Acidità e bruciore di stomaco, un disturbo tanto frequente quanto semplice da prevenire e da curare….se sai come farlo.
Cosa che scoprirai appunto continuando la lettura.
In gergo medico è definito con il nome di “pirosi gastrica“. Si presenta come una sensazione di bruciore, solitamente alla bocca dello stomaco, nella parte inferiore del petto, e in alcuni casi può risalire fino in gola e alle fauci, accompagnato da una sensazione di nausea e di vomito.
Può verificarsi occasionalmente, per esempio in seguito ad un’abbuffata Natalizia, o con regolarità, in caso si sia affetti da patologie del tubo digerente, come la gastrite cronica, l’ulcera gastrica o duodenale e il reflusso gastroesofageo.
Tutte condizioni patologiche che, come ci spiega il dott. Piero Mozzi – esperto di fitoterapia ed alimentazione – sono ricollegabili ad un unica causa.
Continuando a leggere, oltre a scoprire la vera causa del tuo problema, troverai l’elenco e il corretto utilizzo di quelli che sono i rimedi naturali più efficaci per l’acidità e il bruciore di stomaco.
Per agevolarti nella lettura, ecco l’indice dell’articolo:
- Le cause del bruciore di stomaco
- Alimentazione e cibi da evitare
- Rimedi naturali contro bruciore e acidità di stomaco
- “Rimedi” da evitare
Le cause del bruciore di stomaco
Lo stress? Il fumo? La sedentarietà?
Macché! Secondo il dott. Piero Mozzi, la vera causa dell’acidità e del bruciore di stomaco, nella stragrande maggioranza dei casi (se non in tutti) è una ed una soltanto: l’alimentazione.
E’ vero che ci possono essere dei casi in cui il bruciore è dovuto a un abuso di farmaci (aspirina, FANS, ecc.) ed è anche vero che per alcune persone lo stress può giocare un ruolo determinante, a tal punto da accentuare la percezione del dolore.
Tuttavia, la causa primaria è e resta sempre il cibo.
Cosa che tra l’altro dovrebbe essere logica, trattandosi di un disturbo che interessa lo stomaco, organo adibito alla digestione degli alimenti.
Nonostante ciò, molti medici prendono poco in considerazione il cibo e si limitano a dare consigli generici su cosa mangiare o non mangiare.
E alla fine si arriva sempre a prescrivere questo o quell’altro farmaco, come ad esempio antiacidi, o gastroprotettori, che se da una parte riducono i sintomi, dall’altra causano altri effetti collaterali e di fatto non risolvono il problema.
Il dottor Mozzi, che in oltre 40 anni di attività medica non ha mai somministrato alcun farmaco ai suoi pazienti, ci spiega invece che il bruciore di stomaco, che sia dovuto alla gastrite, al reflusso gastroesofageo o a un altro problema, si può tranquillamente risolvere con una sana e corretta alimentazione.
Ma cosa si intende per sana e corretta alimentazione?
Cosa mangiare in caso di Gastrite
Alimentazione e rimedi naturali consigliati a chi soffre di gastrite: i cibi da preferire e quelli da evitare, consigli sulle combinazioni, i rimedi più efficaci e molto altro ancora.
Alimentazione e cibi da evitare
Innanzitutto mi preme chiarire con te che non siamo tutti uguali e che non può esistere una dieta adatta a tutti quanti (inclusa la tanto decantata dieta Mediterranea).
La dieta andrebbe dunque personalizzata attraverso un’attenta analisi di se stessi e dei sintomi che si manifestano successivamente al consumo di determinati cibi.
Tuttavia puoi tracciare fin da subito la giusta rotta verso una dieta più salutare, partendo dalle conoscenze che professionisti, come il dottor Piero Mozzi, hanno appreso nel corso degli anni e condiviso con il pubblico attraverso convegni, video e varie pubblicazioni.
