L’ipertensione è un disturbo molto diffuso in tutto l’Occidente, compreso il nostro Paese, tant’è che in età adulta un italiano su tre soffre di pressione alta. Si tratta di un problema non da poco, che non andrebbe sottovalutato, in quanto una pressione sanguigna constantemente elevata aumenta significativamente il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e insufficienza renale.
Cerchiamo quindi di capire cosa possiamo fare per riportare i valori nella norma e quali sono i principali rimedi naturali per la pressione alta.
Che cos’è la pressione sanguigna?
Il sangue, pompato dal cuore, fluisce attraverso le arterie. La forza con cui il sangue preme contro le pareti arteriose è denominata pressione sanguigna. Essa si distingue in:
- pressione minima (diastolica): è la forza esercitata dal sangue sulla parete delle arterie tra un battito del cuore e l’altro. Per essere considerata “normale” il suo valore deve essere compreso tra 60 e 90 mmHg;
- pressione massima (sistolica). è la forza esercitata dal sangue sulla parete delle arterie quando il cuore si contrae, ed è considerata “normale” quando il suo valore è compreso tra 90 e 140 mmHg.
Entrambi i parametri vanno tenuti sotto controllo e devono risultare inferiori a 140/90 mmHg. Una persona è ipertesa, quando c’è una situazione costante (quindi non occasionale) in cui la pressione sanguigna è superiore ai valori di normalità.
Abbassare la pressione in modo naturale
E’ possibile regolarizzare la pressione sanguigna solo ed esclusivamente con l’utilizzo di metodi naturali, ovvero senza far uso di farmaci?
Si è possibile e ora ti spiegherò come fare e quali sono i rimedi naturali per abbassarla.
Stile di vita sano
La parola chiave è “stile di vita sano” e i medici ce lo ripetono ogni volta fino alla morte. Il problema è che non danno mai grandi spiegazioni, ma si limitano ad indicazioni di carattere generale come: non fumare, non bere alcol, fai esercizio fisico, cerca di dimagrire, evita il caffè e non mangiare cibi troppo salati.
Ecco, questi in genere sono i consigli che un medico da al proprio paziente. Tuttavia, dopo aver seguito alla lettera (o quasi) questi suggerimenti, succede che al controllo successivo la pressione resta invariata e il medico è “costretto” a prescriverci le famose pastiglie per tenere a bada la pressione. Certamente la via più semplice, ma non la più salutare.
L’alimentazione è la via maestra
Se vuoi davvero abbassare la pressione e riportare i valori nella normalità, senza l’uso dei farmaci, sappi che non ti basterà togliere qualche caffè e moderare l’uso del sale, ma dovrai necessariamente curare l’alimentazione a 360° rivoluzionando completamente il tuo modo di mangiare.
Dovrai fare una scelta, perché non è un percorso così semplice da intraprendere, per lo meno per noi Occidentali abituati a mangiare in un certo modo. Si tratta infatti di fare delle rinunce, eliminando alcuni alimenti e sostituendoli con altri.
Dicevo che il percorso non è semplice, perché tra le cose da evitare, ci sono proprio quei cibi che più di tutti fanno parte della moderna dieta Mediterranea: i cereali, i dolci e i latticini. In questo trio sono racchiusi i principali responsabili della pressione elevata.
Eliminando questi alimenti e seguendo un particolare tipo di dieta, migliaia di italiani sono riusciti da soli e senza farmaci (e chi li usava li ha eliminati) a regolarizzare la propria pressione sanguigna.
Che dieta hanno seguito?
La dieta è quella proposta dal Dott. Mozzi e varia in maniera anche significativa in base al proprio gruppo sanguigno (0, A, B e AB). In questo articolo spiego nel dettaglio di cosa si tratta e come funziona: come abbassare la pressione alta con la dieta
Se non l’hai già fatto, ti consiglio di leggerlo attentamente, perché se non si modifica la dieta, non c’è rimedio della nonna che tenga. Continuando a mangiare di tutto e di più, continuerai a ritrovarti con la pressione alle stelle.
Rimedi naturali per l’ipertensione
Vediamo ora quali sono i rimedi erboristici più indicati per regolarizzare in modo naturale i valori della pressione arteriosa. Ce ne sono molti, in questo articolo vedremo quelli più efficaci. Si tratta di 6 piante, con proprietà diuretiche ed ipotensive, ovvero capaci di abbassare la pressione e di regolarizzarla.
