Perdere peso, vivere a lungo e in salute mangiando correttamente. I consigli di Peter D’Adamo per il gruppo A.
La dieta del gruppo sanguigno promette una cosa semplice, se mangerete secondo le direttive biochimiche codificate nel vostro sangue e nei vostri geni, potrete dimagrire e conseguire uno stato di salute eccellente.
Questo è quanto scrive il Dr. Peter D’Adamo nel suo ultimo libro. In questo articolo parleremo nello specifico di quali sono le principali raccomandazioni del naturopata americano per le persone di gruppo sanguigno A, sia per perdere peso, che per recuperare, migliorare e mantenere un ottimo stato di salute.
Metteremo l’accento sui principali fattori che provocano un rallentamento del metabolismo e un aumento del peso corporeo, illustrando in fine le scelte alimentari ottimali da seguire per raggiungere e soprattutto mantenere il peso forma ideale.
L’articolo in questione è un estratto dell’ultimo libro di Peter D’Adamo: La vera dieta dei gruppi sanguigni.
Le cause dell’aumento di peso
Tra le cause dell’aumento del peso corporeo non c’è esclusivamente il rapporto tra calorie introdotte e calorie consumate. Il potere calorico degli alimenti non è così determinante come molti pensano, anzi molto spesso le diete ipocaloriche portano a risultati del tutto insoddisfacenti.
I fattori da considerare sono altri e si differenziano molto in base al gruppo sanguigno. Questi sono quelli che, in una persona di gruppo A, secondo Peter D’Adamo, determinano un aumento ponderale del peso corporeo:
- Scissione inefficace delle proteine animali;
- Scarso metabolismo dei grassi saturi;
- Proliferazione batterica;
- Tendenza a una più elevata viscosità ematica e cellulare;
- Squilibrio dell’ormone surrenale dello stress.
Andiamo con ordine.
Scissione inefficace delle proteine animali
Le persone di gruppo A, se da una parte digeriscono meglio degli altri gli amidi contenuti nei cereali, dall’altra hanno serie difficoltà a scindere le proteine di origine animale contenute nella carne rossa. Infatti il loro stomaco produce quantità assai minori di acido cloridrico rispetto alle persone appartenenti ad un altro gruppo sanguigno e la bassa acidità gastrica rende difficoltosa la scissione delle proteine animali nei componenti essenziali, gli aminoacidi.
Scarso metabolismo dei grassi saturi
Al problema delle proteine bisogna aggiungere anche la difficoltà del tratto intestinale a metabolizzare i grassi. Ciò è dovuto alle basse concentrazioni di fosfatasi alcalina intestinale, una molecola coinvolta nella digestione dei grassi saturi che accompagnano le proteine della carne. Uno studio ha dimostrato che il gruppo sanguigno A possiede appena 1/3 di fosfati alcalina rispetto al gruppo B.
I risultati incompleti della digestione delle proteine e dei grassi animali produce tossine capaci di danneggiare il delicato rivestimento dei vasi sanguigni. Inoltre le proteine mal digerite vengono immagazzinate sotto forma di grasso.
Proliferazione batterica
Un altro problema, che spesso accompagna le persone di gruppo A in sovrappeso, è una cattiva proliferazione batterica nell’intestino, la cui insorgenza è quasi sempre collegata al consumo di latticini.
Oltre a danneggiare la flora batterica intestinale, molti latticini, come il burro e i formaggi, sono ricchissimi di grassi saturi che, come abbiamo visto prima, le persone di gruppo A faticano a metabolizzare. Questo genere di lipidi può compromettere seriamente la salute del cuore, condurre a obesità e al diabete di tipo 2. Altri alimenti da evitare, perché favoriscono la proliferazione di batteri antagonisti, sono le arance, le patate, le patate dolci, i fagioli di Lima e il pepe nero.
Tendenza a una più elevata viscosità ematica e cellulare
Le persone di gruppo A tendono ad avere un sangue molto denso e viscoso e questo è uno dei motivi per cui sono più soggette all’insorgenza di malattie cardiovascolari. Il consumo di carne rossa aumenta la viscosità del sangue e lo stesso fanno alcuni alimenti nocivi come l’aceto, le arance e i derivati del latte.
La viscosità del sangue è quasi sempre collegata anche a un’alta viscosità cellulare, cosa che nelle persone in sovrappeso analizzate dal Dr. Peter D’Adamo, è risultata sempre presente. Infatti, spiega D’Adamo, una cellula in questo stato risulta disidratata e disfunzionale, cosa che favorisce il rallentamento del metabolismo e quindi l’aumento del peso.