Il dott. Mozzi da tempo studia la correlazione tra cibo e salute e pur essendo dell’idea che la dieta andrebbe sempre personalizzata, ha maturato anche alcune certezze:
- Latticini, cereali con il glutine e carne di maiale sono tra gli alimenti più problematici per la salute dell’uomo, in quanto oltre ad essere difficilmente digeribili, contengono sostanze tossiche e con elevato potere infiammatorio. Oltre a poter causare problemi digestivi, quali gastrite, ulcere, reflusso gastrico e colite, questi alimenti possono portare allo sviluppo di patologie molto più gravi, come malattie autoimmuni e perfino tumori. Per questo motivo il dott. Mozzi inserisce queste tre categorie di alimenti in cima alla lista dei cibi da evitare.
- A volte il problema non è in quello che mangi, ma il modo in cui lo combini. Un esempio di pessimo abbinamento è il pane e marmellata (cioè cereali + frutta). La combinazione di carboidrati di natura diversa (amido e fruttosio nel caso in esame) all’interno del tubo digerente genera fermentazione, con la produzione di alcol, e anidrite carbonica (Co2). Le combinazioni alimentari sbagliate sono tra le principali cause di iperacidità, gonfiore addominale, dispepsia, flatulenza e bruciore di stomaco.
- Nella scelta di ciò che mangiamo dovresti prendere in seria considerazione anche il tuo gruppo sanguigno. Infatti, in base alla tipo di gruppo sanguigno (0, A, B o AB) cambia anche la predisposizione del tuo organismo a tollerare o meno alcuni cibi. Ad esempio le persone di gruppo sanguigno A ed AB non hanno i succhi gastrici necessari per digerire correttamente le proteine e i grassi contenuti nella carne rossa. Per queste persone si tratta di un alimento difficilmente digeribile, il cui consumo, specie se frequente, può provocare difficoltà digestive, bruciore, acidità, intossicazioni e infiammazioni, dello stomaco, del fegato e dell’intestino. Al contrario le persone di gruppo 0 e B sono predisposte proprio per digerire i nutrienti contenuti nella carne rossa, il cui consumo li rende più forti ed energici, sia a livello fisico che mentale.
Naturalmente, i punti appena elencati, pur essendo dei concetti chiave, rappresentano solo alcune delle indicazioni del dott. Mozzi.
Ci sarebbero molte altre cose da dire, ma per questo ti rimando alla lettura della guida che trovi in questa pagina e del suo libro “La dieta del dottor Mozzi“.
La dieta del dottor Mozzi. Il libro indispensabile per prenderti cura della tua salute, attraverso una buona e corretta alimentazione.
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Rimedi naturali contro bruciore e acidità di stomaco
Oltre a curare l’alimentazione, requisito comunque fondamentale se si vuole davvero eliminare il problema alla radice, per risolvere “temporaneamente” il bruciore e l’acidità di stomaco, è possibile far ricorso ad alcuni rimedi naturali molto efficaci.
Si tratta per lo più di erbe medicinali e tisane, soluzioni che potremmo definire anche come “rimedi della nonna“, semplici da utilizzare, con effetti spesso immediati, a costi bassi (e in alcuni casi a costo 0) e privi di effetti collaterali.
1 Acqua calda
Un rimedio naturale immediato, semplice e a costo zero per il bruciore di stomaco?
La risposta è: l’acqua calda!
Si tratta semplicemente di bere un bicchiere pieno d’acqua calda.
Va detto che l’acqua, per essere efficace, dev’essere ad una temperatura molto elevata, quasi bollente. Non va bevuta tutta d’un fiato, altrimenti rischi di ustionarti la lingua, ma a piccoli sorsi, magari aiutandoti con un cucchiaino.
Il dottor Mozzi lo consiglia spesso e non soltanto contro acidità, bruciori, fitte allo stomaco, reflusso o cattiva digestione… ma anche per problemi che apparentemente non centrano nulla con la digestione, come la tachicardia, gli attacchi di panico, l’ansia e perfino per i crampi notturni.
Di fatto l’acqua calda, dilatando le pareti dello stomaco, ti aiuta a liberarti dei gas in eccesso (infatti spesso dopo aver bevuto l’acqua calda si emettono dei sonori rutti) e ad agevolare i processi digestivi, a cui possono essere collegati anche altri disturbi, come quelli sopra citati.