Se invece soffri di pressione bassa, ti dico subito che puoi fare affidamento su tre piante in particolare: la salvia, il rosmarino e la liquirizia.
1 Biancospino
Il biancospino (Crataegus oxyacantha) è un arbusto spinoso della famiglia delle Rosaceae che cresce spontaneo un po’ in tutta Italia. In fitoterapia la droga è costituita da foglie e fiori, che sono la parte della pianta più ricca di principi attivi (flavonoidi, leucoantocianidine, acidi triterpenici pentaciclici, acidi fenolcarbossilici, steroli, amine ed aminopurine).
Il biancospino è una delle piante in assoluto più indicate per chi soffre di pressione elevata e per qualsiasi altra malattia cardiovascolare. Questa pianta gode di proprietà ipotensiva, sedativa, rilassante a livello cardiaco e agisce dilatando la muscolatura dei vasi sanguigni.
Oltre ad essere un ottimo rimedio naturale per l’ipertensione, gli estratti erboristici a base di biancospino, come tisane e tinture madri, sono indicate per il trattamento di lievi insufficienze cardiache, delle aritmie, delle extrasistoli ventricolari, delle palpitazioni, della dispnea cardiaca e delle cardiopatie senili. Per le sue ottime proprietà rilassanti, il biancospino è un ottimo rimedio erboristico anche per chi soffre di stati d’ansia e attacchi di panico.
Del biancospino si possono usare le foglie e i fiori essiccati per preparare delle tisane calde, da bere nell’arco della giornata. In alternativa va benissimo anche la tintura madre da assumere a gocce diluite in poca acqua. La tintura madre è un rimedio reperibile in erboristeria e la posologia cambia in base alla concentrazione del prodotto e solitamente viene riportata sulla confezione.
Al di la di possibili intolleranze personali, il biancospino non ha alcun effetto collaterale e può essere assunto anche in associazione con altri farmaci o altri rimedi naturali.
Il biancospino è un rimedio adatto a tutti i gruppi sanguigni.
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Tisana di Biancospino
Contenuto: fiori e foglie di Biancospino;
Confezione da: 100 grammi
2 Meliloto
Il meliloto (Melilotus officinalis) è una pianta erbacea della famiglia delle Fabacee (Leguminose) che cresce spontanea in tutte le zone dell’Europa a clima temperato. Il suo nome deriva dal greco “mèli” (miele) e “l tòs” (trifoglio o biada), questo perché le piante di meliloto rappresentano da sempre una valida fonte di nettare per le api, nonché di foraggio per il bestiame.
Si tratta di una sorta di “cumadin naturale“, in quanto questa pianta è ricchissima di cumarine, delle sostanze con azione anticoagulante e fluidificante del sangue. E’ un utilissimo rimedio naturale per chi soffre di pressione alta, di insufficienza venosa e linfatica, inoltre gode anche di proprietà sedative (quindi è utile per chi soffre di insonnia), diuretiche e digestive.
Da uno studio condotto su alcuni animali, è emerso che il meliloto gode anche di attività cicatrizzante, perciò è in grado di accelerare la guarigione delle ferite.
A differenza del biancospino, il meliloto non può essere assunto in associazione con altri farmaci, specie se si tratta di anti-coagulanti. Si tratta di un’ottima alternativa naturale a questo tipo di farmaci, magari assunto insieme ad altri rimedi erboristici, come il biancospino e la cardiaca (di cui parleremo tra poco).
Del meliloto si utilizzano le sommità fiorite, che possono essere assunte come semplici tisane – lasciando in infusione i fiori freschi, o essiccati per una decina di minuti – oppure acquistando la tintura madre, da assumere come gocce diluite in poca acqua. Il dosaggio varia in base al tipo di prodotto e generalmente è sempre riportato nella confezione.
E’ un rimedio adatto a tutti i gruppi sanguigni.
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3 Cardiaca
La cardiaca (Leonorus cardiaca) è una piccola pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Lamiaceae. Ha origine Asiatiche, ma è ampiamente diffusa anche nel Nord Italia e in tutto il Nord Europa. Il suo nome deriva dall’antica consuetudine di ritenere questa pianta efficace proprio per il trattamento delle malattie cardiache.