Squilibrio dell’ormone surrenale dello stress
Un’altra seria problematica del gruppo A è la maggiore difficoltà a far fronte allo stress. Infatti, le persone appartenenti a questo gruppo sanguigno, hanno la tendenza naturale a sviluppare livelli più elevati di cortisolo basale (ormone dello stress) e a sovraprodurlo in risposta a situazioni stressanti. Tra gli effetti nocivi di una sovraproduzione di stress, c’è proprio l’aumento del peso. Infatti l’incremento di questo ormone reprime l’attività della leptina, necessaria per la regolazione di energia e dell’appetito.
E’ possibile far fronte a questo problema con sport e attività fisiche che diano la possibilità di scaricare lo stress mentale, più che quello fisico. Nel suo libro il Dr. D’Adamo spiega quali sono i più adatti al gruppo A e come adottare un programma efficace.
Cosa fare per dimagrire?
Visti quali sono i fattori problematici che favoriscono l’aumento del peso in una persona di gruppo A, vediamo ora quali contromisure adottare per fronteggiarli e raggiungere il nostro obiettivo: dimagrire, vivere bene, a lungo e in salute.
1) Non saltare la colazione!
Saltare la colazione non ti aiuterà a perdere peso! La colazione è il pasto più importante per bilanciare le esigenze metaboliche e la reazione agli stress. Saltare la colazione comporterebbe un pericoloso innalzamento del cortisolo e il conseguente rallentamento del metabolismo, che favorirebbe ancor di più la formazione e gli accumuli di depositi di grasso.
2) Dormi almeno 8 ore
Dormi dalle 8 alle 10 ore. Un sonno lungo e ristoratore è fondamentale, soprattutto per le persone di gruppo sanguigno A che più degli altri hanno l’esigenza di tenere bassi i livelli di cortisolo.
Cosa mangiare?
E per quanto riguarda il cibo….
1) Carne poca, o nulla
La carne rossa è in assoluto l’alimento più tossico per le persone di gruppo sanguigno A e va eliminata completamente, o consumata solo in rare occasioni. Ancora peggio sono i salumi e gli insaccati, in quanto ricchi di nitriti potenzialmente cancerogeni.
Inoltre il Dr. D’Adamo afferma che, per raggiungere i maggiori benefici, il tipo A dovrebbe eliminare completamente tutti i tipi di carne e seguire un’alimentazione vegetariana, con l’unica eccezione del pesce e delle uova.
Se proprio vuoi mangiare della carne, il consiglio di Peter D’Adamo è di scegliere tra quella di pollo, o di tacchino, ma selezionando accuratamente le parti magre ed evitando la carne che arriva da allevamenti intensivi, ricca di ormoni, antibiotici e altre sostanze chimiche poco salutari.
2) Pesce si, ma evita alcuni tipi
Il gruppo A può consumare pesce anche 3-4 volte a settimana, evitando però accuratamente alcuni tipi che contengono lectine che possono irritare il sistema digestivo, come il persico, la sogliola e la platessa. Vanno inoltre evitati tutti i crostacei e i molluschi (granchi, gamberi, aragoste, cozze, vongole, ecc.).
I pesci migliori sono quelli ricchi di acidi grassi Omega-3, che conferiscono una protezione in più contro il cancro e le malattie cardiovascolari.
3) Latticini? Meglio evitare
La cosa migliore, soprattutto per chi intende dimagrire, sarebbe eliminare del tutto i latticini. Infatti, come abbiamo visto nelle letture precedenti, i latticini (specialmente quelli grassi, come il formaggio) sono implicati nella comparsa di diversi disturbi anche gravi, nonché nell’aumento del peso corporeo. Inoltre i latticini favoriscono la produzione di muco e sono assolutamente da evitare dalle persone che soffrono di patologie respiratorie e allergie.
Il Dr. D’Adamo parla di alcune saltuarie eccezioni, rappresentante dai latticini magri e fermentati, come lo yogurt e il kefir di latte. Tuttavia ricordo che il Dott. Mozzi sconsiglia caldamente anche questi prodotti, perché comunque ricchi di caseina e ormoni, entrambi fattori di crescita per alcuni tipi di tumore, specialmente il tumore del seno, delle ovaie e della prostata.
4) Uova con moderazione
Sul consumo delle uova il dott. D’Adamo è un po’ più restrittivo rispetto al Dott. Mozzi. Consiglia infatti di non consumare più di 3 uova a settimana e di scegliere solo uova che provengono da allevamenti biologici. Il Dott. Mozzi, come forse già saprai, è invece più di manica larga e consiglia da uno, a due uova al giorno.