La prossima volta che soffri di acidità, o di bruciore di stomaco, prova questo semplice rimedio…. vedrai che non te ne pentirai.
2 Aloe Vera
Uno dei rimedi naturali in assoluto più efficaci per placare il bruciore di stomaco, è senza dubbio il succo di Aloe Vera.
L’Aloe Vera è una pianta della famiglia delle succulente, dotata di foglie carnose, ricche di un gel trasparente e filamentoso.
Questo gel, tra i vari componenti, contiene mucillaggini e acemannano, due sostanze con spiccate proprietà antinfiammatorie nei confronti delle mucose di tutto l’apparato digerente (gola, esofago, stomaco, intestino, colon, ecc.).
L’acemannano ha inoltre un’azione protettiva simile ai gastroprotettori, perché si stende come un velo sulle mucose dello stomaco, proteggendole dall’azione erosiva dei succhi gastrici.
L’Aloe viene spesso utilizzata anche come cura complementare alla terapia oncologica, sia perché esercita una potente azione antitumorale ed immunostimolante, sia perché riduce gli effetti collaterali della chemio e della radioterapia.
Per maggiori informazioni: Le proprietà del succo di Aloe
Come si assume?
Si assume un cucchiaio di succo di Aloe Vera (o di Aloe Arborescens, va bene lo stesso) 2-3 volte al giorno, mezz’ora prima dei pasti (colazione, pranzo e cena).
Ha controindicazioni? Va bene per tutti?
Purtroppo il succo di Aloe Vera non è un rimedio adatto a tutti quanti.
Il dottor Mozzi lo consiglia solo alle persone di gruppo sanguigno A, mentre lo considera un rimedio inutile, se non dannoso per gli altri gruppi sanguigni (vedi il libro).
Inoltre è da evitare per le donne in gravidanza e in allattamento.
Dove si compra?
Il succo di Aloe è acquistabile nelle erboristerie, parafarmacie e farmacie.
Fai però molta attenzione alla qualità del prodotto, all’origine (evita i prodotti provenienti dall’estero) e agli ingredienti presenti in etichetta.
Da evitare come la peste i prodotti che contengono zuccheri, addensanti, o edulcoranti che potrebbero addirittura peggiorare il tuo disturbo.
Scegli prodotti di origine Italiana, biologici e possibilmente senza conservanti. Tra i vari produttori presenti nel mercato italiano, posso consigliarti il succo di Aloe Vera prodotto e venduto dalla società agricola Erbedimauro, la cui cultivar si trova tra le colline di Fermo, nelle Marche.
Tutti i succhi e le erbe vendute sono di origine biologica, prodotti artigianalmente e le piante sono coltivate in piena campagna, lontano da zone inquinate. Inoltre si tratta di succhi puri al 100%, ovvero senza additivi, zuccheri, conservanti o altre sostanze nocive.
Succo di Aloe Vera
Produttore: Azienda Agricola Erbedimauro
Contenuto: 500 ml
Prezzo: 47 € (IVA compresa)
3 Camomilla
La tisana alla camomilla rappresenta uno dei rimedi della nonna più diffusi e più apprezzati dagli italiani, specialmente quando si tratta di placare un mal di stomaco.
Grazie alla presenza di flavonoidi e di particolari sostanze terapeutiche, tra cui l’a-bisabololo, i capolini di questa pianta godono di proprietà antinfiammatorie e protettive nei confronti delle mucose gastriche.
Per cui la tisana di camomilla, nonché la tintura madre, rappresenta un rimedio perfetto contro i bruciori di stomaco, l’acidità, la dispepsia, e molti altri disturbi digestivi.
La camomilla è anche un ottimo rimedio per insonnia e stati d’ansia.
Come si usa
La camomilla si può consumare sia come infuso, che come tintura madre.
- Infuso di camomilla: si usano i capolini freschi appena raccolti (una manciata), o essiccati (circa 2 g), che andranno lasciati in ammollo per circa 10 minuti in una tazza d’acqua bollente. Poi si filtra e si beve l’infuso caldo. Più l’infuso è caldo e migliori saranno gli effetti.
