L’epilobio (nella foto Epilobio parviflorum) è una pianta da tempo nota nella medicina popolare per la cura di patologie a carico della prostata, come la prostata ingrossata (Ipertrofia prostatica benigna), la prostata infiammata (prostatite) e per il trattamento delle affezioni alle vie urinarie.
Nel tempo la chirurgia e il farmaco sono andati a soppiantare i vari rimedi naturali che, nell’antichità, rappresentavano l’unico metodo conosciuto per far fronte ai malanni dell’uomo. Oggi, per via dei molteplici effetti collaterali che la chimica porta con se, la gente sta lentamente riscoprendo il valore di questi antichi rimedi.
L’epilobio è certamente uno di questi. E’ soprattutto grazie alla celebre guaritrice austriaca, Maria Treben, che questa particolare pianta sta riacquistando auge, soprattutto tra le persone affette da patologie a carico della prostata. Patologie per cui, come detto, l’epilobio rappresenta il rimedio per antonomasia.
Maria Treben ci parla dell’Epilobio
In altri articoli ho già citato diverse volte Maria Treben. La signora è vissuta in Austria a cavallo del ‘900 e pur non avendo alcun titolo di studio da esibire, è passata alla storia per le sue incredibili doti di “guaritrice“. Non era un medico, ma semplicemente una studiosa ed appassionata di medicina e rimedi naturali.
Erbe, impacchi, tisane, oleoliti, bagni e tinture madri erano gli unici strumenti di cui questa donna faceva uso per portare solievo ai malati che accorrevano da ogni dove per ricevere le sue cure, riuscendo in molti casi a guarirli anche da patologie considerate incurabili dai medici.
Dopo anni e anni di pratica medica Maria Treben decise di raccogliere e rendere pubblico il suo sapere in un volume intitolato “La salute dalla farmacia del signore“. In questo libro descrive diverse piante officinali e i modi per farne uso al fine di migliorare il proprio stato di salute e far fronte a tantissimi malanni, dai meno gravi, ai più terribili (cancro incluso).
Tra le varie piante il libro ci parla anche dell’epilobio.
La sig.ra Treben definisce questa pianta, senza mezzi termini, una vera e propria panacea per le affezioni della prostata. Ecco una frase abbastanza significativa presa dal libro:
Il suo potere curativo è talmente grande che spesso libera di colpo da tutti i fastidi prostatici. Si è dato il caso di alcuni uomini che erano in attesa dell’operazione e che urinavano a gocce con grande difficoltà; bastava una sola tazza di tisana per farli migliorare. S’intende che la tisana va bevuta per un periodo prolungato per ottenere la guarigione.
Ne consiglia dunque l’uso in caso di qualunque affezione alla prostata e/o alla vescica:
- Prostatite (infiammazione della prostata);
- Ipertrofia prostatica benigna (prostata ingrossata);
- Cistite;
- Cancro della prostata;
- Cancro della vescica.
Perfino in casi di cancro conclamato della vescica, o della prostata, Maria Treben giura di aver ottenuto guarigioni (anche in casi considerati impossibili) facendo uso di questa semplice piantina. E nel libro parla addirittura di centinaia di casi e non di uno, o due.
Quale pianta utilizzare?
Esistono diverse varietà di epilobio e purtroppo non tutte sono valide. Se il tuo intento è quello di utilizzare la piantina per preparare delle tisane, così come consigliato da Maria Treben, per curare le patologie a carico della prostata e/o della vescica, è importante non scambiare una specie per un’altra.
L’epilobio “buono” è quello dal fiore piccolo e nello specifico queste che seguono sono le varietà con proprietà medicinali e di cui Maria Treben consiglia l’uso:
- Epilobium roseum (Epilobio roseo);
- Epilobium parviflorum (Epilobio a fiore piccolo);
- Epilobium montanum (Epilobio di montagna);
- Epilobium lanceolatum (Epilobio lanceolato);
- Epilobium collinum (Epilobio di collina);
- Epilobium palustre (Epilobio palustre);
- Epilobium anagallidifolium (Epilobio anagallidifoglio);
Tutte queste varietà di epilobio sono accomunate dal fiore molto piccolo, color rosa, rosa pallido o bianco.
La salute dalla farmacia del signore
Autore: Maria Treben
Pagine: 103
Note: Illustrato con disegni
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Dove cresce l’epilobio?
L’epilobio è una pianta spontanea che cresce in tutte le regioni d’Italia, soprattutto in alta quota, fino i 2.200 m d’altitudine. Si trova lungo i sentieri montani, sui margini dei torrenti e sulle radure.
Infuso di epilobio
Maria Treben consiglia di usare fiori, foglie e fusto di questa pianta per la preparazione di semplici infusi. Si può usare la pianta fresca o essiccata (fresca ha maggiori proprietà).
L’infuso si prepara mettendo a scaldare in 250 ml d’acqua (una tazza circa) un cucchiaino colmo di foglie, fiori e fusto d’epilobio tritati. Si mette a scaldare l’acqua a fuoco lento finché l’acqua non bolle. Una volta arrivata ad ebollizione si spegne la fiamma e si lascia riposare per 1-2 minuti, dopo di ché si filtra la bevanda e si beve a piccoli sorsi.
La sig.ra Treben consiglia di bere due tazze al giorno di questo infuso, non una di meno, non una di più. Una tazza la mattina a digiuno, mezz’ora prima di fare colazione e una tazza la sera, sempre a digiuno, mezz’ora prima di fare cena.
Da evitare
C’è invece una varietà che non va assolutamente raccolta, dato che ha un effetto opposto ed è quindi “nemica” della vescica e della prostata.