Della cardiaca si utilizzano le parti aree (foglie e fiori), ricche di stachidrina (betaina), glicosidi, tracce di olio essenziale, tannini, flavonoidi, saponosidi e arpagide. Fiori e foglie vengono impiegate per la preparazione di infusi o estratti erboristici, come la tintura madre, o compresse.
Agisce sull’apparato cardiocircolatorio determinando ipotensione (cioè riduce la pressione arteriosa), vasodilatazione e rallentamento della frequenza cardiaca.
In fitoterapia la cardiaca viene impiegata per il trattamento di un gran numero di disturbi cardiovascolari, come aritmie, ipertensione, palpitazioni e tachicardie. Ha inoltre un’azione sedativa, utile per le persone che soffrono di ansia, insonnia e attacchi di panico. L’efficacia della pianta aumenta se assunta in combinazione con altre piante con proprietà simili, come il biancospino e il meliloto.
La cardiaca è anche un ottimo rimedio naturale per alleviare le turbe della menopausa.
Come gli altri rimedi, anche la cardiaca è disponibile in erboristeria nella forma di tintura madre, o di pastiglie e compresse. Quest’ultime sono sconsigliate perché quasi sempre contengono anche maltodestrine, degli zuccheri ricavati dal mais che chi soffre di pressione alta dovrebbe assolutamente evitare.
La cardiaca è adatta a tutti i gruppi sanguigni, ma è controindicata in gravidanza.
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4 Aglio
l’aglio (Allium sativum) non ha bisogno di presentazioni, lo conosciamo tutti e in molti lo evitano per il suo sapore sgradevole e per il problema successivo alla sua introduzione: l’alitosi.
L’aglio non è un normale alimento, potremmo invece dire che si tratta di un farmaco vero e proprio. Se consumato crudo è in grado di abbassare la pressione arteriosa (proprietà ipotensiva), tonificare l’apparato cardiocircolatorio, ridurre trigliceridi e colesterolo. L’aglio evidenzia inoltre un’importante azione antiaggregante piastrinica e antitrombotica. Agisce quindi in simultanea su più fattori di rischio aterosclerotico.
Va inoltre detto che l’aglio è considerato anche un potente antibiotico naturale ed è estremamente ricco di sostanze con proprietà antiossidanti, utili per contrastare l’invecchiamento e il degeneramento cellulare provocato dai radicali liberi, cosa che nel tempo può portare alla formazione di cellule tumorali.
L’aglio, mangiato crudo, presenta però anche delle controindicazioni. Innanzitutto l’alitosi e lo sgradevole odore che emana la pelle qualche ora dopo averlo mangiato. Si può tamponare l’alitosi masticando foglie di menta, foglie di prezzemolo o chido di garofano, ma per l’odore della pelle si può fare ben poco.
L’unico modo per ovviare anche a questo problema è prepararsi la tintura di aglio. Si tratta di un antico rimedio tibetano dove l’aglio viene tritato e lasciato a macerare in alcol per un determinato periodo di tempo. Una volta pronto, si filtra e si imbottiglia. La tintura di aglio va assunta nel dosaggio di poche gocce diluite in acqua, per un periodo limitato di tempo. A differenza dell’aglio crudo, la tintura non provoca l’odore sgradevole della pelle e non lascia alitosi. Questo articolo spiega bene come prepararlo da soli in casa.
In ogni caso fai attenzione a non esagerare con il consumo di aglio (o con la tintura madre), perché un eccesso può provocare anemia e disturbi digestivi. In genere mezzo spicchio al giorno è più che sufficiente.
Consumato crudo, l’aglio è controindicato in soggetti affetti da ulcera peptica e gastrite e andrebbe evitato dalle donne in gravidanza. Gli estratti erboristici a base di aglio interagiscono con numerosi farmaci e in caso ne assumiate, è sempre meglio chiedere il parere del medico prima di consumare aglio crudo o di assumere preparati erboristici a base di aglio, come appunto la tintura madre.
5 Equiseto
L’equiseto (Equisetum arvense), conosciuto anche con il termine comune di “coda cavallina” è una pianta infestante che cresce spontanea un po’ in tutti i luoghi del Mondo a clima umido, a ridosso di fiumi, laghi e torrenti. In fitoterapia è considerato un ottimo diuretico e mineralizzante, soprattutto del tessuto osseo.