- Tintura madre: la tintura madre è un estratto idroalcolico e si assume nel quantitativo di poche gocce, più volte al giorno. Il dosaggio dipende dalla concentrazione del prodotto ed è quasi sempre riportato nella confezione. Per un migliore risultato il dott. Mozzi consiglia di assumere le gocce dopo aver bevuto un bicchiere d’acqua calda.
Esistono due varietà di camomilla: la camomilla matricaria (o camomilla comune) e la meno nota camomilla romana. Tra queste, se possibile, il dottor Mozzi consiglia di scegliere la camomilla romana, in quanto gode di maggiori proprietà medicinali.
Controindicazioni
La camomilla non ha particolari controindicazioni e può essere utilizzata anche in gravidanza. Gli unici effetti collaterali che possono verificarsi sono collegati ad eventuali reazioni allergiche.
Il dottor Mozzi lo considera un valido rimedio per tutti i gruppi sanguigni.
Dove si compra
Nonostante la tisana di camomilla sia acquistabile anche nei supermercati, in scatole chiuse con i comodi filtrini, ti consiglio di comprare il prodotto in erboristeria, o di raccogliere i capolini freschi in campagna. In erboristeria trovi anche la tintura madre.
Se vuoi acquistare direttamente dal contadino che la coltiva, ti segnalo anche questa volta l’azienda agricola Erbedimauro, che tra le varie piante coltiva e vende direttamente al pubblico, anche la camomilla (varietà matricaria).
La camomilla è acquistabile online sul sito www.erbedimauro.it
4 Malva
La malva (Malva sylvestris) è una piantina tanto comunque, quanto efficace nel risolvere i disturbi gastrointestinali, (acidità di stomaco, bruciore, reflusso gastroesofageo, ernia iatale, ulcera gastrica o duodenale, ecc.).
E’ utile altresì in caso di mal di gola, colon irritabile (colite) e stitichezza (ha blandi effetti lassativi).
I fiori e le foglie di malva, sono particolarmente ricche di mucillagini, delle sostanze che conferiscono alla pianta proprietà emollienti ed antinfiammatorie per tutti i tessuti molli del corpo.
Le muccillaggini, a contatto con le pareti dello stomaco, agiscono ricoprendo le mucose gastriche con uno strato vischioso, che le protegge dall’acido cloridrico e dagli altri agenti irritanti.
Come si usa
Con la malva va preparato un decotto.
Si possono utilizzare sia le foglie che i fiori, essiccate o meglio ancora freschi. Si prende un quantitativo pari ad una manciata di erba fresca (o 2 grammi di erba essiccata) e si immerge in acqua fredda (circa 250 ml).
Si mette poi il tutto in un pentolino e si porta l’acqua al punto di ebollizione. Una volta giunta ad ebollizione, si lascia sbollentare a fiamma medio-bassa per altri 20-30 minuti, infine si filtra e si beve, possibilmente caldo.
Controindicazioni
La malva non presenta particolari controindicazioni, purché non si sia allergici a tutti o ad alcuni dei suoi componenti.
E’ una pianta adatta a tutti i gruppi sanguigni ed essendo la sua azione molto dolce e delicata, è un rimedio naturale utilizzabile anche in gravidanza e in allattamento.
Dove si compra?
Come ho già detto si tratta di una pianta molto comune, che potresti raccogliere tranquillamente anche in campagna tra i prati o a ridosso di qualche boschetto. L’importante è che la raccolta avvenga lontano da zone inquinate.
Altrimenti puoi acquistare i fiori e le foglie essiccate di malva in erboristeria, o presso alcuni negozi specializzati. Anche in questo caso puoi ordinare il prodotto online, sul sito www.erbedimauro.it
5 Zenzero
L’ultimo rimedio naturale di cui ti voglio parlarti oggi è lo zenzero. Sicuramente ne avrai già sentito parlare.
Lo zenzero è una spezia che proviene dall’Oriente, ma il cui utilizzo è sempre più frequente anche in Europa, sia come semplice spezia, che come rimedio naturale per disturbi di diversa natura.
Ha dalla sua proprietà digestive, antinfiammatorie ed antiacide. E’ un rimedio particolarmente adatto chi soffre di reflusso gastroesofageo, nausea, vomito e cattiva digestione ed è anche molto efficace in caso di diarrea.
