Il karkadè è una bevanda che si ottiene dall’infusione dei petali del fiore d’ ibisco.
L’ibisco (Hibiscus sabdariffa) è una pianta appartenente alla famiglia delle Malvaceae, originaria delle Indie occidentali, ma in generale è molto diffusa in tutta la zona tropicale dell’Asia, dell’Africa e dei Caraibi.
L’ibisco è coltivata soprattutto come pianta ornamentale, per la bellezza dei suoi fiori rossi a forma di calice, ma è nota anche per le sue proprietà fitoterapiche.
Proprio dai petali scarlatti, carnosi ed essiccati si ottiene il karkadè, conosciuto anche come tè rosa dell’Abissinia, una bevanda color rosso scuro dal gusto leggermente acidulo, molto dissetante. La preparazione è la stessa del classico tè, si porta l’acqua ad ebollizione e si versa sui petali essiccati del fiore d’ibisco. In pochi istanti noterete come l’acqua si tinga di rosso.
Durante il periodo fascista il karkadè si diffuse molto in Italia, andando a sostituire il classico thè, la cui importazione venne bloccata a causa dell’imbargo dei prodotti stranieri.
A quell’epoca l’Etiopia (Abissinia) era una coliona Italiana e uno dei prodotti caratteristici del posto era proprio il karkadè.
Il karkadè nella dieta del gruppo sanguigno del Dr. Piero Mozzi:
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
Proprietà del Karkadè
Ha proprietà astringenti e dissetanti, che la rende una bevanda ottima per combattere la disidratazione e la sete ed è uno dei motivi per cui la rende così diffusa nei paesi caldi del pianeta. Il karkadè non contiene ne teina, ne caffeina, quindi non ha alcuna azione eccitante sul sistema nervoso.
Stimola l’attività renale ed esercitando una leggera azione lassativa, stimola ed agevola la funzione dell’apparato digerente, rendendola anche utile per combattere la stitichezza.
Il karkadè ha inoltre proprietà diuretiche ed antisettiche delle vie urinarie, utili nelle infezioni come le cistiti. Nei petali dei fiori d’ibisco sono presenti antociani e flavonoidi che rendono questa pianta angioprotettiva, cioè alleata della circolazione sanguigna.
La bevanda ha anche un azione di regolatrice della pressione sanguigna che la rende quindi ideale per chi soffre di problemi di pressione alta.
La proprietà dell’ibisco di ridurre pressione sanguigna è stato collegato al suo effetto diuretico e alla sua capacità di ridurre l’attività dell’enzima di conversione dell’angiotensina, grazie alla presenza degli antociani.
Il Dottor Mozzi consiglia il karkadè per tutti i gruppi sanguigni (rientra infatti tra gli alimenti neutri). In special modo può essere usato come sostitutivo del tè comune (the nero), soprattutto per i gruppi 0, A ed AB, per i quali il tè comune risulta infatti tossico.