Sambuco, un ottimo rimedio naturale contro febbre, tosse, raffreddore e stati influenzali
Il sambuco (Sambucus nigra), è una pianta selvatica della famiglia delle Caprifoliaceae, molto comune in tutta Europa. Il nome sambuco deriva dalla parola greca “sambuché“, che significa strumento musicale. Il motivo è che nell’antichità dai rami cavi del sambuco si ricavava una specie di flauto.
La pianta può raggiungere i 4-6 metri d’altezza e cresce rigogliosa sia a bassa che ad alta quota. Il sambuco cresce infatti spontaneo un po’ ovunque: lo si trova facilmente nei boschi, nei parchi, vicino ai fiumi, nelle radure e a ridosso delle strade e aree urbane.
La pianta fiorisce in primavera, tra aprile e giugno, con dei piccoli fiori bianchi, raccolti in corimbi ampi, molto profumati. Tra agosto e settembre maturano invece i frutti, delle bacche succose dal sapore un po’ aspro, raccolte in grappoli e di colore violaceo scuso, nero quando arrivano a maturazione.
Attenzione al cugino velenoso
Il sambuco (Sambucus nigra) ha diverse proprietà terapeutiche, ma se volete avventurarvi nella raccolata di fiori, foglie, bacche e soprattutto corteccia di questo albero, bisogna stare molto attenti a non confonderlo con un altra pianta velenosa della stessa famiglia, ovvero il Sambucus Ebulus (Ebbio).
Quest’ultima ha fiori e frutti praticamente identici al sambuco “buono”, ma la si può facilmente distinguere dall’altezza e dall’odore sgradevole dei fiori. Infatti il Sambucus Ebulus non supera il metro e mezzo d’altezza e fiori bianchi, come detto simili al Sambucus nigra, hanno un odore tutt’altro che piacevole.
Proprietà del sambuco
Le parti del sambuco, utilizzate come droga ai fini terapeutici, sono le foglie, la corteccia e soprattutto i fiori.
Anche le bacche hanno interessanti proprietà terapeutiche e una discreta dose di nutrienti.
Le bacche di sambuco contengono un 80% circa di acqua, 15% carboidrati, il resto fibre, proteine e ceneri. Sono inoltre presenti vitamine A, discrete quantità vitamina C e alcune vitamine del complesso B.
Tra i sali minerali troviamo: potassio, il calcio, il sodio, il fosforo, il ferro, il magnesio, il rame, lo zinco e magnesio. Le bacche sono inoltre ricche di elementi antiossidanti che rendono questo alimento ideale anche per rinforzare il sistema immunitario. In particolare troviamo: glucosidi, oli essenziali, flavonoidi, tannini, pectine (fibre idrosolubili molto efficaci per la riduzione del peso corporeo), acidi organici, oligoelementi minerali.
Attenzione però a raccogliere i frutti del sambuco, perché se non sono ben maturi (di colorazione nera), possono essere addirittura tossici. I frutti maturi sono invece degli ottimi lassativi naturali, utili per risolvere i casi di stipsi ostinata. Si possono assumere fresche, oppure come decotto, immergendole in un pentolino d’acqua e portandolo ad ebollizione per circa 6-7 minuti.
Le bacche di sambuco hanno anche proprietà antinevralgiche, in particolare contro le nevralgie del trigemino e del nervo sciatico.
Le bacche di sambuco si utilizzano spesso anche per fare delle gustose marmellate dal retrogusto amarognolo (potrebbe interessarti: ricetta per la marmellata di sambuco), anche questa con effetto lassativo. Occhio però a non abusarne, perché un eccessivo consumo di bacche di sambuco potrebbe causare nausea, vomito e dolori addominali.
In commercio si trova anche il succo di sambuco, molto utile per chi volesse affrontare un trattamento depurativo e come coadiuvante nelle diete dimagranti, soprattutto in presenza di stitichezza, anche occasionale.
Infine va detto che di questa bacche parla un gran bene il Dott. Peter D’Adamo, il naturopata americano ideatore della dieta dei gruppi sanguigni. Secondo la sua personalissima esperienza le bacche di sambuco sarebbero capaci di inibire la replicazione di tutti i ceppi influenzali, aiutando l’organismo a prevenire e a contrastare più rapidamente il virus dell’influenza. A tal proposito bastano poche bacche consumate tutti i giorni, o un cucchiaino da caffè assunto 2-3 volte al giorno, tutti i giorni e lontano dai pasti.