La varietà di cui sto parlando è l’Epilobium angustifolium, volgarmente chiamato “Garofano di bosco”. Si distingue dalle altre varietà per i suoi fiori collocati in lunghe spighe a forma piramidale. I petali sono di un colore acceso tra il rosa e il rosso purpureo, molto più grandi delle altre varietà sopra elencate. Cresce nelle radure, ai margini dei boschi e vicino i correnti d’acqua. Raggiunge dimensioni molto elevate superando anche il metro e mezzo.
Durante il periodo della fioritura si presentano in gran numero e appaiono da lontano come un mare rosso infuocato.
La testimonianza di Josep Pàmies
Un’altro grande sostenitore dell’epilobio è lo studioso ed agricoltore spagnolo Josep Pàmies, diventato celebre in tutta Europa per le sue coltivazioni di erbe officinali e per la sua aperta campagna mediatica contro le industrie farmaceutiche.
Questo signore ha messo in piedi, diversi anni fa, un’associazione no-profit con il nome di Dulce Revolución, con lo scopo di coltivare diverse piante officinali e soprattutto di diffonderne l’utilizzo affinché i malati possano farne un uso consapevole per migliorare le proprie condizioni di salute. Tra le tante piante presenti nella sua serra in Catalogna, troviamo anche l’epilobio (Epilobium parviflorum).
Josep, in una video-intervista, parla di questa piccola piantina elogiandone le proprietà medicamentose e asserendo di averla scoperta proprio grazie alla lettura del libro di Maria Treben “La salute dalla farmacia del signore“.
Ecco il video in cui l’agricoltore fornisce la sua personale testimonianza, definendonendola “una pianta benedetta per chi ha problemi alla prostata“.
https://youtu.be/1yOxi5lBWmk
Dove acquistare l’epilobio?
L’epilobio è un prodotto ancora poco conosciuto e non è semplice da trovare, neppure in erboristeria. In ogni caso l’erboristeria resta il primo luogo in cui recarsi per acqustare la droga essiccata, o la tintura madre.
Dato che non è così semplice da trovare neanche in erboristeria, vorrei segnalarti l’Azienda Agricola di Mauro Vallesi (sito web: www.erbedimauro.it), che coltiva e produce in loco, a Monte San Giusto, prov. di Macerata, tisane di Epilobio Parviflorum.
Tisana di Epilobio Parviflorum
Produttore: Azienda Agricola di Mauro Vallesi
Ingredienti: Epilobio Parviflorum fiori e foglie essiccate
Contenuto: 100 grammi
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Prostata e alimentazione
Ricordati che i problemi alla vescica e alla prostata dipendono sempre dalla tua alimentazione, quindi oltre ai rimedi naturali come l’epilobio (o l’ortica), che possono sempre aiutare, rimane di fondamentale importanza un “ritocco” sostanziale della tua dieta, seguendo appunto le indicazioni riportate nel libro della dieta del gruppo sanguigno.
In particolare il dottor Mozzi, per chi ha affezioni alla prostata, o alla vescica consiglia di eliminare totalmente TUTTI i latticini. Quindi via latte, via burro, via yogurt, via formaggi e qualsiasi altro derivato del latte, o alimento che contenga latte o latticini. Questi sono in assoluto i nemici numero uno della prostata e in generale degli organi sessuali sia maschili che femminili.
Il consiglio è valido per tutti i gruppi sanguigni, incluse le persone di gruppo sanguigno B che soffrono di queste patologie e che in teoria, secondo la dieta del gruppo sanguigno, dovrebbero tollerare meglio i latticini.
Altri cibi che è bene togliere, dato che alimentano l’infiammazione in corso, sono gli zuccheri. Quindi tutt i dolci in generale, incluso il cioccolato fondente. In alcuni casi il dottore consiglia di escludere dalla dieta anche la frutta, per lo meno nel periodo freddo, dato che anche gli zuccheri contenuti nella frutta (il fruttosio) possono agire come benzina sul fuoco, alimentando l’infiammazione a carico della prostata o della vescica.
Proprietà dell’Epilobio
In erboristeria viene solitamente consigliato l’impiego della pianta di epilobio in caso di colite (infiammazione del colon), o in caso di diarrea, per la sua azione emolliente ed astringente. Questo per via della presenza nella pianta di mucillagini e di tannnini.
Grazie all’effetto inibitore delle prostaglandine, l’epilobio è raccomandato come antinfiammatorio anche per tutti i disturbi a carico della prostata, iperplasia prostatica benigna, infiammazione, prostatite acuta (infezione batterica) e altre infezioni. Dopo un intervento chirurgico calma i bruciori.
Per la sua azione diuretica l’epilobio è un coadiuvante nel trattamento delle cistiti e di tutte le infiammazioni a carico dell’apparato urinario.
La ricerca
Grazie a recenti studi scientifici, è stato dimostrato che grazie alla sua azione antiflogistica, l’epilobio interviene nel trattamento delle iperplasie benigne della prostata e, in generale, migliora il comfort urinario.
Uno dei principi attivi più importanti dell’epilobio, il miricetolo-3-0-beta-D-glucuronide, ha la particolarità di inibire la liberazione di prostaglandine.
Poiché sono presenti i tannini, questa pianta è capace di contrastare le infezioni e ridurre le emorragie, in particolare nei casi di ciclo mestruale eccessivamente abbondante. Questi principi attivi consentono anche di drenare le secrezioni in eccesso, di distendere i tessuti molli e riparare quelli danneggiati, da cui l’utilità dell’epilobio in problematiche come la diarrea e l’irritazioni cutanea (compreso l’eczema).
Infine, l’epilobio vanta proprietà antinfiammatorie grazie alla presenza di un numero elevato di flavonoidi nella sua composizione.