Maggio 2012)
Questo rappresenta il volume più importante di cui non puoi fare assolutamente a meno. Qui troverai tutti le informazioni che ti occorrono per iniziare a prenderti cura della tua salute.
Microcitemia, o anemia mediterranea
La microcitemia (conosciuta anche come anemia mediterranea, o talassemia minor) è una malattia ereditaria caratterizzata dalla presenza di globuli rossi più piccoli, ma in numero maggiore che nei soggetti normali, e una minore presenza di emoglobina (circa un 15% in meno rispetto alla norma).
Chi viene colpito da una forma lieve di talassemia non ha bisogno di sottoporsi ad alcun trattamento, se invece si viene colpiti da una forma grave (talassemia major) si potrebbe aver bisogno di regolari trasfusioni di sangue.
L’anemia mediterranea è così chiamata per la sua diffusione nel bacino nel mediterraneo e in particolare nelle regioni della Sardegna e della Sicilia. Il Dott. Piero Mozzi ipotizza che questo problema si sia generato e diffuso proprio in questa zona del Mondo e in particolare proprio nel sud Italia, a causa della dieta che da almeno un paio di secoli si basa sul consumo massiccio di pane e pasta.
Il FRUMENTO E IN GENERALE TUTTI I CEREALI CON IL GLUTINE, secondo il dottor Mozzi, sono i maggiori responsabili della modifica dei geni che hanno generato questa malformazione ereditaria.
Purtroppo la microcitemia (talassemia minor) non è curabile, ma è una malattia con cui è possibile convivere tranquillamente seguendo i consigli alimentari del dott. Mozzi.
Come ho già detto chi è affetto da questo problema soffre spesso e volentieri di anemia, proprio per via dei livelli di emaglobina ed ematocrito sotto la norma. Per eliminare l’anemia e tutti i suoi sgradevoli sintomi, gli alimenti che andrebbero eliminati (non basta ridurli) sono i cereali e in particolare quelli con il glutine, per sostituirli con i legumi, la carne consentita e il pesce consentito.
Tramite una dieta di questo tipo sarà infatti possibile sistemare i valori dell’emoglobina, dell’ematocrito ed i valori del volume globulare medio (VGM), o MCV (mean corpuscolar volume).
Il volume globulare medio misura il volume dei globuli rossi in micron cubici e nella normalità questo valore è compreso tra i 75 e i 90 micron cubici. Le persone afflitte da microcitemia avranno inevitabilmente un volume ridotto dei globuli rossi, tuttavia tramite la dietà è possibile migliorare questo valore.
Il Dottor Mozzi indica un valore di minimo accettabile almeno almeno superiore ai 60, con valori ottimali intorno o sopra i 65. Difficilmente si potranno superare i 70.
Il video del Dott. Mozzi
In questa vecchia puntata di Telecolor, il Dr. Mozzi risponde come esperto ad alcune problematiche riguardanti le patologie del sangue e in particolare alle Anemie e Leucemie.
Rimedi naturali anti-anemia
Contro l’anemia è possibile aiutarsi anche con alcune erbe con spiccate proprietà anti anemiche. Il Dr. Piero Mozzi ne consiglia soprattutto due:
Sono entrambe erbe spontanee infestanti, molto facili da trovare e da riconoscere anche nei campi, oltre che in erboristeria. Entrambe hanno un azione remineralizzante ed anti-anemica.
I getti freschi dell’ortica possono essere consumati come vera e propria insalata, appena scottati; con essi si fanno minestre vellutate e molto delicate, adatte anche per cene con ospiti. Si possono mangiare come contorni, come Spinaci, da soli o mescolati agli Spinaci veri o a altri ortaggi.
Altrimenti, se preferite, si può usare l’ortica sottoforma di infuso, portando l’acqua ad ebollizione e versandola sulle foglie d’ortica fresche, o essiccate, lasciandole in ammollo per almeno 5 minuti. Da bere due o, più tazze al giorno. Oltre ad all’azione anti-anemica l’ortica ha anche proprietà diuretiche, depurative ed antiemorraggiche. Quindi è utile anche in caso di emorraggie che provocano perdite di sangue e di conseguenza anemia.
L’equiseto, o Coda cavallina, si trova facilmente vicino ai fiumi, ai rigagnoli, ai laghi e nelle zone paludose. Anch’essa è ricca di sali minerali, tra cui anche il ferro e ha una spiccata azione anti-anemica. L’Equiseto si può consumare come tintura madre, acquistabile in erboristeria, oppure come decotto.
In quest’ultimo caso, gettate 1-2 cucchiai di ramoscelli essiccati di equiseto (o in alternativa freschi aumentando le dosi) in un volume d’acqua corrispondente ad una tazza e portate l’acqua ad ebollizione, lasciando bollire per circa 5 minuti. Poi lasciate raffreddare per altri 10 minuti e bevete. Da bere almeno 2-3 tazze al giorno.