Il Dott. D’Adamo consiglia l’assunzione regolare di bacche sambuco soprattutto alle persone di gruppo sanguigno B, il cui sistema immunitario sembra essere troppo “tollerante” nei confronti di questi virus.
Fiori, foglie e corteccia
Come detto, le parti più interessanti del sambuco non sono i frutti, bensì le foglie, la corteccia ed i fiori.
I fiori contengono: triterpeni, flavonoidi e acidi fenolici, piccole quantità di minerali, steroli, mucillagini, pectine, proteine, acido linoleico e oli volatili. Va detto, però, che contengono anche alcaloidi potenzialmente tossici; prima di consumarli è quindi preferibile cucinarli, o immergerli in acqua bollente, come nel caso degli infusi.
Le foglie e i fiori di sambuco hanno proprietà diaforetiche (cioè aumentano la sudorazione e di conseguenza diminuiscono la temperatura corporea), antinfiammatorie e diuretiche (aumenta le quantità di urine eliminate nella giornata).
I fiori essiccati (mai freschi, possono avere delle controindicazioni), si utilizzano sotto forma d’infuso, noto per la sua capacità di aumentare la sudorazione corporea, favorendo così l’eliminazione delle tossine e il calo della temperatura corporea durante gli stati febbrili. Insieme alle foglie, i petali in infusione vengono impiegati per la preparazione di tisane contro i problemi delle vie respiratorie come asma, tosse, influenza, catarro, sinusiti e raffreddori. Sempre i fiori hanno anche proprietà antireumatiche ed è quindi utile l’assunsione degli stessi, tramite infuso, in caso di artrosi e gotta.
I fiori di sambuco si possono utilizzare anche per uso esterno, per trattare gli occhi irritati, arrossati o in caso di orzaiolo. Lasciate in infusione in un litro d’acqua bollente 50g di fiori di sambuco per 15 minuti. Lasciar raffreddare e nel frattempo lavare accuratamente gli occhi con acqua fresca. Imbevere due compresse (panno o cotone) nel preparato e porre su ciascun occhio per 15 minuti. L’acqua di sambuco è anche utile per lenire le bruciature e come tonico per la pelle.
La corteccia di Sambuco invece è molto utile per le sue ottime proprietà diuretiche e lassative.
Dove acquistare il sambuco
Potete acquistare gli etratti e le tisane a base di fiori e foglie di sambuco in erboristeria e in farmacia. Il succo di bacche di sambuco, oltre che in erborsiteria, si può reperire anche nei negozi di alimenti biologici.
E’ possibile inoltre acquistare alcuni di questi prodotti su internet, sempre facendo attenzione all’origine e al contenuto. Se cerchi un prodotto biologico e coltivato in Italia, posso consigliarti la tisana di fiori di sambuco prodotta dall’azienda agricola Mauro Vallesi, che coltiva le proprie piante in aperta campagna, tra le colline di Fermo. L’azienda vende i propri prodotti in tutta Italia e anche all’estero, tramite il sito internet: www.erbedimauro.it
Puoi acquistare il prodotto qui:
Tisana di fiori di Sambuco
Produttore: Azienda Agricola di Mauro Vallesi;
Ingredienti: fiori di Sambucus nigra;
Quantità: 100 grammi;
Sambuco e gruppi sanguigni
Il sambuco, nel libro della dieta del dottor Mozzi, è segnalato come alimento “neutro”, quindi generalmente ben tollerato, per tutti i gruppi sanguigni:
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
Controindicazioni del Sambuco
Ogni parte della pianta, ma in specialmodo le bacche, se consumati in dosi elevate può causare nausa, vomito e dolori addominali. I fiori e le foglie fresche, applicati sulla cute causano forte irritazione, con eritema e fittene. Inoltre i fiori vanno sempre cotti, o comunque utilizzati sotto forma di infusi, o tisane, per la presenza di alcaloidi potenzialmente tossici. In caso di gravidanza o allattamento è sempre opportuno consultare un medico prima dell’uso.