Ciao! Mi chiamo Massimo e sono l’autore di questo sito web. Vorrei condividere con te quella che è la MIA personalissima esperienza con la dieta del dott. Mozzi e i problemi che questo regime alimentare mi ha aiutato a risolvere.
Spero che questa mia testimonianza possa esserti in qualche modo d’aiuto, o anche solo da supporto.
La mia storia
Parte 1 -Il mal di schiena
Se non si considerano i mal di testa, di cui ho sempre sofferto, la perdita dei capelli e i problemi di gonfiore addominale, (nonostante sia sempre stato un tipo snello, vedi foto), possiamo dire che le mie “disavventure” fisiche hanno inizio all’incirca all’età di 21 anni.
In quel periodo frequentavo ancora l’università.
Oltre allo studio, ero solito passare le giornate praticando molta attività fisica: due volte a settimana in palestra, tre volte a lezione di muay thai e il fine settimana a calcetto con gli amici.
Purtroppo da li a poco fui costretto ad abbandonare tutto, dedicandomi a pieno titolo solo allo studio e poi al lavoro.
Perché?
Per via di un maledetto mal di schiena.
All’inizio i dolori erano lievi, per cui cercai di sopportare e di stringere i denti, assumendo di tanto in tanto anche degli antidolorifici.
Ma con il tempo le cose andarono a peggiorare e il dolore crebbe al punto tale, che fui costretto a rivolgermi ad un medico e in seguito a fare una risonanza magnetica.
La risonanza mise in luce la presenza di due ernie del disco (L2-L3 e L3-L4), per cui il mio medico mi intimò di smetterla con quel tipo di sport, con la “minaccia” che continuando, avrei rischiato di finire sulla sedia a rotelle.
Mi consigliò invece di praticare del nuoto. Probabilmente un buon consiglio, ma non era certo il mio sport preferito.
Decisi allora, con grande tristezza, di chiuderla per sempre con lo sport. Una decisione che senza ombra di dubbio, non fece che peggiorare le cose.
Parte 2 – La cervicale
La totale assenza di attività fisica e il mio nuovo lavoro sedentario (come ragioniere lavoravo 8-9 al giorno davanti a un PC), combinati a un’alimentazione totalmente inadeguata, mi portò a sviluppare anche un forte, perenne e fastidiosissimo dolore alla cervicale.
Ricordo che quei giorni mi sembrava di impazzire, mi toccavo continuamente e giravo il collo a destra e a sinistra con la speranza di scacciare il dolore. Inutile dire che non serviva a un accidenti.
Decisi alla fine di iscrivermi di nuovo in palestra, questa volta con l’obiettivo di rafforzare i muscoli addominali e di praticare degli esercizi atti a migliorare la postura e quindi a ridurre i dolori, sia alla cervicale, che alla schiena.
Lo consiglio anche a te se hai di questi problemi.
Gli esercizi mi aiutarono molto ad alleviare i dolori alla schiena e alla cervicale, tuttavia non se ne andarono mai del tutto e spesso, anche senza alcun motivo apparente, tornavano a farsi sentire più forti di prima.
Parte 3 – L’orticaria
Grazie agl’esercizi di postura le cose sembravano andare un po’ meglio, i dolori erano diminuiti, anche se, come ho detto, ogni tanto si ripresentavano in maniera anche molto violenta.
Il periodo di quiete però durò poco.
Da li a qualche mese, iniziarono a comparire i primi sintomi di orticaria. Accusavo prurito in tutto il corpo e in particolare al petto e alle braccia.
Il prurito si presentava soprattutto quando mi arrabbiavo, o quand’ero stressato per qualche particolare motivo, per cui, quando andai prima dal medico e poi dal dermatologo, per loro fu semplice imputare allo stress tutte le colpe.
Ovviamente nessuno mi parlò mai di alimentazione, ci mancherebbe.
Ricordo che il dermatologo mi prescrisse una crema antistaminica, che dovevo spalmarmi su tutto il corpo, tutte le sere prima di andare a dormire. Lo lo feci 3 volte e poi gettai la spugna (troppo sbattimento).