5) Oli vegetali? Si, ma scegli i migliori
Un cucchiaio al giorno di olio extra vergine di oliva per condire le insalate è consigliato dal Dr. D’Adamo, perché oltre a ridurre il colesterolo e a proteggere la salute del cuore, aiuta anche a far funzionare meglio stomaco e intestino. Tra i più consigliati ci sono anche l’olio di noci e l’olio di semi di lino, entrambi ricchissimi di Omega-3. Questi oli contribuiscono a ridurre la vischiosità cellulare, che come abbiamo visto è uno dei fattori che favoriscono l’aumento del peso corporeo. Da evitare alcuni oli vegetali, come l’olio di mais e di cartamo.
6) Semi e frutta secca, ottima fonte proteica
La dieta del gruppo A prevede il consumo anche giornaliero di frutta secca oleaginosa, che per questo gruppo sanguigno rappresenta un’importante fonte di proteine vegetali, oltre che di grassi insaturi, vitamine e sali minerali. Noci e semi di zucca sono tra i prodotti più indicati, in quanto svolgono anche una funzione disintossicante.
7) Legumi: mangiali spesso
Le persone di gruppo sanguigno A sono quelle che godono di maggiori benefici dal consumo quotidiano di legumi. Tra i tanti tipi di legumi tra cui poter scegliere, il Dr. Peter D’Adamo consiglia soprattutto la soia e i suoi derivati (come il tofu, il latte di soia, la salsa tamari, il miso, ecc.). Infatti la soia contiene una lectina chiamata genisteina, che contribuisce a proteggere i soggetti di gruppo A da alcuni tipi di tumore. Inoltre, sempre la soia, stimolerebbe alcuni recettori nelle cellule adipose, detti PPAR, capaci di attivare i geni brucia-grassi. Quando acquistate la soia fate però sempre attenzione alla provenienza e che non si tratti di un prodotto OGM. Tra i legumi da evitare ci sono invece i ceci, i fagioli rossi e i fagioli di Lima.
Attenzione però a come abbinate i legumi. Ricordo infatti che il Dott. Mozzi sconsiglia di mangiare diversi legumi nello stesso pasto (mix di legumi), o di consumarli insieme a cereali (pane, pasta, riso, ecc.), o con dei latticini, o con degli zuccheri (dolci, frutta, miele, ecc.). Possono invece essere combinati con carne, pesce, uova e frutta secca oleaginosa.
8) Cereali ? Occhio al frumento
Secondo il dott. Peter D’Adamo le persone di gruppo sanguigno A si adattano bene a una dieta a base di cereali, in quanto il loro sistema digerente è programmato per digerire gli amidi in essi contenuti. Vanno tuttavia evitati i prodotti a base di farina di frumento, (come pane bianco e integrale, pasta, pizza, fette biscottate ecc.) il cui consumo favorisce l’aumento di peso. Inoltre è meglio scegliere sempre prodotti integrali (cioè non raffinati).
Va detto che la posizione del Dott. Piero Mozzi, riguardo i cereali, è nettamente più critica. Egli infatti considera i cereali tra i principali responsabili dell’aumento del peso, in quanto hanno un indice glicemico molto elevato. Per questo motivo il dott. Mozzi sconsiglia sempre il consumo di cereali a cena e consiglia inoltre di non consumarli tutti i giorni, specialmente per le persone in sovrappeso, o con problemi di colesterolo alto, ipertensione e diabete. Molto meglio alternarli con i legumi, che contengono pochi amidi e molte più proteine. I cereali, specie, quelli contenenti glutine, sono sconsigliati dal Dott. Mozzi anche per le persone con patologie autoimmuni e disfunzioni della tiroide.
Tra i cereali a più basso indice glicemico c’è la quinoa, alimento considerato neutro per il gruppo A.
9) Verdure tante e tutti i giorni
Le verdure sono di vitale importanza, forniscono minerali, vitamine, enzimi, fibre e antiossidanti. Aiutano a regolarizzare l’intestino e ti proteggono da malattie degenerative, mantenendo elevate le difese immunitarie . Secondo il Dott. D’Adamo è preferibile mangiarle crude, o cotte al vapore, così da ridurre al minimo la perdita di sostanze nutritive (cosa che avviene quando le verdure vengono bollite). Le verdure andrebbero consumate almeno 3 volte al giorno, tutti i giorni.
Tra le verdure più consigliate ci sono i broccoli (ricco di sostanze antitumorali), le carote, il cavolo nero, la verza, la zucca, gli spinaci, l’aglio (che è anche un potente antibiotico naturale) e le cipolle. Inoltre scarola, bietola, funghi champignon e foglie di tarassaco sono particolarmente indicati perché controllano e bilanciano il microbiota.