Di questa pianta si utilizzano le parti aeree (fusto e foglie), impiegate per la preparazione di infusi ed estratti erboristici. L’equiseto contiene: silice, flavonoidi, tannini, saponine, acidi organici, fitosteroli, sali minerali (specialmente potassio, calcio, magnesio e zinco), vitamine e tracce di alcaloidi.
Essendo un potente diuretico naturale, l’equiseto agisce indirettamente anche sulla pressione sanguigna, abbassandola. Agisce inoltre come depurativo del sangue, favorendo l’eliminazione dell’acido urico. L’equiseto è altresì utile per chi soffre di cellulite, ritenzione idrica e per le persone con problemi di sovrappeso o obesità.
Infine l’equiseto è uno dei migliori rimedi per prevenire e contrastare il diffuso problema dell’osteoporosi. Infatti, grazie al suo elevato contenuto di silice e sali minerali, questa pianta ha dimostrato di svolgere un’azione benefica a livello tissutale e in particolar modo, a livello del tessuto osseo.
Per quanto riguarda le controindicazioni, va detto che l’equiseto non può essere assunto in concomitanza con diuretici o farmaci utilizzati per il trattamento dell’ipertensione. Va invece bene se assunto in associazione ad altri rimedi erboristici, come quelli menzionati fin’ora.
Si può assumere nella forma di tisana, o tintura madre. La tisana si prepara con parti secce o fresche del fusto e dei ramoscelli verdi di equiseto. Basta versare 2 g di equiseto in circa 250 ml d’acqua bollente e lasciarlo in infusione per una decina di minuti. Poi si filtra e si beve. Due tazze di tisana al giorno sono più che sufficienti. La tisana si può acquistare in ebroristeria, o su internet. La tintura madre va invece assunta con il conta-gocce, diluendola con poca acqua. Il dosaggio è riportato sempre nella scatola.
L’equiseto è un rimedio adatto a tutti i gruppi sanguigni.
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6 Betulla
La betulla (Betula pendula) è una pianta della famiglia delle Betulaceae, dal caratteristico tronco chiaro. E’ diffusa dai Balcani all’arco alpino e in tutta l’Europa atlantica e l’Asia.
Di questa pianta si utilizzano le foglie e la linfa, entrambe con proprietà diuretiche e depurative. Tra le sostanze presenti nella betulla ci sono: flavonoidi, oli essenziali, vitamina C, sali di potassio e acido betulinico (con proprietà antibatteriche).
Le foglie di betulla vengono impiegate per la preparazione di tinture madri, estratti secchi o semplici tisane. Come per l’equiseto, anche la betulla, essendo un ottimo rimedio naturale ad azione diuretica, è molto utile per le persone che soffrono di pressione alta, nonché per ridurre il colesterolo cattivo e gli acidi urici. La betulla ha anche un ottima azione antinfiammatoria a livello delle vie urinarie e viene impiegato come rimedio naturale per la cistite.
Infine la betulla è un rimedio adatto alle persone che stanno cercando di perdere peso e dalle donne con problemi di cellulite che cercano un modo per eliminare i liquidi in eccesso.
Per quanto riguarda le controindicazioni va detto che gli estratti e le tisane di betulla possono interferire con diversi farmaci, tra cui diuretici e ipotensivi.
La betulla è un rimedio compatibile con tutti i gruppi sanguigni, ma andrebbe evitato dalle persone con allergie o intolleranze alle Betulaceae.
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Per concludere
Questi accennati sono solo alcuni dei rimedi naturali più efficaci per regolarizzare la pressione. Ne esistono certamente degli altri altrettanto validi, come ad esempio le foglie di olivo, il tarassaco, la calendula e l’ortica.
Tuttavia mi preme sottolineare che i rimedi, così come i farmaci, non possono essere utilizzati per sempre. Vanno bene per un certo periodo, ma poi si possono e si dovrebbero abbandonare.
La cosa veramente importante, non mi stancherò mai di dirlo, è imparare a mangiare correttamente, in base al proprio gruppo sanguigno! Solo così ti sarà possibile tenere sotto controllo la pressione sanguigna, i valori del sangue e mantenere a lungo un ottimo stato di salute. Il tutto senza assumere ne farmaci, ne fitoterapici.