Per fortuna il prurito si presentava solo nei mesi più freddi dell’anno, riducendosi, fino a scomparire del tutto, nel periodo estivo.
Il caldo e il mare per me furono davvero una mano santa.
In ogni caso il problema non se ne andò mai del tutto, ad ogni autunno-inverno era li che mi aspettava, pronto a ricomparire alla prima arrabbiatura.
Parte 4 – La Prostatite (e la svolta)
La svolta della mia vita si verificò a 29 anni, quando oltre ai problemi già citati, iniziai a soffrire di un problemino alle parti intime, non molto piacevole e noto come prostatite.
Di fatto si tratta di un’infiammazione della prostata.
Soffrivo di perenni dolori alle parti basse, a volte decisamente insopportabili e avevo grosse difficoltà ad urinare.
Dagli esami che feci in seguito, non risultò alcuna traccia d’infezione batterica, ma le analisi evidenziarono un sistema immunitario fortemente debilitato, con globuli bianchi di molto sotto la norma.
L’andrologo mi prescrisse una pomata e dei farmaci per favorire la minzione.
Alla ricerca di una soluzione
Non presi mai quei farmaci.
Dato che seguendo i consigli dei medici, fino a li, non avevo ottenuto alcun risultato, questa volta decisi di fare di testa mia.
Cosa feci?
Iniziai a cercare la soluzione su internet. E fu così che mi imbattei in un video Youtube del dottor Mozzi.
Devo essere onesto, quando iniziò a parlare di dieta dei gruppi sanguigni, chiusi tutto e spensi il computer, convinto che si trattasse di una bufala.
Il giorno dopo, continuando le ricerche, spuntò fuori un nuovo un video del dottor Mozzi. Questa volta, per fortuna, decisi di dargli un minimo di credito e di completare la visione del video.
Le sue parole mi lasciarono sgomento.
Continuavo ad essere scettico sulla storia dei gruppi sanguigni, ma per la prima volta sentivo un medico parlare del cibo come di una possibile causa dei miei problemi di salute.
E guarda caso, molti di quegl’alimenti che il dottor Mozzi considerava tra i principali responsabili dei miei disturbi, erano cibi che consumavo pressoché tutti i giorni.
Parlo in particolare di:
- Latte, yogurt e formaggi;
- Dolci cremosi;
- Carne di maiale;
- Pomodoro.
Cosa avevo da perdere nel provare?
Nulla, per cui decisi di fare un tentativo, iniziando appunto con l’eliminare i cibi sopra elencati.

Aloe Arborescens
Oltre a questo, dopo aver visto un video in cui il dottor Mozzi parlava dell’Aloe come di una vera e propria panacea per le persone di gruppo sanguigno A (e io sono gruppo A), decisi di procurarmi una pianta di Aloe Arborescens e di auto-produrmi il succo seguendo la ricetta del frate brasiliano Padre Romano Zago.
Si tratta di un antico rimedio naturale a base di Aloe Arborescens, miele e grappa, che in Brasile utilizzano da secoli per curare molte malattie, anche molto importanti.
Padre Zago nel suo libro parla addirittura di Cancro. Ora se sia davvero efficace per il Cancro non so dirtelo, ma di certo lo è stato nel mio caso, per i miei problemi di salute.
I risultati
I risultati non si fecero attendere.
Già dopo una sola settimana urinavo molto meglio e i dolori alle parti intime erano scemativi sensibilmente.
E dopo 3 settimane potevo dirmi totalmente guarito: urinavo benissimo e non avevo più dolori.
Le analisi successive non fecero altro che confermare il mio ottimo stato di salute, tant’è che i globuli bianchi e i valori del sangue erano tutti tornati nella norma.
Risultati inattesi
Ma non finisce qui! Dopo circa un mese dall’inizio di questa “terapia naturale”, notai anche altri miglioramenti.
Disturbi come l’emicrania mattutina e il gonfiore addominale che, da che ricordo mi accompagnano da sempre, erano spariti come d’incanto.