Ha inoltre un’azione inibitoria nei confronti dell’Helicobacter pylori, batterio patogeno responsabile di gastriti ed ulcere allo stomaco.
Come si usa
Lo zenzero si può usare sotto forma di radice fresca, o essiccata.
Nel primo caso puoi prendere un pezzetto di radice e masticarla. Altrimenti puoi preparare un decotto, da bere caldo.
Il decotto si ottiene facendo bollire per circa 10 minuti, un pezzetto di radice fresca, o 2 g di radice essiccata, in un pentolino con circa 250 ml d’acqua.
Controindicazioni
Lo zenzero è un rimedio controindicato a chi assume farmaci per l’ipertensione.
Anche se nella dieta del gruppo sanguigno viene considerata come una spezia adatta a tutti quanti, non è raro che ci siano dei casi di intolleranza.
Per cui è sempre bene saggiare la tollerabilità dello zenzero su se stessi, evitandola nel caso si presentino dei sintomi spiacevoli.
Per quanto riguarda le donne in gravidanza, c’è ancora oggi un acceso dibattito sull’uso di questa spezia. Infatti sono molte le donne che, per via delle proprietà anti-nausea, fanno largo uso dello zenzero, tuttavia alcuni medici consigliano cautela nel suo utilizzo, perché un abuso potrebbe compromettere la salute dell’embrione e del feto.
Dove si compra?
Che si tratti di radice fresca, o di radice essiccata e ridotta in polvere, lo zenzero lo si trova ormai da per tutto.
Lo vendono i negozi e le bancarelle di frutta e verdura, i negozi di cibi e spezie orientali, i supermercati e le erboristerie.
Inutile dirti che sarebbe preferibile acquistare un prodotto biologico.
Altri rimedi naturali
I “cinque” appena citati ovviamente non sono gli unici rimedi naturali che la natura ci mette a disposizione. Contro acidità di stomaco e bruciore è possibile far uso anche di molti altre erbe con proprietà digestive.
Ecco un breve elenco:
- Tisana di Achillea Millefoglie;
- Tisana di foglie di Carciofo (o tintura madre);
- Tisana di Calendula;
- Tisana di Salvia;
- Finocchio;
- Mandorle.
Rimedi da evitare
In giro, tra passa parola e internet, si trova anche tanta cattiva informazione e vengono consigliati dei rimedi che quasi sempre, oltre che inutili, si rivelano anche dannosi per l’equilibrio acido-base dello stomaco.
Questi sono i rimedi più in voga, che il dottor Mozzi sconsiglia caldamente:
- Bicarbonato di sodio: in molti lo consigliano perché si tratta di un efficace antiacido naturale. Cosa che di fatto è, in quanto il bicarbonato di sodio ha un PH basico. Tuttavia il suo utilizzo, specie se frequente, può alterare significamente l’ambiente gastrico, provocando nel medio-lungo periodo un peggioramento del disturbo.
- Latte: anche il latte viene spesso consigliato perché considerato un “cibo alcalino”, in grado di contrastare l’acidità e dare un sollievo immediato. Tuttavia il latte contiene anche delle sostanze difficili da digerire, irritanti per le pareti dello stomaco e iper-acidificanti. Per cui anche in questo caso, bevendo latte, dopo un breve sollievo, otterrai un rapido e repentino peggioramento.
- Mele, banane o altri tipi di frutta: la frutta andrebbe consumata solo ed esclusivamente a colazione, lontano dai pasti. Consumare la frutta dopo i pasti, o durante la fase acuta di un bruciore di stomaco, non farà altro che peggiorare i sintomi, in quanto andrà a rallentare ulteriormente la digestione e a provocare un processo di fermentazione degli zuccheri, con conseguente produzione di gas e acidità.
La dieta del dottor Mozzi
Autore: Dott. Piero Mozzi
Editore: Coop. Mogliazze (Maggio 2012)
Questo rappresenta il volume più importante di cui non puoi fare assolutamente a meno. Qui troverai tutti le informazioni che ti occorrono per iniziare a prenderti cura della tua salute.