Vanno però evitati alcuni ortaggi della famiglia delle solanacee, come i pomodori, le cui lectine sono particolarmente nocive per il sistema digerente del gruppo sanguigno A. Da evitare anche i peperoni, le patate e le melanzane.
10) Frutta si, ma occhio alle arance
Secondo il Dr. D’Adamo alcuni tipi di frutta alcalina sono particolarmente indicati per le persone di gruppo sanguigno A, perché aiutano a controbilanciare l’effetto acidificante di alcuni cereali. Il più indicato è senza dubbio il limone, che pur essendo acido, è un frutto che all’interno del nostro organismo si comporta come alcalinizzante. Peter D’Adamo consiglia di bere al mattino, prima di fare colazione, un bicchiere d’acqua non fredda, con la spremuta di un limone. Questo rimedio è utile per migliorare la digestione e tenere sotto controllo la produzione di muco, inoltre diminuisce la viscosità ematica e cellulare, per cui è utile sia per dimagrire, che per ridurre il rischio cardiovascolare.
Altri frutti alcalinizzanti particolarmente indicati per il gruppo A sono l’ananas, che è un ottimo frutto digestivo per le proteine animali, come la carne bianca, le uova e il pesce. Anche l’ananas, come il limone, contribuisce a ridurre la viscosità cellulare.
Infine, tra i più consigliati ci sono anche il pompelmo, le prugne e i frutti di bosco.
Assolutamente da evitare le arance, che stimolano la proliferazione di ceppi batterici indesiderati che possono portare allo squilibrio della flora batterica intestinale. Infine, tra i frutti proibiti, troviamo anche banane, mandarini, mango, cocco e melone.
Sulle quantità il Dott. Mozzi non è molto d’accordo con il naturopata americano, dove quest’ultimo consiglia addirittura 3 porzioni di frutta al giorno. Secondo il dott. Mozzi, dato l’elevato contenuto di zuccheri, la frutta, specialmente durante il periodo freddo, andrebbe consumata solo una volta al giorno e sempre nella prima parte della giornata, preferibilmente a colazione. Inoltre il dott. Mozzi consiglia di non fare mix di frutta (tipo macedonie), di non combinarla mai a cereali o legumi e di non consumarla mai a cena, onde evitare pericolisi picci glicemici durante la notte.
11) Bevande: ok al caffè, evita le bevande gassate
Tra le bevande consigliate, oltre all’acqua naturale e all’ acqua e limone (visto prima), il Dr. D’Adamo consiglia il caffè perché, aumentando l’acidità gastrica, favorisce la digestione del gruppo A. Un bicchiere di vino rosso costituisce un ottimo aiuto per il cuore. Tra i consigliati anche il tè verde, che oltre ad essere ricco di sostanze antiossidanti, aiuta a ridurre la viscosità cellulare e quindi a dimagrire. Da evitare le bevande gassate, il tè nero e in generale tutti i superalcolici.
I consigli del Dott Mozzi per perdere peso
Questi sono invece i principali consigli del Dott. Piero Mozzi per chi vuole dimagrire, ma in generale anche per migliorare il proprio stato di salute:
- La cena: dev’essere in assoluto il pasto più leggero. E’ importante cenare presto, mangiare pochi alimenti e consumare solo verdure e proteine. Da evitare i cibi ricchi di zuccheri, o amidi, come i dolci, la frutta, i cereali, i legumi, le patate e le castagne.
- Caramelle, gomme da masticare, bibite light e integratori per sportivi: sono ricchi di edulcoranti che tendono a trattenere liquidi e vanno assolutamente eliminati. Sono estremamente nocivi, molto più dello zucchero bianco.
- Cereali: alcuni cereali contengono un’elevata concentrazione di amido, specialmente il mais e il riso bianco. Questi due in particolare sono sconsigliati a chi vuol perdere peso. Molto meglio orientarsi verso la quinoa, l’amaranto e i legumi consentiti.
- Frutta: escludendo il limone, gli altri frutti sono ricchi di zuccheri e il loro consumo andrebbe limitato al mattino e comunque mai dopo le 17:00. Per quanto può sembrare assurdo, anche gli zuccheri della frutta possono contribuire a far salire il peso.
La vera dieta dei gruppi sanguigni
Autore: Dr. Peter D’Adamo
Come scegliere gli alimenti per raggiungere il peso ideale, vivere sani e più a lunga. Quali cibi, spezie bevande e condimeti ti aiutano a perdere peso? Quali vitamine e integratori prendere e quali evitare? Quali esercizi fisici migliorano il tuo stato di salute?