Sarà stato un caso?
Io penso di no.
Inoltre anche l’orticaria, mia fida compagna di ogni inverno, questa volta e le volte successive non si manifestò.
Mal di schiena e dolori alla cervicale erano ancora li.
Avevo vinto una battaglia, ma non la guerra.
Nonostante gli esercizi di postura e l’eliminazione di alcuni cibi, soffrivo ancora di dolori alla cervicale e alla bassa schiena, per cui non potevo certo affermare di aver raggiunto l’apice della salute.
Dato che era proprio questo il mio obiettivo, decisi di fare uno sforzo ulteriore.
Fino ad ora avevo seguito la dieta del dottor Mozzi solo in parte, per cui avrei potuto provare ad ottenere risultati migliori seguendola in toto (o quasi).
Decisi allora di acquistare il libro, di leggerlo fino in fondo e di seguire attentamente la dieta per il mio gruppo sanguigno, facendo anche attenzione alle combinazioni.
Ovviamente non fu semplice, fu un processo graduale, dove giorno dopo giorno eliminavo i cibi per me nocivi, facendo spazio ad alimenti nuovi, di cui fino ad allora non avevo nemmeno mai sentito parlare.
La cosa di gran lunga più difficile fu eliminare il frumento.
Non tanto perché ne fossi dipendente, ma per quello che rappresenta il frumento nella nostra società.
Quale famiglia italiana non mangia pane, pasta e pizza?
Ricordo che in famiglia, almeno all’inizio è stata una guerra. Mia madre non ne voleva sapere di questa “mia fissa” di eliminare il glutine.
Il punto era che secondo lei, dato che non sono celiaco, non c’era alcun bisogno di eliminare dalla dieta cibi come pane, pasta, pizza, biscotti, o altri prodotti che da sempre fanno parte della dieta Mediterranea.
E poi, questa idea che il mal di schiena e i dolori cervicali potessero essere collegati al cibo…. mah, una totale sciocchezza.
Questo per lo meno è quello che pensavano i miei famigliari, i miei amici, i miei parenti… in pratica tutti quelli che conoscevo.
Fatto sta che il tempo mi ha dato ragione!
Nel giro di un mese, o poco più, anche i dolori alla schiena e alla cervicale sono andati via via a scemare, fino a sparire del tutto. E da quando seguo la dieta ho notato che si ripresentano solamente quando sgarro.
Tirando le somme
Oggi sto bene, non ho più dolori di alcun genere, mi sento energico e attivo e difficilmente mi busco un mal di gola, una tosse, o anche solo un raffreddore.
Anche “piccoli disturbi” che un tempo erano molto ricorrenti, come mal di stomaco, stitichezza, diarrea, herpes labiale, afte in bocca, sono diventati rarissimi.
Ho giusto qualche problemino quando faccio qualche sgarro, specie se è uno di quelli pesanti, come il pranzo di Natale.
Ad esempio, una volta ho deciso di andare a mangiare una pizza con la mia ragazza.
Non era nemmeno un grande sgarro, avevo semplicemente preso una pizza napoletana, senza mozzarella, ma con pomodoro, alici e capperi. Bene quella sera, dopo nemmeno mezz’ora, iniziai a grattarmi come un forsennato e dopo un’ora dovetti tornare di fretta a casa per precipitarmi in bagno.
La “vecchia” dieta

mangiavo spesso e volentieri i formaggi
Prima di passare alla dieta del dottor Mozzi mangiavo quello che più o meno mangiamo tutti, con una gran predisposizione per latte e derivati, di cui ero un vero golosone.
Questi erano i cibi che mangiavo più di frequente:
- Colazione: latte vaccino, yogurt, biscotti (o brioshes, o fette biscottate con la marmellata);
- Pranzo: la pasta non mancava mai, idem per il pane, spesso con l’aggiunta di affettati come mortadella, salsiccia, prosciutto crudo o cotto. A volte anche un secondo. Verdure poche o niente. 1-2 Frutti a fine pasto.
- Merenda: pane e prosciutto, pane e nutella, pane e marmellata, ecc..
