L’arancio (Citrus sinensis) è un albero da frutto appartenente alla famiglia delle Rutaceae. L’albero dell’arancio è di medie dimensioni e può arrivare a un altezza massima di 10-12 metri. Presenta una chioma tondeggiante formata da foglie sempre verdi, preferisce un clima mediterraneo e temperato e un esposizione in pieno sole.
L’arancio ha la particolarità che fiorisce e fruttifica nello stesso periodo, per via di un intervallo di riposo della pianta di appena 3 mesi. La fioritura avviene tra aprile e maggio e a seconda della varietà della pianta i tempi di fruttificazione dell’arancio variano da metà novembre a tutto maggio e giugno.
L’arancia è certamente l’agrume più diffuso e coltivato al mondo. Esistono diverse varietà di arance (solo in Italia se ne contano più di 20), ma le distinguiamo soprattutto per il colore della polpa (arancia rossa e arancia gialla) e per il gusto (arancio dolce e arancio amaro).
L’arancio è un frutto per pochi
Le arance nella dieta del gruppo sanguigno del dottor Mozzi:
GRUPPO SANGUIGNO | BENEFICO | NEUTRO | NOCIVO |
Gruppo 0 | x | ||
Gruppo A | x | ||
Gruppo B | x | ||
Gruppo AB | x |
So che con questo articolo attirerò le critiche di molte persone, ma penso sia giusto divulgare la verità sui danni apportati dal consumo di arance, da troppo tempo impiegate erronemanete come panacea contro i mali invernali.
Ciò che viene riportato qui sono ne più, ne meno, le parole del Dottor Mozzi, uno di quei medici che preferisce i fatti alla teoria. Fatti per altro supportati dai migliaia di pazienti migliorati da patologie, anche gravi, semplicemente modificando la loro alimentazione.
Tutto quello che dirò per le arance è altrettanto valido anche per per i mandarini e i mandaranci.
A parte le persone appartenenti al gruppo sanguigno B, che tollerano abbastanza bene le arance, tutti gli altri si dovrebbero tenere a debita distanza da questo agrume.
Medici, nutrizionisti, riviste specializzate, siti web, spacciano le arance come indispensabili per il loro contenuto di vitamina C e di altri anti-ossidanti che in teoria dovrebbero aiutarci a superare indenni il freddo dell’inverno.
Ma come spesso accade la pratica è molto diversa dalla teoria e puntualmente a Novembre con l’arrivo delle arance, iniziano anche le tossi e le bronchiti, nonché tutta una serie di problemi articolari. Poi verso Aprile finisce la stagione delle arance e come per magia spariscono molti dei nostri problemi. Solo una casualità?
Nessuno mette in dubbio che le arance contengano vitamina C, ma il loro contenuto è davvero misero se paragonato ad altri alimenti, specialmente ad alcune verdure. Quali? Ecco una breve lista:
CONTENUTO DI VITAMINA C OGNI 100 G DI FRUTTA/VERDURA:
- Rosa Canina: 300-1700 mg
- Succo d’uva: 340 mg
- Peperoncino piccante: 229 mg
- Ribes Nero: 200 mg
- Peperoni rossi e gialli: 166 mg
- Prezzemolo: 162 mg
- Peperoni verdi: 127 mg
- Rughetta o rucola: 110 mg
- Broccoletti di rapa crudi: 110 mg
- Broccoli: 89 mg
- Broccoletti di rapa, cotti: 86 mg
- Foglie di rapa: 81 mg
- Cavoli di bruxelles crudi: 81 mg
- Kiwi: 85 mg
- Papaia: 60 mg
- Lattuga da taglio: 59 mg
- Cavolfiore crudo: 59 mg
- Cavolo verza: 55 mg
- Spinaci crudi: 54 mg
- Fragole: 54 mg
- Limone: 53 mg
- Arance: 53 mg
I popoli del nord non mangiano le arance
A rafforzare la tesi del dottor Mozzi sull’inutilità delle arance come prevenzione e rimedio anti-influenzale, si aggiunge la storia della dieta dei popoli nordici, una storia dove le arance sono del tutto assenti.
Nei paesi del nord, infatti non crescono ne le arance, ne altri tipi di frutta, ad eccezione di alcuni tipi di frutti di bosco, come more e mirtilli e alcune bacche, limitate però ai periodi estivi. Allora come fanno a superare l’inverno senza l’apporto della vitamina C? Dovrebbero essere perennemente influenzati?
Eppure così non è, anzi, sono popoli abituati ai climi rigidi ormai da millenni e li hanno sempre superati anche senza l’ausilio di vitamina C in polvere e senza l’importazione e il consumo di arance provenienti dai paesi del sud. Ciò di cui si cibano nei paesi dell’estremo nord come Siberia, Svezia, Norvegia, Finlandia, Islanda, Alaska, e vià dicendo, sono soprattutto pesce, carne e verdure.
Moltissimi tipi di verdure, a differenza della frutta, riescono a resistere a temperature anche di 20-30 gradi sotto lo zero. Il dottor Mozzi ci fa l’esempio della verza, anch’essa ricca di vitamina C, ma che a differenza delle arance sopporta bene anche il freddo più estremo. Sono queste le cose di cui abbiamo bisogno anche noi se vogliamo superare indenni il freddo: la carne e il pesce giusto, tanta verdura (anche qui solo quella giusta per il nostro gruppo sanguigno) e se vogliamo un po’ di semi oleosi tra quellli consentiti, in particolare le noci e le mandorle che vanno bene per tutti.
Problemi causati dalle arance
Ora veniamo al “succo” del discorso, ovvero i problemi e le patolgoie cauate dal consumo frequente e prolungato di arance. Come detto queste parole non valgono per il gruppo sanguigno B, per il quale arance, mandarini e mandaranci rimangono alimenti neutri e quindi ben tollerati.
Tutti gli altri gruppi sanguigni (0, A ed AB) consumando arance possono andare incontro alle seguenti patologie:
- problemi respiratori: tosse, bronchiti;
- problemi alle osse, tendini e articolari: artrite, osteoporosi, epicondilite ai gomiti (gomito del tennista), periartrite alle spalle, tunnel carpale, dolore cervicale, e altri problemi ai polsi, alle anche e alle caviglie;
- problemi all’apparato digerente: gastriti, acidità di stomaco.
In caso abbiate una di queste patologie, vi invito caldamente a fare una prova di 1-2 settimane e di smettere completamente di mangiare arance, mandarini e mandaranci. Non credo che sarà la fine del mondo smettere di mangiarle per un tempo così limitato, di contro sarà molto probabile che ricomincerete a stare bene. Parola del dottor Mozzi :).