- Cena: un secondo di pesce o di carne (molto spesso anche carne rossa), a volte frittura e quasi sempre anche del pane e del formaggio. A volte anche la frutta a fine pasto. Verdure poche o niente.
La mia dieta ora
Questi invece sono gli alimenti che più di tutti rappresentano la mia alimentazione attuale:
- Colazione: tè verde, yogurt di soia con dei semi (di lino, di canapa, di sesamo, ecc.), un pezzo di torta di mandorle fatto a casa (oppure brutti ma buoni, oppure castagnaccio, oppure un uovo sodo o al tegamino) e un frutto di stagione;
- Pranzo: un primo a base di uno di questi ingredienti (riso integrale, o miglio, o quinoa, o grano saraceno, o legumi), spesso un uovo al tegamino, oppure un secondo di carne bianca o di pesce e in fine delle verdure. Dopo pranzo mi concendo anche un caffè;
- Merenda: un po’ di frutta secca (mandorle o noci);
- Cena: un secondo a base di pesce, o di carne bianca e tante verdure di stagione.
Questa è, a grandi linee, il mio nuovo regime alimentare.
Se te lo stai chiedendo no, non peso gli alimenti e non faccio il conteggio delle chilocalorie, mangio semplicemente quello che mi basta per stare bene e per essere sazio (senza però rimpinzarmi fino alla morte).
La sera, se ho mangiato troppo, spesso mi concendo una tisana a base di erbe aromatiche digestive, adatte al mio gruppo sanguigno, come la tisana di salvia, o di rosmarino, o di semi d’anice.
La scoperta di un Mondo.
Ok, ora potresti pensare che il mio è stato solamente un caso isolato, che sono stato fortunato e che difficilmente la TUA patologia sarà “curabile” con una semplice dieta.
Lascia che ti racconti quest’ultima cosa, ti giuro che sarò breve.
Dopo aver visto i primi video del dott. Mozzi, ho ampliato le mie ricerche, con l’obiettivo di trovare anche delle testimonianze che comprovassero la validità delle sue teorie.
Il punto era che da quando ho iniziato questa dieta, ho avuto sempre tutti CONTRO! Tutti che mi dicevano che erano solo sciocchezze e che stavo prendendo un enorme granchio.
Quindi avevo bisogno di un supporto, di uno stimolo per continuare ed andare avanti per la mia strada.
Ebbene, il supporto e le testimonianze che stavo cercando erano proprio sotto i miei occhi.
E’ bastato fare un paio di ricerche su Facebook per scoprire un Mondo di gruppi FB, dedicati proprio al dottor Mozzi e alla sua dieta.
Qui potei confrontarmi con tantissime persone, che seguono questa dieta già da anni e che hanno ottenuto risultati incredibili. Addirittura gente che grazie alla dieta del dottor Mozzi, è riuscita a guarire da patologie ritenute incurabili dalla medicina officinale.
In particolare parlo di malattie di natura autoimmune, di diabete 2, di patologie della tiroide, di morbo di crohn, di colite ulcerosa e tanto altro ancora.
Tutte queste testimonianze mi diedero la forza per continuare, a discapito del giudizio degli altri, arrivando in fine ad ottenere il massimo dei risultati.
Non posso dunque non ringraziare queste persone, che si sono aperte con me raccontandomi le loro disavventure e come ne sono venute a capo.
Allo stesso modo non posso non ringraziare il dott. Piero Mozzi, che è il principale artefice del mio ritrovato stato di salute.
Infine ringrazio la mia testardaggine, perché se non fossi stato più che convinto della mia scelta, forse avrei abbandonato e sarei ritornato a mangiare come prima, o peggio di prima, con tutte le conseguenze del caso.
FINE
Massimo Pignotti
Risorse utili:
- Il libro: La dieta del dottor Mozzi;
- Altre testimonianze;
- Sito ufficiale del dottor Mozzi;
- Informazioni su Padre Romano Zago e la sua ricetta all’Aloe;
- Libro di Padre Romano Zago;